[Capitolo 33]

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Mara's pov

Mi sveglio aprendo lentamente gli occhi.

Sono nella mia camera, Roby dorme beatamente.

Ieri sera abbiamo trascorso entrambe una serata favolosa e siamo tornate a casa tardi, anche se con ragazzi diversi, ovviamente.

Accendo il display del cellulare e guardo l'ora. Le 7.30. Merda.

"Roby" urlo scuotendo il corpo della ragazza.

"Mmh" mugugna lei.

"Tra mezz'ora dobbiamo essere pronte" dico chiudendomi in bagno e sentire un "Cazzo" da parte sua.

Rido scuotendo la testa, lego i capelli in uno chinion per non bagnarli e faccio una doccia veloce.

Esco circa 10 minuti dopo con un asciugamano intorno al corpo e scelgo i vestiti da indossare. Opto per un paio di jeans a sigaretta, una maglietta semplice e una felpa pesante di Roberta.

Scendiamo al piano inferiore, appena siamo pronte,per andare a fare colazione.

Occupiamo un tavolo per quattro persone e poco dopo ci raggiungono i nostri ragazzi affiancandoci.

"Buongiorno" mi sussurra David prima di lasciarmi un bacio sulla guancia.

Gli sorrido di rimando e continuo a mangiare.

"Dove si va oggi?" chiede Justin.
"La prof aveva detto che andavamo ad una piazza, la quale adesso mi sfugge il nome,e poi avevamo il pomeriggio libero" sorride Roby.

Justin annuisce e le sorride.

[...]

Ci troviamo a Plaza Mayor, una delle piazze piú belle di Madrid, dove ancora oggi si svolgono numerosi eventi pubblici di tipo culturale.

Dopo aver scattato un pó di foto del luogo, insieme a David, decidiamo di andare a prendere un gelato.

Siamo proprio matti, nessuno mangia il gelato in inverno, credo.

Ne ordiniamo due: uno alla fragola e nocciola, l'altro menta e limone.

"Si gela" esclamo stringendomi di piú nella felpa.

"Già" sussurra David circondandomi la vita con un braccio, mentre con l'altra mano tiene il gelato.

"Che ne dici di rimanere qui a Madrid,senza nessuno che ci rompe le scatole" sussurra facendomi sorridere.

"Facile dirlo" rispondo.

Ho vissuto tutta la mia vita lí nella mia città natale.

Mi fa voltare incastrando i suoi occhi nei miei.

"Ti amo" sorride prima di baciarmi.

Sorrido sulle sue labbra e mi lascio trasportare dall'atmosfera che si è creata tra di noi.

[...]

"Buon appetito" dice David iniziando a mangiare.

È sera, e noi siamo ancora nei dintorni di Plaza Mayor, in uno dei ristoranti piú lussuosi di Madrid.

"Grazie, anche a te" rispondo prima di assaggiare un boccone della mia cena.

Trascorriamo il tempo come sempre, a divertirci tra baci e battute. È un ragazzo d'oro, lo amo.

Adoro il fatto che lui si faccia amare per quello che é, non per quello che gli altri vogliano che sia.



Il segreto che mi ha uccisa (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora