[Capitolo 17]

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Mara's pov

"Hei sorellina,non piangere" dice asciugandomi le lacrime "A me importa di te" dice accarezzandomi i capelli.

Mi accoccolo tra le sue braccia ma le lacrime continuano ugualmente a scendere proprio come i singhiozzi che aumentano.

"Non piangere,mi si spezza il cuore vederti così" sussurra.

"Dov'é il tuo bel sorriso di sempre?" Chiede fissandomi.

Ma di che cazzo di sorriso parli? Quello lo chiami bel sorriso?
Ho un fratello cieco. Forse é meglio così.

"Non c'é in questo momento" sussurro tra i singhiozzi.

"Dai shh" mi abbraccia. "Ti voglio bene,lo sai?" Chiede sorridendo.

"Dite tutti la stessa cosa" dico con lo sguardo perso nel vuoto.

"Io lo dico per davvero" mi prende la mano e me la accarezza dolcemente. "Sta a te crederci o meno".

"Il mio cuore" dice portando la mia mano al suo petto "sa quello che dice" sorride.

Lo abbraccio d'istinto e sussurro "ti voglio bene anch'io".

"Torniamo a casa?" Chiede staccandosi dall'abbraccio.

"Ehm io si, tu vai a divertirti" dico sorridendo.

"No, io vengo con te" sorride.

"Andiamo" sussurra dopo.

Ci dirigiamo verso l'auto e torniamo a casa.

"Buonanotte principessa" dice dandomi un bacio sulla guancia.

"Notte" sorrido.

Entro in camera mia e mi cambio, indossando dei vestiti più comodi, come un semplice top e dei pantaloncini, visto che si muore di caldo. Siamo già a metà agosto.

Mi butto sul letto e mi addormento immediatamente.

*Il giorno dopo*

Mi sveglio intorno alle 8.30 e vado a fare colazione. Mamma e papà sono già usciti per andare al lavoro e Mirko sta ancora dormendo.

Non ho proprio voglia di una tazza di latte così prendo semplicemente delle fette biscottate e vi spalmo sopra del burro e della marmellata alla fragola. Finisco e bevo un bicchiere di succo di frutta all'ananas.

Salgo nuovamente le scale e vado in camera. Scelgo i vestiti da mettere: un top bianco con un gilet e una gonna nera un pò ampia che arriva poco più su del ginocchio.

Vado in bagno e mi lavo. Prendo la lametta e faccio dei piccoli tagli sulle gambe, anziché sulle braccia. Tanto avrei avuto la scusa di essermi graffiata con lo spigolo della porta/finestra che c'é in camera mia.
Adesso mi sono sfogata del tutto. Brucia, ma passerà.
Soffro,ma passerà.
Piango, ma passerà anche quello.
Insomma, tutto passa,anche la vita passerà prima o poi.

Indosso i miei vestiti e metto le vans. Decido di andare a fare una passeggiata. Prendo il cellulare con le cuffie e mi reco al parco con la compagnia della canzone "El perdón".

*Ora di pranzo*

"Ragazzi,domani andremo a dormire per 2 notti dai nonni" annuncia mio padre sorridendo.

Sinceramente sono contenta, adoro i nonni,soprattutto mia nonna,anche se li vedo raramente. Solo per le feste, diciamo.
Mi piace andare lì perché vivono in campagna e hanno una fattoria bellissima, con dei cavalli stupendi.

Sorrido e continuo a mangiare, poi corro in camera a prendere un borsone enorme e ci metto dentro pochi vestiti. Soltanto due paia di pantaloncini e due maglie lunghe, che coprono quasi tutto il pantaloncino.Le adoro.

Metto anche dei trucchi,il caricatore, un libro "Pattini d'argento" e sono pronta anche se partiremo domani.

#SpazioAutrice

Okay odiatemi ahahahah.
Forse non vi aspettavate che fosse Mirko, ma bensì Manuel o David.
Scusate se questi ultimi capitoli sono noiosi ma mi servono per poter andare avanti, tra un bel pò di capitoli succederà qualcosa di molto wow. Lol

Grazie a tutti quelli che leggono,votano e commentano la mia storia❤

Ve se ama people!

Il segreto che mi ha uccisa (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora