[Capitolo 13]

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Mara's pov

"Questa é la mia camera" dice infine buttandosi sul letto.

"Carina" accenno un sorriso.

Mi siedo accanto a lui e mi guardo in torno.

"Ti piace il calcio?" Chiedo.

Ci sono vari poster di calciatori attaccati al muro, un pallone di cuoio su un piatto di porcellana e degli album sulla comodina.

"Ero un campione" afferma sorridendo.

"Eri?" Chiedo inarcando un sopracciglio.

"Proprio così. Ho giocato fino a qualche anno fa, adesso non più. Il calcio per me non era uno svago, era vera e propria passione" sorride perso nei suoi pensieri.

"Adesso non ci gioco più. Sono cresciuto e ho bisogno di costruire una famiglia e dedicarmi al futuro" sorride.

"Uh" sussurro.

Che ragazzo dolce.

"Mara?" Mi richiama.

"Eh?"

"Ho qualcosa che non va?" Chiede.

"No no" dico arrossendo per l'imbarazzo

Si é accorto che lo stavo fissando da un bel pó.

"Vieni qui meraviglia" dice attaccando la sua schiena al muro e trascinandomi verso di lui.

Mi trovo con la schiena contro il suo petto e le mie mani sulle sue che cingono la mia vita.

"Resterei così per sempre"

"Anch'io" sussurra.

Eh (?) Cazzo. L'ho detto a voce alta. Ehm,voglio sprofondare.

"Adesso ci vorrebbe un bacio" chiede divertito.

Mi volto verso di lui e lo guardo dritto negli occhi.

"E baciami" sussurro.

"Dove?".

"Sorprendimi" sussurro ancora.

Non so se sia la cosa giusta. Ma fanculo,ormai non mi importa. Godiamocela questa vita perché tanto vivo non ne uscirà nessuno.

Sento brividi ad ogni suo tocco.

Lui é a cavalcioni su di me. Sono incastrata tra il muro e il suo corpo. Le mie mani sono attaccate alla parete, intrecciate a quelle di David.

Mi bacia sulla fronte.
Poi sul naso e infine sento le sue labbra premere sulle mie.

Un bacio voluto da entrambi.

Adesso posso morire in pace.

E anche se non andrà come desidero, in fondo credo che qualche cosa ho già vinto.

Per una volta mi sento importante.
Tra le sue braccia mi sento qualcuno.
Senza di lui non sono nulla.

Ho bisogno di tempo però.

"Scusami si é fatto tardi,devo andare a casa" dico staccandomi.

"Va bene" dice con un filo di tristezza sul volto.

"Vuoi che ti accompagni?" Chiede.

"No grazie"

Lo saluto e vado via.

Lungo il tragitto ripenso al bacio,a tutto.

Come dire. Mi piace quel ragazzo. É vero quando dicono che le cose belle iniziano per caso,ma che nessun -Per sempre- dura in eterno.

Arrivo a casa ed entro.

"Hei sorellina" mi saluta Mirko.

Sorrido e mi butto sul divano insieme a lui. Mi sdraio con la testa sulle sue gambe e mi addormento.

Il segreto che mi ha uccisa (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora