Capitolo 5: Camere

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Non appena entriamo in camera, Mingyu tira con poca grazia i suoi bagagli sul letto basso che fa parte del letto a castello. Wonwoo invece si siede sbadigliando sull'altro unico letto singolo poco distante dal letto a castello.

«Il letto a castello in basso è il mio. Ora vado a lavarmi» sbraita subito Mingyu, dirigendosi verso il bagno.

«Simpatico» ribatto a denti stretti, guardandolo male prima che scompaia dietro la porta.

Tsk... siamo appena arrivati e crede già di essere il padrone del mondo?

«Vedi di non occupare troppo il bagno, tu. Anche noi siamo sporchi» parla invece Wonwoo a voce alta, abbandonando anche lui zaini vari e valigie nei pressi del letto.

Non ci avevo mai fatto caso prima, ma Wonwoo ha una voce davvero profonda, che si addice perfettamente alla sua corporatura alta da gigante.

«Cavolo, che sonno» sbadiglio dopo un po', gettandomi a braccia aperte sul letto a castello in basso, facendo ovviamente apposta per provocare quel vanitoso di Mingyu, che andrà su tutte le furie non appena mi vedrà così sul suo letto.

«Non ti conviene farlo, sai?» mi avverte Wonwoo, guardandomi con aria assonnata.

«Perché no?» chiedo curiosa, alzandomi seduta a gambe incrociate, pronta ad ascoltare cosa ha da dirmi.

«Vedi, da come ho capito, quelli che provocano Mingyu finiscono sempre piuttosto... male» mi spiega Wonwoo, enfatizzando l'ultima parola con uno sguardo assai eloquente.

Ciò che mi ha detto comunque lo avevo capito non appena lo avevo guardato per la prima volta. Mingyu è il tipico ragazzo bullo e spaccone, insomma. Su questo non ci piove.

Anzi, scommetto che ha già spezzato il cuore a tantissime ragazze e che a scuola fosse il più popolare.

«E tu come lo sai?» continuo rivolta a Wonwoo, facendo la finta tonta, dato che non sono soddisfatta della risposta.

«C'eri anche tu quando ha mollato uno schiaffo l'altra volta a Seungkwan perché ha rovesciato la sua bottiglietta d'acqua durante le prove, no? Gli è rimasto il segno per tre giorni» mi spiega ancora il ragazzo, scuotendo lentamente la testa sconsolato.

Caspita, se l'è addirittura presa per una misera bottiglietta d'acqua?! Che persona orribile.

«Insomma... non è un gran bel soggetto» aggiunge poi, sbadigliando e stiracchiandosi.

Di tutta risposta annuisco, e vedo che Wonwoo inforca gli occhiali presi da un'apposita custodia che teneva nello zaino, per poi estrarre il cellulare dalla tasca.

Sembra sorpreso nel vedere che è già mezzanotte inoltrata, e dopo essersi tolto gli occhiali si infila sotto le coperte, restando vestito.

«Bene, io adesso dormo. Notte, Dino» biascica a voce bassa, già mezzo ronfante.

«Buonanotte, Wonwoo» gli rispondo, ma lui sta già russando peggio di quanto non faccia io.

Peccato, però, perché mi sarebbe piaciuto continuare a parlare con lui. È il primo dialogo normale indisturbato che ho avuto durante tutto l'arco della giornata. E in più ho già capito che Wonwoo non mi darà alcun fastidio durante il mio soggiorno qui.

Io lo lascerò stare, e lui farà altrettanto con me. Questo è ciò che mi ci vorrebbe: indifferenza reciproca. Il famoso detto del "vivi e lascia vivere", insomma.

Accompagnata dal suono di lui che russa e dalla doccia in azione del bagno, mi metto le mani dietro la testa e guardo in alto, riflettendo.

Come prima giornata direi che non è andata malaccio, a parte questo schifo di disposizione nelle camere.

13 Boys, 1 Heart ❥SEVENTEENWhere stories live. Discover now