Capitolo 6

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Il mattino seguente ci risvegliamo con i corpi avvinghiati. Stringo tra le braccia il gioiello più prezioso della mia vita e soprattutto oggi devo esser forte per entrambi visto quello che dovremmo affrontare in mattinata.

Grace ha dormito tutta la notte e stranamente non è corsa in bagno a vomitare l'anima come le altre mattine. Forse è tesa più di me e ne ha tutte le ragioni. Io sono teso come la corda di un violino, sono come una bomba ad olorogeria pronto ad esplodere.

Il mio amore si gira verso di me e mi guarda attentamente, mi fissa, mi studia come un esperimento.Fisso i suoi occhi verdi belli ma colmi di dolore e tristezza e mi sento morire. Le prendo il viso tra le mani e la bacio delicatamente.

-"Buongiorno piccola" mormoro sulle sue labbra morbide.

-"Buongiorno" sussurra e chiude gli occhi poggiando il viso sul mio petto. La stringo ancora di più a me cercando di farle sentire tutto l'amore che provo per lei anche se non mi sono mai dichiarato e lei è ancora convinta che io non provo niente nei suoi confronti.

-"Piccola siamo ancora in tempo per ripensarci, ti prego non farlo..." sussurro con voce strozzata.

-"Devo farlo per noi...non potrei vivere senza di te" ribatte con voce addolorata e le labbra premute sul mio petto.

-"No, te ne pentirai tesoro mio e vivrai una vita intera piena di rimorsi e senza un figlio da accudire che potresti avere adesso" le dico accarezzandole ritmicamente la schiena. La sento sospirare e scuotere la testa. Poi si stacca e si alza dal letto.

-"Devo farlo John, è deciso" dice con voce ferma e va in bagno chiudendosi dentro e poco dopo la sento lavarsi ed io rimango disteso a letto inerme senza sapere cosa fare. Fisso il soffitto come a cercare una soluzione nel colore bianco che si estende davanti ai miei occhi. Mi sento impotente di fronte alla tanta fermezza di mia moglie. Mi alzo di colpo dal letto e allo stesso tempo suona anche il telefono di casa. Sbuffo e vado a rispondere di controvoglia.

-"Cooper" tuono scocciato.

-"Figliolo che modi. Così ti ho insegnato a rispondere?" brontola irritata mia madre. Alzo gli occhi al cielo e sospiro. Ci mancava solo lei. Da quando siamo atterrati dal ritorno del viaggio di nozze, non l'ho nemmeno chiamata. 

-"Scusa mamma" dico docile.

-"E fai bene a scusarti. Tua moglie?" chiede seria mia madre.

-"E' sotto la doccia. Comunque sto bene, grazie per avermelo chiesto" dico sarcastico.

-"Lo so che stai bene. Tu stai sempre bene. Mi interessa mia nuora se sta bene. A proposito com'è andata la luna di miele? Manco una telefonata per comunicarci se stavate bene o meno. Figlio ingrato. Quando venite a pranzo?" sciorina tutta d'un fiato.

-"Mamma respira un attimo. Stiamo bene e siamo stati bene. Grace sta bene e come ti ho già detto è sotto la doccia. Pensiamo di venire tra qualche giorno. Dobbiamo sistemare un pò di cose prima" dico serio e guardando come un depravato con la bava alla bocca Grace avvolta in un asciugamano striminzito e i capelli bagnati che le cadono sulle spalle. Ho la bocca secca e il mio amichetto già reagisce a quella vista spettacolare.

-"Beh, sempre a lavorare. Siete una causa persa. Sapete dove siamo, quando volete fammi un colpo di telefono" dice mia madre sbrigativa e poi riattacca dicendomi che hanno suonato alla porta. Poggio il telefono sul comodino e mi avvicino a Grace. La prendo tra le braccia e la stringo forte a me facendole poggiare la testa sul mio petto. Poi alzo il suo viso e poggio le mie labbra sulle mie, baciandola con tenerezza e passione allo stesso tempo. Con il bacio le dono tutto quello che ho da dargli senza pensare al sesso, ma solo alle sensazioni che provo mentre il cuore batte follemente. Mi stacco e guardo i suoi occhi pieni d'amore per un uomo che non merita una donna del genere e che l'ha spinta verso una decisione che so per certo, in futuro se ne pentirà.

INASPETTATAMENTE INNAMORATO DI MIA MOGLIEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora