10.CAPITOLO

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"NO MOLLAMI! LASCIAMI ANDARE RIKER TI PREGO!!" le lacrime rigavano le mie guance ormai del tutto bagnate.

"Dio piccola mi sei mancata così tanto e ora non ti lascerò mai più" Riker mi teneva i polsi con una mano mentre l'altra massaggiava il mio fianco ero in trappola fra lui e il muro le gambe erano diventate come due pietre o anche peggio.

"Ti prego Riker voglio tornare a casa lasciami" lo pregai per la millesima volta, ma niente. Volevo tornare a casa andarmene per sempre e non ritornare mai più Riker era il passato e ora dovevo dimenticarlo.

"Mai piccola"

Ad un certo punto tutto diventò nero Riker sparì e io ero sola nel buio più totale, mi girai e vidi due occhi che spuntavano dal nulla, c'erano solo quei due occhi azzurri come il mare e il cielo; una voce parlò mi sembrava familiare infatti era proprio quella di...Luke!

"Ti salverò piccola Madison te lo prometto"

"NOOOOO!!"urlai mettendomi seduta di scatto sul letto, tranquilla Madison era solo un sogno, solo un sogno. Ero sudata e il pigiama aderiva al petto, ma non ci diedi importanza e mi riaddormentai.

-

Allora, matieni la calma, so che vorresti saltargli addosso, riempirlo di botte e forse anche ammazzarlo, ma non puoi devi stare calma e non farti prendere dalla rabbia chiaro? Chiaro.
Stai calma, rilassa i muscoli, chiudi gli occhi e fai un bel respiro oh brava così...

"COL CAZZO CHE STO CALMA!!"urlai per l'esasperazione.

"QUEL FIGLIO DI...BUONA DONNA SI STA LIMONANDO UNA TROIETTA PROPRIO DAVANTI A LEI!! DIO IO LO UCCIDO!!!"

"Madison stai calma o ti sentirà tutta la scuola e dintorni" Harry si avvicinò a me e mi abbracciò per calmarmi, ma io mi scansai continuando ad urlare.

"ME NE FREGO ALTAMENTE! MA PROPRIO DI QUEL BASTARDO SI DOVEVA INNAMORARE CAZZO, CI SONO TANTI DI QUEI RAGAZZI FIGHI! NO PROPRIO DI LUKE-HEMMINGS-SONO-UN-EMERITO-COGLIONE!!"

"Madison ora calmati però, basta, lo so non è facile vedere la propria amica che soffre, però noi non possiamo farci niente. Ti ricordi come dice quel detto?" Harry mi guardava negli occhi tenendomi per le spalle.

"Sì, sì, al cuor non si comanda" sbuffai abbassando lo sguardo.

"Oggi non voglio andare a scuola Harry, credo che tornerò a casa"dissi voltando le spalle.

"Hai qualche verifica o interrogazione?"mi domandò ridendo.

"No non mi va, tu vuoi venire?"glo chiesi.

"Se ti fa piacere"disse alzando le spalle e scendendo dalle scale antincendio. Harry per me era come un padre, quella persona che ti consola, ti da consigli, ti aiuta nei momenti di difficoltà, ti fa giocare, ti fa ridere, è quella persona con cui io non ho mai potuto passare il tempo. Non so che gli piace, o cosa odia, non so se preferisce il gelato o lo yogurt, tanti piccoli dettagli, ma essenziali per un bel rapporto. Quel rapporto che non ho mai avuto. So solo che è uno stronzo che ha tradito mia madre, ma io non lo conosco quindi non centro niente in questa storia, non mi stupisco e né sono felice.

"Allora piccoletta che vogliamo fare?" Harry interruppe i miei pensieri riportandomi alla realtà.

"Non lo so tu?"gli chiesi alzando lo sguardo.

"Ho un'idea vieni con me"detto questo mi prese la mano incominciando a correre verso chissà dove.

-

"Allora? Te la ricordi?"Harry mi aveva portata davanti una casa abbandonata, rimasi per un po' stranita dal posto in cui mi aveva condotta, ma poi ricordai.

"Oddio Harry è il posto migliore in cui potevi portarmi, cazzo quanti ricordi in questa casa!"esultai, avevo gli occhi che sprizzavano felicità, quella casa fu il posto in cui strascorsi gli anni migliori della mia vita.

"È il primo posto che mi è venuto in mente"disse avanzando verso la casa.

"Ed anche il più bello...Harry ti ricordi? Qui ci siamo conosciuti per la prima volta"dissi avvicinandomi alla porta.

"Come poterlo dimenticare? Piangevi come una fontana"disse ridendo.

"Ci credo era caduta"misi il broncio incrociando le braccia al petto.

"E qui è dove ci siamo dati il nostro primo bacio"lui si avvicinò ad un albero passando la mano sul tronco.

"Sì, come poter dimenticare il primo bacio"mi avvicinai anche io e solo in quel momento mi accorsi che sul tronco erano incise una M seguita da un'H.

"Le nostre iniziali Madison ed Harry, le avevamo incise il giorno dopo. Però,eravamo piccoli però sapevamo come vivere"mi abbracciò da dietro poggiando la testa sulla mia spalla.

"Già, vivere..."mi beai di quel momento, però sentivo che mancava qualcosa, o meglio qualcuno, ma chi? Avevo l'impressione di essere abbracciata dalla persona sbagliata, come se al posto di Harry ci dovesse essere un'altra persona.
Rimanemmo in quella posizione per un po', finché una voce parlò.

"Disturbo qualcosa ragazzi?"

"Hey Hemmings"il riccio si staccò da me andando verso il biondino.

"Ciao"dissi rimanendo ferma e guardando l'albero.

"Dolcezza anche oggi siamo nervosette?"mi chiese con quella sua voce sexy...aspetta, cosa avevo appena pensato??!!

Uhh qualcuno si sta innamoradando

Cosa diavolo stai dicendo, non mi innamorerei mai di Luke.

Vedremo

"Allora dolcezza?"

"Non sono fatti tuoi, piuttosto che ci fai qui?"chiesi fredda.

"Non sono fatti tuoi"ma che vocabolario ricco.

"Ragazzi io vado, sta per suonare la campanella di fine scuola e io devo fare una cosa coi ragazzi a più tardi"

"Ciao riccio"lo salutai.

"Ciao Styles"Harry se ne andò ora eravamo solo io e Luke perfetto devo dire, proprio il mio sogno.

"Entriamo?"mi girai e vidi Luke che stava per aprire la porta della casa.

"Va bene"dai Madison lo devi sopportare solo per qualche oretta e poi sarai libera.

Lessons of dance-l.h.Where stories live. Discover now