5.CAPITOLO

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Mi svegliai con un mal di testa allucinante e mi ributtai tra le coperte ancora mezza addormentata, dato che era domenica potevo dormire quanto volevo, ma con questo mal di testa era impossibile così decisi di alzarmi e scendere al piano di sotto. I miei non c'erano così feci colazione tranquillamente, presi il telefono che mi vibrò in mano e guardai chi mi aveva mandato il messaggio.

Claire:
Oggi alle 17:45 vieni a casa mia verranno anche i ragazzi.

Risposi velocemente con un okay e andai in camera a cambiarmi, ancora erano le 11:30 avevo molto tempo, così decisi di lavarmi e di mettere una semplice tuta blu notte mi legai i capelli e iniziai a mettere in ordine la mia stanza dato che era peggio di un campo di battaglia.

Finito, mi stesi sul divano e dopo poco decisi di andare a cucinare, preparai la pasta al forno uno dei miei piatti preferiti e la mangiai come un elefante in preda al suo primo orgasmo.

Sempre la solita perversa tu eh.

Sono fatta così mio caro subconscio.

Ma cara come mai questo linguaggio così ricco ed educato? Mi stupisci!

Ma vat'ammazza!

Ah infatti mi pareva strano

Guardai l'orario erano le 14:00 precise così mi concessi un piccolo pisolino, mi rigirai varie volte sul divano e alla fine finalmente mi addormentai.

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Sentì una musica di sottofondo, era dei Nirvana, Smells like teen spirit sarebbe stata piacevole se solo non avessi una voglia matta di dormire.

È LA SUONERIA DEL TUO CELLULARE COGLIONA!!

IL MIO CELLULARE! CAZZO! Mi alzai di fretta in furia afferai l'aggeggio e risposi alla chiamata, ma non ebbi il tempo di dire niente che una voce mi ruppe i timpani nel vero senso della parola.

"DOVE CAZZO SEI?? SONO LE 18:00 E TU NON SEI ANCORA ARRIVATA!!" Claire urlò con tutto il fiato che aveva nei polmoni.

"Si si ora arrivo un attimo"risposi velocemente.

"Muoviti! Sei sempre la solita ritardataria!"

Chiusi la chiamata e mi catapultai in bagno per lavarimi, andai in camera e iniziai a vestirmi molto velocemente, indossai una canotta bianca con sopra una camicia a quadri grigi e neri aperta, uno skynny e gli anfibi neri.
Corsi fuori dopo aver preso il telefono e andai a casa della mia amica.
Arrivata suonai il campanello, mi venne ad aprire Travis che mi portò in salotto dove c'erano tutti, ma uno attirò la mia attenzione era seduto sul divano con le gambe divaricate e rideva, aveva i capelli corti e marroni, gli occhi verdi, magro e alto.

"Raga è arrivata Madison"avvisò Travis.

"Finalmente"esultò Claire.

"Sì molto spiritosa"dissi sedendomi sul divano opposto davanti al ragazzo sconosciuto.

"Okay Madison lui è Josh, Josh lei è...vabbè hai capito"ci presentò Niall.

"Va bene ragazzi a che vogliamo giocare?"chiese Ash.

"Obbligo o verità"

"Sì bello"

"Dai giochiamo!"

"Perché non giochiamo a qualcos'altro è noioso giocare sempre a obbligo o verità"dissi io.

"Se non vuoi giocare la porta è la Parker."

"Sta zitto Hemmings non ti ho mica interpellato"

"Io parlo quando voglio non ho bisogno di una ragazzina che mi dica cosa fare"

Lessons of dance-l.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora