The Morning After

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Alison si risveglia tutta stordita con la testa che le scoppia, come se le fosse passato un treno sopra e con un senso di nausea assurdo.

Si guarda attorno e si rende conto che non è esattamente nella sua camera d'albergo prenotata, ma in tutt'altro posto.

Merda!

Si siede, coprendosi con il lenzuolo e cercando di ricordarsi cos'ha fatto la sera precedente.

Ricorda quasi sicuramente di aver giocato con Taylor e probabilmente anche di aver parlato con Luke.

«Oh mio dio, non posso averlo fatto davvero» esclama a se stessa, buttandosi in avanti e soffocando la faccia sul materasso, poi sente lo sciacquone del bagno e si risiede.

«Luke! Luke!» urla, richiamando il ragazzo chiuso in bagno.

«Non urlare, che mi scoppia la testa!» sente la sua voce che proviene dal bagno.

Poi la porta si apre e il biondo si affaccia, rivolgendole l'attenzione. «Cosa c'è?»

Ha indosso solo i boxer ed è appoggiato allo stipite del bagno, con il gomito su di esso e la mano che regge la fronte, per il forte mal di testa.

Alison si sofferma sulla sua figura e intanto nella sua mente cercano di farsi spazio le immagini della sera precedente, ma è tutto confuso.

«Alison? Cosa c'è?» la sua voce la fa riprendere dai pensieri.

«Si, scusa... -sistema meglio il lenzuolo su se stessa- volevo sapere se siamo andati davvero oltre o non lo so, è successo qualcos'altro. Luke, non mi ricordo niente di quello che è successo e odio quando non ricordo le cose quindi...» questo è un motivo per cui non beve quasi mai oltre il suo limite. 

Odia non ricordarsi cosa è successo, perché poi le rimane quel vuoto in testa che la fa impazzire.

«Allora, stavamo parlando fuori poi ci siamo avvicinati un po' troppo fino a che non mi hai baciato e io ho ti ho preso la mano e ti ho trascinato qui, finendo per...» abbassa il braccio e si avvicina al letto dove la bionda è ancora sdraiata e si siede.

«Oh, okay. Quindi siamo andati oltre.» abbassa lo sguardo, un po' imbarazzata.

«No, non siamo andati oltre, anche se tu lo volevi -ridacchia e Alison sente il viso andarle a fuoco- Eri troppo ubriaca non mi sembrava giusto» ridacchia e poi mi alza la testa, facendomi puntare lo sguardo nel suo.

«E allora perché io sono solo in intimo!» alza lo sguardo, confusa.

«Ti sei spogliata nella notte, perché dicevi di avere caldo e stavi scomoda a dormire con i jeans»

«Ah. Okay» dice, Alison quasi schiaffeggiandosi mentalmente.

«Ti dispiace se vado in bagno?» domanda e Luke le da il via libera.

Alison è una ragazza fantastica. Luke sente davvero che possano avere un bel rapporto.

La sera precedente poteva benissimo andare oltre, ma non se la sentiva proprio. Era troppo ubriaca e anche lui.

Luke, inoltre, non è un ragazzo che si approfitta delle situazioni scomode con le ragazze. Magari qualche anno fa, lo avrebbe anche fatto, ma non adesso. Non con Alison.

Dopo un po' la bionda esce dal bagno, rimettendosi gli abiti della sera precedente, mentre si sistema i capelli in una coda e si guarda allo specchio.

Si gira verso di lui, proponendogli di andare a fare colazione.

Scendiamo dal piano superiore e si recano nella sala della colazione.

Lì trovano Calum, che sta letteralmente dormendo sulla sua colazione-

«Amico! Che hai fatto? Sei orribile» esclama Luke, quando si avvicinano al tavolo.

«Eh? Cosa, succede?» sobbalza, guardandosi confuso intorno e poi salutando i due davanti a sé.

«Mi spieghi cos'è successo? Dove sono tutti?» continua a domandare il biondo, mentre Alison si allontana a prendere da mangiare.

«Non ne ho idea. Penso siano nelle loro camere. Non ricordo precisamente. Io mi sono allontanato con una ragazza, ma questa poi mi ha lasciato solo e poi l'ho ritrovata che si baciava con un altro. Così ho preso una birra e sono tornato in hotel. Non ho ricordo di nient'altro» 

«Oh, Calum Hood è stato fregato da una ragazza per la prima volta» Luke finge di stringergli le guance e lui gli blocca il polso, fulminandolo con lo sguardo.

«Luke Robert Hemmings, vuoi fare a botte? Continuami a prendere in giro e il bel faccino non te lo ritrovi più» esclama con fare soddisfatto, alzandosi dal tavolo e uscendo fuori senza una spiegazione precisa. Quando sarà meno scorbutico, forse parlerà.

Alison e Luke così decidono di finire la loro colazione e magari poi andare a vedere che fine hanno fatto tutti gli altri.

Camminano per la reception e si scontrano con Holly e David.

Holly e David?

«Ragazzi, ma dove siete stati?» chiede la bionda, richiamando la loro attenzione.

Luke sta in silenzio, non conoscendoli e limitandosi a sorridere.

«Alison!» mi saluta Holly, venendomi incontro.

«Abbiamo appena fatto colazione e lui è Luke, un amico di Holmes Chapel»

«Ah, quanto è piccolo il mondo! -esclama David- Comunque, io sono David e lei è la mia ragazza Holly e siamo due amici di Alison.»

«Tornando a noi, dove siete stati?» richiede la bionda.

«Niente, ieri sera volevamo passare un po' di tempo tranquilli e siamo andati al cinema e poi un po' per negozi, mentre stamattina stiamo andando ad esplorare un po' la città. Abbiamo cercato di avvisarvi, ma nessuno di voi ha risposto al telefono e non eravate neanche nelle vostre camere» afferma, alzando le spalle.

«Si, diciamo che abbiamo avuto una notte un po' movimentata...» ridacchia, Alison seguita da Luke e i due davanti a lei scuotono la testa.

«Vabbè, poi mi dirai.» afferma la rossa, per poi lasciarli andare e dirigersi a fare il loro tour.

«Calum, noi saliamo sopra a vedere se gli altri sono tornati. Tu che fai? Vieni?» 

«No, io vado nella Spa. In caso non dovessero essere tornati, avvisami. Li andiamo a cercare.» Luke annuisce e con Alison si dirigono alle camere, per trovare gli altri.

«Okay, io vado a vedere i miei amici. Ci vediamo dopo»

«Ci vediamo, dopo­»

Si salutano e quando Alison, apre la porta di camera sua, prima di cercare Taylor e Michael ecco che trova una sorpresa.

I suoi amici, beati nel suo letto.

«Mio dio! Taylor! Michael!» urla, chiudendosi la porta dietro di lei immediatamente.

«Oddio, Alison!» sente la bionda urlare dentro e imprecare contro Michael.

«Vi do, tre secondi per vestirvi e uscire» li avvisa minacciosa, da fuori la porta.

«Cazzo, cazzo, cazzo. Michael. Cosa abbiamo combinato» continua ad udire la sua migliore amica, che sbraita dentro e lei un po' se la ride per la situazione inconveniente in cui si sono ritrovati.

wherever you will go || lrh {editing}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora