Rose

1.6K 160 51
                                    

Non so per quanto tempo sono rimasta sul quel marciapiede a singhiozzare, ricordo solo che a un certo punto Albus e Dom mi hanno aiutata ad alzarmi e a smaterializzarmi nel cottage.

A mia madre è bastato uno sguardo per capire cosa fosse successo, e ha preso subito in mano la situazione, facendomi accomodare sul divano.

-Insomma, cosa sta succedendo?-
Ha chiesto Jake, continuando a torturarsi le mani.

- È complicato...-
Ha iniziato a dire mia madre, guardandomi.
-Ma penso proprio che Rose non sia nelle condizioni per raccontarvelo. Circa quindici anni fa, il Dipartimento Auror ha scoperto l'esistenza di un gruppo di Mangiamorte che aveva intenzione di sacrificare il frutto del bene e del male per riportare in vita Voldemort. In poche parole, gli Auror hanno pensato che i Mangiamorte associassero la famiglia Weasley al bene, visto che avevano combattuto contro di loro durante la Seconda Guerra Magica, e i Malfoy al male, visto che hanno combattuto con loro. Hanno capito, quindi, che solo Maia poteva essere la persona da sacrificare, visto che non ci sono altri figli di una Weasley e di un Malfoy. Quindi, dieci anni fa, Rose e Maia sono partite, per proteggere quest'ultima: infatti, il sacrificio dovrebbe essere fatto entro i sedici anni di Maia. Purtroppo, il destino ha voluto ricondurre mia nipote qui, in Inghilterra, ed ora penso che sia nelle mani dei tanto temuti Mangiamorte.-

-Merda, non dovevo riportarvi qui...-
Ha mormorato Jake, alla fine del racconto.

-Non è colpa tua, Jake.-
Gli ha risposto mia madre.

Ho percepito lo sguardo tra il preoccupato e il compassionevole di mamma e degli altri rivolto su di me, ma non sono riuscita a emettere nessuna parola.

-La bella notizia è che fra breve arriveranno Scorpius, Harry e Ron.-
Ho sentito dire da Megan, che in tutti i modi tentava di sollevarci il morale.

Io sono restata zitta, sempre fissando un punto imprecisato tra i miei piedi.

-Dai, sei stanca Rosie. Vieni a dormire, è stata una lunga giornata.-
Ha spezzato il silenzio Dominique, prendendomi per mano e guidandomi al piano di sopra.

Ora mi trovo in bagno con Dom, che mi sta lavando nella vasca, togliendomi tutto il fango e lo sporco che ho accumulato in questa giornata. Poi, prendendomi nuovamente per mano, mi porta in una stanza e mi fa stendere sul letto, accarezzandomi i capelli, come se fossi una bimba piccola.

-Sai, ero furiosa quando te ne sei andata. E lo ero anche quando Maia è venuta qui, questo pomeriggio. Pensavo ci stesse prendendo tutti in giro. Non riuscivo a credere che tu ci, anzi, mi avessi abbandonato. Ho passato ogni fottutissimo giorno, da dieci anni a questa parte, a pensarti, e a domandarmi il perché te ne fossi andata. Ora che so come stanno veramente le cose, non posso fare altro che ammirarti, io non avrei mai avuto il coraggio che hai dimostrato. Non preoccuparti, Rosie, la ritroveremo. Conosciamo ogni nascondiglio dei Mangiamorte, qui in Gran Bretagna, e se, se ne sono andati dallo stato, ci metteremo in contatto con i Ministeri della Magia Europei. Dormi, adesso. Ne hai bisogno.-
Conclude Dominique, continuando ad accarezzarmi i capelli.

Le sue parole mi tranquillizzano, almeno un poco, e hanno un effetto soporifero su di me: tempo cinque minuti, che già sono caduta tra le braccia di Morfeo.

I miei sogni, quella notte, sono davvero strani. Per prima cosa, vedo Maia in una stanza buia, legata ad una sedia, che scruta attentamente ciò che la circonda, per trovare una via d'uscita, suppongo. Poi sento la voce di due uomini, sembra che stiano litigando sullo svegliarmi o meno. Percepisco il tocco umido di un bacio sulla fronte, mentre una mano mi accarezza la guancia.

La mattina dopo, vengo svegliata dal canto del gallo.

Scruto confusa la stanza per un attimo, non riconoscendola come casa mia a New York, poi mi rendo conto che sono tornata a in Inghilterra e che la mia bambina è stata rapita.

OMG, I have a baby!Where stories live. Discover now