Rose

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Lo squillo del telefono mi risveglia dal sonno senza sogni che sto facendo. Guardo l'ora: le 12.23. Chi mai può essere a quest'ora della mattina? Se è un'altra agente delle compagnie telefoniche, la insulto fino a farle sanguinare le orecchie.

Nel frattempo, notando che non riesco a prendere la cornetta visto che sono ancora sdraiata, mi alzo dal letto di scatto. Il che provoca un capogiro, dovuto al fatto che ieri sera, o meglio, stamattina, mi sono addormentata alle cinque e mezza. Colpa di Amelie.

-Pronto!-
Quasi urlo nella cornetta.

-Buongiorno, siamo la Brooklyn Technical High School. Lei è la signorina Walters, giusto?-
Sento dire da una voce femminile.

Oh porca merda. Se Maia viene sospesa di nuovo, giuro, la chiudo in casa per il resto della sua vita.

-Sì, sono io.-
Mormoro, cercando di darmi un contegno.

-Bene. Volevo avvisarla che stamani, precisamente trentotto minuti fa, sua figlia, Maia Walters, è stata vista abbandonare l'edificio scolastico due ore e un quarto prima della fine delle lezioni. La preside Ashter le chiede se questo pomeriggio può venire con la figlia per un colloquio. Intorno alle sei e trenta, mi dicono. Arrivederci.-

-Va benissimo. Saremo puntuali. Arrivederci.-
Sussurro, per poi terminare la chiamata.

Resto a fissare il telefono per una buona manciata di minuti, poi, quando sento degli strani rumori provenienti dal muro che divide il mio appartamentino da quello della mia vicina, urlo: -AMELIE!-

Vado in cucina e, facendomi largo fra le lattine vuote e i cartoni di pizza sparsi sul pavimento, raggiungo la scopa. Poi, attraversando di nuovo la mia stanza, esco sulla scala antincendio, che collega i nostri appartamenti, e utilizzo la scopa per battere sulla sua finestra, sempre strillando -AMELIE! DIO, AMELIE! RISPONDI!-

Dopo pochi secondi la mia amica sbuca sul terrazzino.

-Rose? Che c'è?-
Chiede.

Anche lei non ha un bell'aspetto: i suoi corti capelli neri sono tutti scompigliati e sulla pelle scura del viso posso notare due profonde occhiaie.

-COSA STAVI FACENDO!? PERCHÉ DEVI PORTARTI A LETTO QUALCUNO ALLE DODICIEVENITRÈ DELLA MATTINA? HO BISOGNO DI SILENZIO, IO! DEVO PENSARE!-

-Rose, prima di tutto non stavo scopando con nessuno. Stavo cercando di riordinare il casino che abbiamo fatto stanotte. Secondo: cosa ha fatto Maia adesso?-
Replica lei, sollevando le sopracciglia.

-MAIA? COSA CENTRA MAIA ADESSO? PERCHÉ MIA FIGLIA DEVE SEMPRE CENTRARE IN QUALCOSA?-

-CRISTO, ROSE, SMETTILA DI URLARE!-
Inizia a gridare pure lei.

-IO NON STO URLANDO! SEI TU CHE STAI URLANDO! SMETTILA!-
Strillo.

-SMETTETELA TUTTE E DUE SE NO CHIAMO LA POLIZIA!-
Sbraita il tizio che abita nel palazzo di fianco al nostro.

-ZITTO UN PO', LEI!-
Grido, alzando il dito medio ma, notando che il simpatico signore ha alzato il telefono, mi affretto a ritornare in casa, seguita da Amelie.

-Maia è scappata di nuovo da scuola...-
Mormoro, dopo alcuni minuti di silenzio.

Amelie, che nel frattempo ci sta preparando del caffè in cucina, ritorna nella mia camera.

-Davvero? Ancora? Non le avevi detto che se lo avesse fatto di nuovo le avresti ritirato computer e/o cellulare e/o tutti i cd e i vinili dei Linkin Park?-

-Sì, ma non voglio arrivare a una soluzione così drastica.... Non voglio apparire sempre come la mamma cattiva che non le permette di non fare mai niente... Però, d'altra parte, deve imparare che fare cose del genere è sbagliato.-
Dico, decisa.

-E quindi che cosa vorresti fare?-
Mi chiede Lie.

-Prima di tutto, ora le mando un messaggio dove le chiedo di tornare a casa. Se non risponde nel giro di dieci minuti partiamo, andiamo a prelevare tua figlia da scuola e le intimiamo di dirci dove è la sua migliore amica. E non fare quella faccia, Lie, sappiamo entrambe che Anastasia la maggior parte delle volte sa dove si caccia Maia, ma ce lo nasconde!-

***

Dieci minuti più tardi, io e Amelie stiamo andando a piedi verso la scuola. Non possiamo andarci in macchina perché non l'abbiamo: io, chissà per quale motivo, non ho mai fatto la patente (e, a dir la verità, la mia vita prima dei ventidue anni rimane tutt'ora un mistero) mentre a Lie è stata ritirata tre giorni fa a causa di un piccolo incidente in cui siamo state coinvolte noi, un bidone della spazzatura, una mamma incinta con un bimbo di tre anni e tre gatti. E non dimentichiamoci della buccia di banana che ha fatto scivolare accidentalmente la mamma. Ovviamente, siamo sopravvissuti tutti, tranne il bidone della spazzatura. Povero bidone.

Come sempre, la mia mente, tramite percorsi strani e confusi che sono sconosciuti pure alla sottoscritta, mi ha tenuto occupata il tempo necessario a percorrere il tragitto casa-scuola.

-Ana! ANA!-
Strilla Amelie quando vede la figlia arrancare fuori dalla mandria di bisonti sottosviluppati in cui si trasformano gli adolescenti una volta finita la scuola.

Mi sto davvero augurando di non essere stata così, quando avevo sedici anni. Insomma, a parte il fatto che io non ricordo niente della mia gioventù (o meglio dire, infanzia e adolescenza, se no potrei sentirmi vecchia), ma secondo i miei calcoli a sedici anni non ero un bisonte, ma una balena, a causa del pancione che sicuramente avrò avuto a causa della mia beneamata figliuola.

-Mamma? Rose? Che ci fate qui?-
Chiede Anastasia, una volta che ci ha raggiunte.

-Siamo venute perché vorremo fare una seduta di shopping fra ragazze!-
Dico, sentendomi molto furba e strizzando l'occhiolino a Amelie, per farle capire di reggere il gioco.

-Okay... Ah, Rosie, Maia mi ha appena detto che non si è sentita tanto bene, ed è tornata a casa con Carl.-
Aggiunge, poi.

Furba, la ragazza: adotta la tecnica di proteggere gli individui del suo branco. Ma questa volta non riusciranno a vincere le sedicenni ribelli, parola di Rose Walters.

-Carl?-
Domanda Amelie.

-Sì, un'amico mio e di Ma' che ha la macchina. Ovviamente, è gay e non si permetterebbe mai di toccare tua figlia, Rose.-
Si affretta a finire Ana, notando la mia (falsa, ma questo non deve saperlo) espressione.

-Bene, ragazze, andiamo da Target!-
Esclamo, prendendo Lie e Ana sottobraccio.

Vedo che, al nome di "Target", Anastasia è sbiancata: di sicuro Maia le ha detto di trovarsi lì.

Oh, questa volta queste due adolescenti non la passeranno liscia.




















Angolo Autrice
Pesce d'Aprile! Tripla pubblicazione lol
A proposito, qualcuno riesce a spiegarmi come attivare le notifiche di Wattpad? Ho attivato le notifiche sia sulle impostazioni del telefono sia sull'app ma non mi arriva mai niente e mi perdo sempre un sacco di vostri commenti o messaggi 😭😭😭
(Ho iOs)
Grazie ❤️
Si, sono un po' boomer nella tecnologia perdono

OMG, I have a baby!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora