Rose

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-Rose, che ne dici di andare da Macy's al posto di Target? Ho sentito che ci sono i saldi!-
Tenta di convincermi Ana, tirando me e sua madre per un braccio.

-Tsk tsk tsk, Anastasia. Io ho sentito, invece, che da Target fanno saldi sui materassi ad acqua. E, se devo essere sincera, mi serve proprio un nuovo materasso.-
Replica Amelie, sogghignando.

-Avevo chiesto a Rose, mamma.-
Sibila la ragazza, stringendo le labbra.

-La risposta rimane comunque no. Serve un nuovo materasso anche a me. Sai, è per il gatto...-
Mi intrometto, ridacchiando.

-Ma non avete un gatto!-
Strilla Ana, capendo che la stiamo prendendo in giro. 

-Su, su Ana, entriamo da Target a cercare Maia. Rose resterà qui ad aspettarla, in caso uscisse.-
Ride Lie, spingendo la figlia dentro il negozio.

Io, furibonda, rimango fuori, sperando che quella disgraziata di mia figlia si faccia viva. Improvvisamente, qualcuno mi finisce addosso.

-Ma guardi un po' dove cammina!-
Grido, per poi tapparmi la bocca vedendo che è stato un signore cieco a farmi cadere per terra.

-Oh, scusi! Aspetti che l'aiuto, prenda la mia mano! -
Urlo, balzando in piedi e tendendo la mano. Poi capisco che un cieco non può vedere una mano. Anzi, non può vedere niente.

Q u a n t o.  S o n o.  S t u p i d a.

Aiuto il signore ad alzarsi, il quale , con una faccia di disappunto, ci chiede cortesemente di restituirgli il bastone da passeggio.

-Oh, sì, ecco! -
Esclamo, prendendolo e porgendoglielo.

Ma qualcosa, o meglio, qualcuno, attira la mia attenzione, facendomi completamente dimenticare di Lie, di Ana, di Target e dei materassi d'acqua, del signore cieco e del suo bastone che ho ancora in mano.

Mia figlia. Sta avanzando verso di noi, completamente assorbita nella conversazione con un ragazzo. Maia. Maia Selene. Che bigia la scuola per uscire con un ragazzo. Ma dico io, non può vederlo il pomeriggio?

Senza rendermene conto sto avanzando verso di loro, agitando il bastone del cieco.

Dopo pochi secondi mia figlia si accorge di me e sbianca, arrestandosi di colpo. Il che porta il ragazzo a fare lo stesso.

-MAIA SELENE, VIENI SUBITO QUI E PORGI LE TUE PIÙ SENTITE SCUSE A TUA MADRE DI FRONTE A TUTTI QUESTI INNOCENTI SPETTATORI!-

Strillo, mentre di me cresce La Furia. Sì, proprio quella con la Effe Maiuscola.

-Mamma, non c'è bisogno di urlare...-
Sussurra Maia venendomi incontro, arrossendo ad ogni sguardo lanciatole da un pedone.

-Sì INVECE! SEGUIMI, ANDIAMO SUBITO A CASA. E SALUTA IL TUO AMICHETTO. -
Grido ancora, cercando di riservare la maggior parte della Furia per dopo.

-Rose... Weasley....-
Sussurra il ragazzo con Maia, riprendendosi dallo shock che gli si può ancora leggere sul volto.

Mi guardo in giro, cercando di capire a chi stia parlando.

-Ah, dici a me?-
Ribatto, qualche istante dopo.

-Walters, non Weasley, Jake.-
Si intromette Maia.

-Rose Weasley! ROSE! Merlino, quanto tempo è passato dall'ultima volta che ti ho visto!-
Si riscuote completamente il tipo, avanzando verso di me con le braccia aperte, quasi voglia abbracciarmi.

-Godric, faranno tutti i salti di gioia quando lo sapranno! -
Continua, mentre il sorriso sul suo volto cresce sempre di più.

-Sì, okay, che cosa piacevole. Andiamo, Maia.-
Cerco di invitarlo gentilmente ad andarsene, con un sorriso di sufficienza.

-Rose.... davvero non ti ricordi di me? Di Al, Megan, Dom? Di Scorpius?-

Mortacci sua, ma chi è sto tipo? Perchè dice di conoscermi? Come ha fatto a diventare amico di Maia? Di solito mia figlia mi racconta di tutti i suoi amici e non mi sembra di averla sentita nominare un "Jake, alto, figo, penetranti occhi azzurri, ciuffo ribelle", come mi avrebbe sicuramente detto.

-No. Ascolta, ragazzo, se ti serve una mano ti possiamo portare al distretto di polizia più vicino, ti aiuteranno a trovare questa Rose Weasley, e questi Al, Megan, Dom e Sgorbius...-
Gli sorrido, prendendo Maia per mano e cominciando a indietreggiare.

-No, mamma! Ascolta quello che ha detto a me! Secondo me lui ci conosceva, prima dell'incidente. Potrebbe conoscere la nostra famiglia! Potrebbe conoscere mio papà!-
Maia sta iniziando ad agitarsi, lo riesco a capire perché gli occhi le stanno luccicando di lacrime.

-Va bene. Jones, James, come ti chiami, tu insomma vieni. Andiamo al parco.-
Sbuffo.

E pensare che io volevo solo fare un bel cazziatone a mia figlia.

***

-.... e questo è tutto. -
Termina Jake, mezz'ora dopo.

Lo guardo scettica, non credendo assolutamente quello che ha appena finito di raccontarmi.

Scusate, questo pazzo pensa che esistano maghi, streghe, scuole di magia, scope volanti. Devo portarlo dalla polizia, magari loro lo aiuteranno. La cosa peggiore è che Maia sembra credergli.

-Ragazzo, sicuro di star bene?-
Dico, alzando le sopracciglia.

-Certo. Anzi, ora te lo dimostro. Magari siete sotto un incantesimo di memoria che posso spezzare.-
Ribatte, prendendo dalla tasca un bastoncino di legno e puntandocelo addosso.

Oh cielo, non starà veramente pensando di "fare della magia" qui, al parco, davanti a tutti? Per fortuna Amelie e Anastasia sono rimaste da Target, altrimenti Lie mi prenderebbe in giro per l'eternità.

-Omnium recordate! -
Esclama Jake, agitando il bastoncino davanti a me e a Maia.

Lo guardiamo, io scettica mentre Maia curiosa, ma non succede un bel nulla.

-Jake, forse è meglio che ti porti da... oh.-
Sussurro, quando sento qualcosa smuoversi nella mia mente.

E iniziano i ricordi.

Un uomo e una donna che mi guardano sorridendo, l'orgoglio che illumina i loro occhi, e io provo felicità, ho fatto la mia prima magia.

Due bambini, uno con degli stupefacenti occhi verdi e l'altra bellissima, con i capelli biondi, che ridono di me, visto che sono caduta per terra come un salame.
Un castello enorme, che si sta avvicinando velocemente e una signora con un cappello a punta che esclama "Benvenuti alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts!"

Un ragazzo bello da mozzare il fiato, dagli occhi color argento, che mi sorride dolcemente e ho una sensazione di calore mi infiamma il petto.

Una bambina dai grandi occhi azzurri, Maia, che mi acchiappa i ricci e inizia a giocarci.

Ed, infine, degli uomini seduti in cerchio, che mi intimano di lasciare l'Inghilterra, che mi continuano a ripete che Maia è in pericolo e sono spaventata, troppo spaventata.

Quando i ricordi finiscono, boccheggio, cercando di riprendere fiato, che mi è stato tolto dalle mille emozioni che ho provato in un solo minuto.

-Mamma.... tutto okay? -
Chiede Maia, guardandomi interrogativa.

E, mentre la guardo negli occhi, ricordo tutto.

Oh, per i consunti slip tigrati di Merlino.





Spazio autrice
Ehm.... perdono per il ritardo. Estate difficoltosa. Crisi universitarie. Crisi amorose. Tutte quelle cose lì.
Dovrei dare un esame a settembre, ma sono "abbastanza" messa bene (sì, credici Chiara), quindi conto di riuscire a pubblicare suddetta fanfiction prima della fine dell'anno. Giuro.
Se no venitemi a cercare sotto casa e picchiatemi. Avete la mia approvazione.
A parte tutti gli scherzi, la ff in bozza è quasi finita, mancano solo i capitoli conclusivi. Sono in alto mare, mi si spezza il cuore a porre fine a una storia che mi ha accompagnata per sei (SEI!!!!) anni.
Ho bisogno di ispirazione.
Vvb e scusate sono una ritardataria,
Chiara

OMG, I have a baby!Where stories live. Discover now