Rose

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-Reducto!-

Urlo, facendo saltare la parete da dove la voce di mia figlia è giunta, giusto in tempo per vederla smaterializzarsi insieme a un elfo domestico. 

-Stupeficium!- 

Lo Schiantesimo che Dom ha lanciato si infrange contro la parete opposta della stanza, mancando per un soffio una ragazza, che riconosco come Beatrice Gamp, e un uomo vestito di nero. 

-Maia!- 
Gridano Scorpius e mio padre, mentre la battaglia contro i restanti Mangiamorte continua impetuosa intorno a noi. 

Mi accascio a terra, sentendo una stanchezza immensa pervadermi. Come è possibile? Se fossimo arrivati pochi secondi prima forse ora Maia sarebbe tra le mie braccia. 

-Rose, alzati!- 
Mi urla mio padre, evocando un incantesimo per difendersi da quella che sembra una Maledizione Mortale. 

-Maia...-
Sussurro, ancora a terra e incapace di muovermi. 

-'Os, devi alzarti. Sicuramente non sono lonta...-

L'affermazione di Scorpius viene interrotta da un boato e da un grido. 

-Di là, di là!- 
Urla uno dei cinque Auror che ci ha affiancati per questa missione, indicando un piccolo boschetto a una cinquantina di metri dal rifugio dei Mangiamorte. 

Sentendo una nuova speranza nascere in me, inizio a correre verso la macchia di verde, dove dei fasci luminosi mi fan capire che c'è un combattimento in corso. Lo stesso uomo che Dom ha tentato di schiantare poco fa si sta battendo con ferocia contro uno dei cinque Auror, mentre una figura nera è riversa a terra. 

-Maia?- 
Chiamo, cercando di avvicinarmi, sperando che sia mia figlia. 

Nel frattempo, mio padre e Dom si sono uniti alla battaglia e, nel giro di pochi secondi, riescono a disarmare l'uomo e a schiantarlo.

Mi chino sulla figura accasciata e con immenso orrore noto due occhi vuoti fissarmi senza vedermi, un'espressione sorpresa ancora impressa sul volto. 

-'Os? 'Os allontanati, non c'è niente che possiamo fare.- 
Sento due mani calde appoggiarsi sulle mie spalle: è Scorpius, che cerca di allontanarmi da quest'uomo che ha dato la vita per salvare mia figlia. 

-Oh merda, è Smith.-
Dice mio padre, avvicinandosi a me, Scorpius e l'uomo morto. 

Dom mi raggiunge e mi abbraccia, evitando lo sguardo spento del signor Smith. 

-Mi dispiace Rosie.-
Mi dice, accarezzandomi i capelli. 

Dei rumori mi fanno capire che i rimanenti Auror, con il prigioniero, si sono smaterializzati, probabilmente per tornare in Inghilterra. 

-Rose, io prendo Smith, ci rivediamo alla Tana.-
Dice mio padre con uno sguardo mesto e, nel giro di due secondi, sia lui che il corpo spariscono. 

-Cosa faremo ora?-
Sussurro a Scorpius e Dom, sentendo una disperazione profonda farsi largo nel mio petto. 

-Meglio tornare in Inghilterra... D'altronde abbiamo sette ore, ma la troveremo di sicuro.-
Dice Dom, cercando lo sguardo di Scorpius. 

Scorpius. Scorpius che scivola sulla neve mandato in fumo il piano perfetto che avevamo creato. 

Improvvisamente, la disperazione svanisce per far spazio a una rabbia sorda. 

-Se solo qualcuno, che convive da trent'anni con la neve, non fosse scivolato, facendo un gran baccano!-
Inizio sarcasticamente. 

Dom, preoccupata dalle occhiate di fuoco che sto lanciando a quell'emerito idiota che sedici anni or sono mi ingravidò, e memore del mio passato da aspirante assassina nei confronti di Albus, si frappone tra noi due, cercando di evitare il peggio. 

OMG, I have a baby!Where stories live. Discover now