Capitolo cinquantacinque

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(HO USATO I NICK DI WATTPAD DI ALCUNE RAGAZZE CHE HANNO MESSO NEI PREFERITI IL CAPITOLO PRECEDENTE. SE C'È QUALCHE PROBLEMA, POTETE DIRMELO, CHE LO ELIMINO. DETTO CIÒ, BUON CAPITOLO)

{ Twitter }

harryhugxx: @Louis_Tomlinson devi tornare da Harry, si è davvero pentito cazzo

Isbeatles: @Louis_Tomlinson TORNA DAL TUO RAGAZZO E SPOSATELO. NON VEDI QUELLO CHE HA FATTO PER TE?

strong_love_: @Louis_Tomlinson so che può essere difficile, ma penso che Harry sia sincero. Dagli una seconda possibilità.

JessyGrande: @Louis_Tomlinson NON PUOI PERMETTERGLI DI LASCIARE LA SQUADRA, È TUTTO QUELLO CHE HA. LO UNITED HA BISOGNO DI LUI

Elena_Kekka: @Louis_Tomlinson Ti aiuto ad ammazzare Nick, ma torna da Harry, SUBITO

louismyoxygen_: @Louis_Tomlinson Avrai visto il video, come fai a non correre subito tra le sue braccia?

LalyStylinson91: @Louis_Tomlinson HARRY TI AMA, TU LO AMI, COSA CAZZO STAI ASPETTANDO? CORRI

Louis chiuse il computer con tutta la forza possibile, per poi portarsi le mani tra i capelli, stanco di tutta quella situazione. Era da quando il suo ragazzo, o forse il suo ex ragazzo, aveva pubblicato il video che continuava a ricevere messaggi su ogni tipo di social che possedeva, chiedendosi anche come alcune ragazze riuscivano ad avere il suo contatto. Aveva visto e rivisto quel video e, se in un primo momento si era arrabbiato ancora di più, ora la sensazione di avere fatto una grandissima cazzata, continuava ad assalirgli lo stomaco, portandogli una specie di ansia che il liscio sfogava sulle sue unghie, ormai mangiucchiate. Louis decise allora di mettere in pausa tutti i suoi pensieri e rimandare questi problemi al giorno successivo. Sia mai che magari ricevesse un'illuminazione durante la notte. Si stese nel suo letto a due piazze, portandosi il piumino fino al collo e chiudendo quelle pozze blu, leggermente arrossate per la quantità di lacrime perse durante l'arco di quella lunga giornata. Si mise su un fianco, immaginando Harry che, dietro di lui, lo stringeva al suo petto e lo riscaldava con il suo corpo, come   avevano sempre fatto, prima che successe tutto questo casino e che lui decidesse di scappare da quella casa. Aveva fatto la scelta giusta? Ancora non lo sapeva; se alla visione di quel bacio non voleva altro che allontanarsi dal riccio e da ogni stupida cosa che glielo ricordasse, ora era lui che vagava nei ricordi, accontentandosi anche solo di rivedere tutte quelle scene di loro due assieme, pur di sentirsi bene.
Inutile dire dunque che, una volta colto da Morfeo, Louis quella notte, nonostante tutto, sognò il suo amore più grande.

**********

|Chiamata in entrata|

(N/A immaginate Niall con una voce assonata)

Niall: mmph

Harry: Niall!

Niall: Che vuoi?

Harry: Niall ho un fottuto piano per farmi perdonare da Louis

Niall: Sono felice, posso tornare a dormire?

Harry: Non ti interessa sapere qual'è?

Niall: Harold, sono contento del fatto che il tuo cervello riesca ad avere idee geniali alle tre e mezza di notte. Ma il mio non è così dotato, quindi, chiamami tra otto ore.

Harry: Eh no biondo, non dormirai fino a tardi, perchè ho intenzione di riprendermi Louis il più presto possibile

Niall: E sentiamo, sua maestà, a che ora dovrei svegliarmi?

Harry: Ti voglio in piedi alle sei cosicchè posso passare a prenderti alle sei e mezza.

|Chiamata terminata|

Harry: Niall?

Harry: Niall, ci sei?

Harry: Passerò da te comunque, stronzo.

****
Come previsto, Harry si trovò fuori dalla villa Horan di prima mattina. Aveva deciso di arrivare a casa del biondo molto prima delle sei emmezza perchè sapeva che il suo amico, nonchè compagno di squadra, stava ancora dormendo. Non aveva avuto un'idea proprio brillante nel chiamare Niall di notte; probabilmente quest'ultimo non si sarebbe nemmeno ricordato della chiamata. Arrivato davanti al grande cancello, lo aprì con un paio di chiavi che l'irlandese aveva dato lui in caso di emergenza, per poi attraversare il grande giardino alberato. Incontrò lì una delle governanti che, riconosciuto il riccio, lo accompagnò in casa, sebbene Niall stesse ancora dormendo e non voleva essere disturbato.
'Stia tranquilla Mary, avevo già avvisato Niall che sarei passato a quest'ora' sorrise il riccio, avviandosi verso le scale, salendo gradino per gradino, in direzione della camera da letto, dopo aver chiesto a Mary di preparare la colazione.

'SVEGLIATI CAZZO' urlò il riccio, sbattendo addosso al co-capitano un cuscino, non ottenendo nessuno risultato.
'HORAN, MUOVI QUEL CULO' continuò, colpendo l'amico con ripetute cuscinate, che si mosse leggermente, mugugnando un 'ancora cinque minuti, mamma'
'NON SONO TUA MAMMA, TESTA DI CAZZO.' Altra cuscinata. 'DAI NIALL, MARY MI HA DETTO CHE STA FACENDO LA PIZZA'
Pensava davvero di farcela coinvolgendo il piatto preferito dell'irlandese, ma il risultato fu solo il dito medio di quest'ultimo, che spuntava da quel groviglio di coperte sotto cui era nascosto il corpo del biondo.
'ORA HAI ROTTO I COGLIONI' urlò nuovamente, svuotandogli addosso l'acqua contenuta in un piccolo vaso di fiori, posto sul comodino accanto.
Niall si alzò di scatto, imprecando contro il riccio, soprattutto quando si accorse che erano solo le sei e un quarto di mattina.
'Ti sei impazzito? Cosa cazzo ci fai qui?' Proferì Niall, alzandosi dal letto per togliersi il pigiama ormai fradicio, per sostituirlo con dei pantaloni di una tuta e una canottiera bianca.
'Ti ho chiamato stanotte, ma ovviamente non ti ricordi un cazzo.'
Il biondo si voltò di scatto, fulminando il più piccolo con lo sguardo. Niall era una di quelle persone che diventava isterica ed ingestibile se lo si privava delle sue ore abituali di sonno. Peccato che ad Harry teneva troppo, altrimenti un pugno in pieno viso glielo aveva già tirato. I due ora, dopo essere stati avvisati da Mary che la colazione fosse pronta, scesero in cucina, ritrovandosi una tavola agghindata con backon, uova, pancakes ed altre tipi di stronzate che servivano soprattutto a Niall per assumere le giuste calorie per iniziare la giornata. Erano in pausa e gli allenamenti non c'erano, quindi fanculo anche alla dieta.
'Allora, riccio, a cosa devo la tua presenza?'
Harry posò la forchetta, come scottato a quel contatto: era stato preso così tanto dal piano e dal svegliare l'amico, che si era dimenticato del fatto che più passasse il tempo, più avrebbe potuto perdere Louis e appena quel pensiero lo sfiorava, l'ansia lo colpiva allo stomaco. Non perse allora altro tempo ed iniziò a spiegare quell'idea che gli vagava in testa e che era l'unico spiraglio a cui poteva aggrapparsi, per evitare di cadere nella convinzione che Louis non sarebbe stato più suo.
'Dunque, che ne pensi?' Chiese Harry, giochicchiando con il cibo nel piatto. Dal canto suo, il biondo gli fece un sorriso d'incoraggiamento, stringendo il compagno in un forte abbraccio.
Quel piano era perfetto.

N/A
Ehii, questo è un capitolo di passaggio, dal prossimo ci saranno molte più azioni e colpi di scena. Ho già detto che manca poco alla fine, quindi penso che in massimo dieci capitoli, si concluderà tutto. Ringrazio per tutti i voti e le stelline, vi chiedo solo di commentare un po' di piu, per farmi sapere cosa davvero ne pensate. Ho visto che 'namelessfedah' ha letto la mia storia ed è una delle mie autrici preferite, quindi mi da un po' di orgoglio vederla leggere qualcosa di mio.

Ora, domanda del giorno.
'Qual'è il vostro film e attore preferito?'

Ci vediamo alla prossima, un bacio.
-Elisabeth

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