Capitolo trentasette

12.1K 624 106
                                    

37

'Sono simpatici i tuoi compagni di squadra' sorrise Louis, mentre Harry riuscì solo a far fuoriuscire una specie di urlo di esasperazione, 'aggiungerei anche invadenti, molto invadenti' e detto questo, il riccio strinse Louis tra le sue braccia, facendogli appoggiare la schiena sul suo petto, sopra quello scomodissimo letto d'ospedale. Quando l'ambulanza gli aveva raggiunti, Louis era stato trasportato con un urgenza all'ospedale di Doncaster, per paura che quel proiettile potesse procurargli un'emorragia o un'infezione. Harry ovviamente era andato con lui ed aveva anche speso le due lunghe ore di operazione, su una sedia di plastica nella sala d'attesa, con l'ansia a lacerargli il petto e le unghie consumate a causa dei denti che le torturavano in continuazione; ma adesso Louis era finalmente lì, tra le sue braccia, sano e salvo e lui non poteva esserne più felice. Harry diede al più piccolo un bacio tra i capelli, mentre con il pollice gli accarezzava dolcemente una guancia, che aveva qualche accenno di barbetta incolta, che, a parere di Harry, lo rendevano ancora più attraente. Non avevano parlato molto della storia di Harles e di tutto il casino che era successo in seguito: appena sveglio, Louis voleva solo starsene tranquillo, mentre Harry voleva solo coccolarlo e dedicargli quell'amore che, da due mesi a questa parte, stava provando per il ragazzo più piccolo. Inoltre, entrambi, o almeno Louis sperava fosse così, mentre Harry ne era pienamente certo, sapevano che questo sarebbe stato l'inizio di qualcosa di speciale e che avrebbero avuto davanti tutto il futuro per parlare di quello.
'Ancora non ci posso credere' sorrise Louis, dopo una piccola pausa di silenzio 'Tu, sei qui con me e, mi sento così felice'
Harry non poté far altro che ricambiare il sorriso, stringendo un po' di più la presa sul ragazzo, stando attento a non fargli male, ovviamente, visto che la ferita era ancora fresca d'operazione.
'Sono stato un coglione; avrei dovuto dirti fin dall'inizio chi ero ed evitare tutto questo casino.' Fu il turno di Harry a parlare, che prese tra le mani il viso del più piccolo, in modo tale che i loro occhi potessero incontrarsi e i colori di questi fondersi assieme: perchè se gli occhi erano veramente lo specchio dell'anima, Harry doveva guardarli, per capire cosa avrebbe provato il suo piccolo, nell'ascoltare ciò che stava per dire, o meglio, chiedere, così:'
Ma volevo che tu mi amassi per quello che sono, sai, quando sei famoso è difficile attaccarti alle persone, perchè pensi sempre che magari, se tu non fossi quel calciatore, nessuno ti calcolerebbe. Poi ti ho trovato e hai saputo amare sia il mio lato 'famoso' sia l'Harry normale ed io non potevo che esserne felice.' Sospirò, sistemandosi meglio in quel lettino, mentre Louis continuava a guardarlo, cercando di analizzare meglio la sua espressione. Dopo un paio di minuti, di sguardi indagatori, il riccio riprese parola: 'Per questo non voglio perdere altro tempo: tu sai chi sono, ci siamo conosciuti per due mesi e, io voglio che diventi il mio fidanzato'
Harry disse questo tutto d'un fiato, dimenticandosi quasi di respirare: aveva davvero perso troppo tempo per le sue inutili insicurezze e adesso non voleva far altro che avere quel ragazzo tutto per sè. Forse aveva affrettato troppo le cose, ma aveva aspettato questo momento da mesi e gli sembrava la cosa più giusta da fare. Ma se Louis invece aveva ancora bisogno di assimilare bene i fatti accaduti in questi ultimi due giorni? Infondo, il ragazzo dagli occhi azzurri, si era ritrovato improvvisamente la sua più grande cotta che lo chiamava 'amore' e che ora gli aveva chiesto addirittura di diventare il suo ragazzo. Questa paura però sfociò quando Harry vide gli occhi di Louis inumidirsi e brillare per la gioia, oltre al 'Si, ovvio' urlato da quest'ultimo, prima di buttarsi nuovamente tra le sue braccia.
'Quindi, fidanzato, posso darti un bacio, ora?'
'Quello avresti potuto darmelo da quando sei sceso in quel sotterraneo, sciocco' sorrise Louis, mordendosi il labbro inferiore mentre già pregustava il gusto delle labbra del riccio e la loro morbidezza.
E così, le loro labbra si unirono per la prima volta, ma di certo non per l'ultima

CONTINUA..

• Footballer •Where stories live. Discover now