Lo avrei ucciso appena arrivato a casa.

"Uhm sì, era-- era la prima volta che bevevo sul serio e diciamo che...non è stata proprio l'idea più intelligente che abbia mai avuto" sforzai un sorriso di circostanza ed imprecai in aramaico per sembrare così dannatamente sfigato.

"Non ti preoccupare, mi è capitato di peggio." Mi sorrise un'ultima volta con fare rassicurante "Desideri qualcosa da bere? Suppongo qualcosa che non abbia dell'alcol dentro..." sussurrò divertito.

Alzai un sopracciglio e lo guardai indispettito. Si stava per caso prendendo gioco di me e del mio non saper reggere la tequila?

Considerai per un breve istante l'idea di riempirlo di insulti e fargli rimangiare quello che aveva detto, ma preferì semplicemente incrociare le braccia al petto e fargli vedere quanto poco amichevole fossi in quel momento.

Ero stato lasciato da neanche ventiquattro ore dall'unico e vero fidanzato che avessi mai avuto, con cui tra l'altro progettavo di avere una casa e magari di mettere su famiglia, e come se non bastasse mi ero ubriacato per la prima volta, risvegliandomi con un mal di testa infernale e costretto ad uscire da casa mia per studiare una materia di cui non mi fregava un cazzo. Avevo tutti i buoni motivi per essere incazzato o no?

L'espressione di Harry cambiò velocemente in una di mortificazione, lo potei vedere dai suoi occhi e dalla sua bocca che si spalancava leggermente. Ed era strano perché in fondo non c'era niente di cui dispiacersi, aveva solo fatto un'osservazione.

Ma a quanto pare questo barista di fronte a me era una persona del tutto diversa da quel che ci si aspetta.

"Scusa, non dovevo. Non so nemmeno cosa ti ha spinto ad ubriacarti, sono l'ultima persona che può giudicare." Alzò le mani in aria in segno di difesa "Non volevo offenderti, non era mia intenzione. So cosa si prova dopo la prima sbronza e so anche che spesso le ragioni che ti spingono a farlo non sono dettate dalla noia" Harry velocemente mi riempì di scuse che a fatica riuscì ad elaborare tutte, vista la mia difficoltà nel concentrarmi.

Per quanto lo trovassi fastidioso non potei non sentirmi in colpa per quel ragazzo che sembrava tutto fuorché cattivo e che probabilmente non aveva detto quell'ultima affermazione per farmi un dispetto o mettermi a disagio.

"Harry, non devi scusarti." Lo fermai con la testa che già stava scoppiando "Oggi sono solo un pò più...permaloso del solito, ecco. Non è colpa tua" spiegai lentamente, rassicurandolo.

I suoi lineamenti facciali si rilassarono un pò e annuì leggermente in imbarazzo.

"Dico sempre cose che non dovrei dire." Scosse la testa imbarazzato "Pensavo l'avresti trovato divertente"

"Non sono proprio dell'umore per farmi quattro risate" affermai un pò duramente. Poi, rendendomi conto di quanto fossi stato scortese, gli regalai un piccolo sorriso per non farlo sentire ancora più in colpa.

"Sì, avrei dovuto immaginarlo" rispose lui.

"Ricordi cosa-- cosa ho detto o fatto ieri?" chiesi curiosamente ma con un pizzico di terrore "Ho un enorme vuoto di memoria e spero davvero che non abbia combinato qualche stupidaggine"

"No, nessuna stupidaggine." Confermò lui, facendomi sollevare un pò il morale "Era una normale sbronza" fece spallucce.

"Ma questo non significa che non mi sia reso ridicolo" alzai un sopracciglio ovvio.

"Non è nulla di cui preoccuparsi"

Appoggiai i gomiti sul tavolo e mi allungai leggermente nella sua direzione "Visto che sei stato tu a ridurmi in quella maniera, preparandomi drink su drink, il minimo che puoi fare è darmi delle spiegazioni"

The Barman ➼ Larry FanfictionWhere stories live. Discover now