Capitolo 15

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Luca era rientrato a casa; Azzurra lo aspettava seduta sul divano completamente al buio. Quando la luce illuminò il suo volto, Luca poté notare che aveva pianto, le sue mani tremavano e non riusciva a guardarlo in faccia. Anche lui era piuttosto sconvolto nel vedere la sua donna in quelle condizioni, era come pietrificato, non sapeva cosa fare, né cosa dire. Venne però il momento di sbloccarsi e Luca fece un passo verso di lei.

"Azzurra......tesoro mio, cosa c'è?"

"Io.....io devo parlarti."

"Va bene, sono qui, dimmi pure."

Prima che la giovane potesse nuovamente aprir bocca, Maria Luce fece irruzione nella stanza. Luca aveva lasciato la porta aperta, preoccupato per lo stato in cui aveva trovato Azzurra.

"Azzurra!" Urlò l'amica. "Cos'è successo?"

"Non lo so, sono appena arrivato e l'ho trovata così!" Rispose Luca.

"Luca non offenderti, so che sei preoccupato, ma penso di sapere di cosa si tratti. Ti pregherei di lasciarci sole, me ne occupo io."

"Cosa? No, io...."

"Luca, fa come dice, per favore. Ti spiegherò tutto dopo." Intervenne Azzurra.

Benchè titubante, Luca uscì di casa lasciando le due donne da sole. Dopo pochi secondi di imbarazzante silenzio Azzurra si lasciò andare ad un pianto liberatorio tra le braccia dell'amica.

"Oh Maria, non ce la faccio più! Aiutami ti prego, sono così confusa. Io amo Marco, lo amo! Ma allora perchè non riesco a dirlo a Luca? Perchè con lui non riesco a esprimermi come sto facendo adesso con te o come ho fatto con Marco, perchè?"

"Shhh calmati adesso, va tutto bene. Azzurra, ti sei mai chiesta se vuoi davvero lasciare Luca? Se fosse davvero così riusciresti a dirgli come stanno le cose, non trovi?"

"Io-io non lo so, non so più nulla. La mia vita è diventata vuota all'improvviso, non ho più nessuna certezza."

"Allora riscrivila, hai carta bianca, non tutti hanno questa possibilità. Ricomincia da capo."

"Non senza Marco."

"Azzurra....."

"No! Io lo amo, io lo amo capito? Non rinuncerò a lui!"

"Sei la persona più instabile che io conosca lo sai? D'accordo, ma promettimi solo che non farai nulla di avventato, lascia passare questa notte e domani mattina ne riparleremo con più calma. Ti aiuterò. Adesso riposa, ci vediamo qui alle 9.00 ok? Buonanotte."

Azzurra non rimase sola a lungo dopo che Maria Luce se n'era andata; nel giro di pochi minuti Luca rientrò. Sfuggirgli adesso era impossibile. Trovò la donna in camera da letto, lo aspettava in piedi. Il volto era più rilassato e con un'espressione serena. Una nota di imbarazzo aleggiava nell'aria, ma lentamente Luca si avvicinò a lei. Le accarezzò la guancia e poi la strinse a sè.

"Mi dispiace." Disse lei ricambiando l'abbraccio.

"Mi hai fatto prendere un bello spavento lo sai? Che ti succede Azzurra?"

"È stata una giornata dura, sono molto ansia per il nostro matrimonio, credo sia un pò di paura."

"Allora avevo visto giusto. Amore mio è normale avere un pò di paura, ma io e te stiamo insieme da così tanto tempo, voglio dire, sono agitato anche io, ma non così tanto. C'è forse dell'altro che ti turba e che non mi hai detto?"

Non rispose, si limitò solamente a scuotere il capo appoggiato al suo petto.

"C'è un altro?"

Si staccò da lui e lentamente sollevò lo sguardo per incontrare il suo. Luca era serio, non lo aveva mai visto così. Era abituata all'uomo sorridente e sempre pronto a scherzare. Perchè quella domanda? Era l'occasione perfetta per dirgli la verità, ma ancora una volta le mancò il coraggio.

"No, ma che dici?"

"Scusami, solo che per un momento l'ho pensato, eri così strana."

"È tardi, andiamo a letto."

Luca non fece ulteriori domande e Azzurra finse di essere sprofondata in un sonno profondo per evitare di riprendere il discorso. Perchè Luca le aveva fatto quella domanda? Sapeva qualcosa? Aveva creduto alla sua ennesima menzogna? Quella notte fu insonne anche per Marco. Era seduto accanto al letto della sorella e la guardava dormire. Era molto in ansia per lei, fino a che punto poteva fidarsi si Stella? Finora gli aveva sempre fornito i soldi per le medicine e per le visite mediche, ma ora che voleva un figlio, le spese sarebbero aumentate e sicuramente ne avrebbe beneficato maggiormente il bambino. Doveva trovare quei documenti che avrebbero potuto incastrarla, salvare sua sorella e vivere il suo amore con Azzurra. Non aveva molto tempo, doveva riuscire a farlo prima del matrimonio.

L'indomani mattina Azzurra e Maria Luce si incontrarono come previsto.

"Ho deciso Maria e non torno indietro. Parlerò con Luca."

"Facciamo due passi e parliamone con calma."

"No, non voglio più parlare, non voglio più aspettare. Voglio andare da Marco adesso!"

"Vengo con te."

Si incamminarono verso il bar e lì Azzurra ebbe la conferma di ciò a cui non aveva voluto credere: Marco stava baciando un'altra donna, Stella. Non una parola, non una lacrima, nessuna emozione trapelava dal suo volto. Ad un tratto ebbe un flash: Maria Luce aveva cercato di prendere tempo, non voleva che lei parlasse con Luca, aveva voluto accompagnarla al bar pur avendo da sempre manifestato il suo dissenso per questa relazione. Adesso tutto aveva un senso.

"Tu lo sapevi!" Affermò guardando la donna freddamente. "Lo sapevi, non ti sei opposta, mi hai portato qui di proposito, hai voluto accompagnarmi!"

"Azzurra lasciami spiegare!"

"No, tu lo sapevi, come hai potuto farmi questo? Sei contenta adesso? Vuoi sentirti dire che avevi ragione? Bene, ti accontento subito: avevi ragione! Spero tu sia soddisfatta!"

Corse via lasciandola da sola. Maria Luce si voltò e constatò che Marco e Stella si erano allontanati; questo voleva dire che non si erano accorti di nulla. Pensò di correre dietro ad Azzurra, ma forse era meglio lasciarle del tempo. Entrò quindi al bar e si trattenne qualche minuto in compagnia di Margherita. Aveva letto negli occhi della giovane l'angoscia per la sorte del fratello, ma decise di non toccare l'argomento; sarebbe stata lei, qualora avesse voluto, a parlarne per prima.

"Margherita vorrei una delle tue magnifiche cioccolate."

"Se mi permetti, vorrei fartene provare una nuova: cioccolato bianco e pistacchio."

"Umh perchè no? Adoro il pistacchio."

La cioccolata era deliziosa, così come lo era conversare con Margherita, ma era arrivato il momento di cercare Azzurra. Si mise nuovamente in macchina e si recò a casa dell'amica. Azzurra non c'era. Provò in ospedale, ma non era nemmeno lì. Per un attimo l'assalì il panico e pensò di avvertire Luca, ma prima di dare l'allarme pensò che sarebbe stato meglio chiedere il parere di Mattia. Tornata a casa trovò l'amica. Era seduta sul divano, la testa china e lo sguardo fisso sul pavimento.

"Mi ha fatto entrare Mattia, ha detto che potevo aspettarti qui......Mi dispiace, non avrei dovuto prendermela con te. Avevi ragione, hai sempre avuto ragione, sono stata una stupida."

"Io conosco l'intensità del tuo sentimento per Marco, e sì, l'avevo già visto in compagnia di quella donna, ancor prima che vi incontraste. Se non te l'ho detto è stato solo...bè mi rendo conto di non avere una vera e propria giustificazione. Eri così presa da lui che pensavo non mi avresti ascoltata, ma avrei dovuto dirtelo comunque. Anche io sono stata sciocca."

"Lui me l'aveva detto, sono stata così cieca da non voler vedere. Stavo mandando all'aria il mio matrimonio per lui capisci?"

"Vuoi dire che intendi ancora sposare Luca?"

"Non lo so, ma ho riflettuto su ciò che mi hai detto; il fatto che non gli abbia detto la verità forse significa qualcosa, forse vuol dire che lo amo più di quanto pensi e che voglio dividere il resto della mia vita con lui."

"Adesso sei sconvolta, pensaci ancora un pò."

"Non ho molto tempo, il matrimonio è alle porte."







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