Capitolo 10

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Leggete lo spazio autrice alla fine

L'aria che si respirava ad Hogwarts, era decisamente aria di festa. Mancavano tre giorni esatti al ballo ed ognuno stava aiutando per i preparativi. I corridoi erano pieni di ghirlande, lucine e cartelloni incantati che segnavano le ore mancanti, al ballo. Harry aveva invitato Ginni, anche se un anno più piccola, Ron invece Calì, Hermione aveva deciso di non andare, purtroppo il vestito si era sporcato e perfino con la magia, la macchia non se ne andava, il tempo non bastava per andare a Hogsmade.
"Hei Herm, non sei triste?"

"Per il ballo? Ma va Harry, non mi sono mai piaciute le feste."

"Beh...il quarto anno eri splendida, tutti erano incantati da te."

"Ero...comunque non mi importa, e tu Ron?"

"Harry mi presta uno dei suoi abiti...per fortuna."
I tre risero animatamente ricordando, il vecchio vestito, che sua madre gli aveva mandato.
Molte ragazze facevano la corte a Malfoy, volevano andare al ballo con lui. Aveva un passato da Mangiamorte ma era bello e molte voci dicevano che era bello quanto bravo a letto.
Le lezioni passarono velocemente, così come i due giorni successivi.
Il giorno più atteso era arrivato. Il ballo era alle porte. Le ragazze erano in delirio, mentre i maschi facevano fantasie su cosa fare la notte. Hermione stava aiutando Ginni a prepararsi.
"Harry si mangerà le mani quando ti vedrà."

"Dai non è vero."

"Fidati, sei splendida, su, prendi i miei trucchi, stasera ti truccherò con quelli babbani."

Dopo 2 buone ore, la ragazza era pronta, indossava un vestito rosa con una leggera ampiezza verso la fine, scollo a cuore, dei brillantini ricoprivano tutto il corpetto, la gonna era lunga con delle sfumature viola. Dei tacchi bianchi completavano il tutto. I capelli erano raccolti in una mezza coda.
"Perfetta, guardati sei meravigliosa."

"Grazie Hermione, non so come avrei fatto senza te...mi dispiace lasciarti qui."

"Ma di cosa, è stato un piacere, non preoccuparti per me, vai da Harry e divertiti."
Sì lasciarono un bacio sulla guancia.
La ragazza decise di andare in biblioteca, non doveva esserci nessuno a quell'ora, nemmeno Madama Pince. Mentre si avviava, cercava di non farsi vedere in giro, non voleva qualcuno la fermasse per spiegazioni. Arrivò sana e salva.
Quando finì il libro, erano le 23.30.
-saranno ancora tutti al ballo.-

All'improvviso sentì qualcuno correre verso la porta della biblioteca. Si nascose dietro uno scaffale per vedere chi fosse.
"Qui non mi cercherá."
Quella voce. Quella voce così odiata. L'avrebbe riconosciuta dappertutto.
"Malfoy, chi non ti cercherà? "
Uscì allo scoperto, doveva proprio ammetterlo, Malfoy non era niente male in abito da sera, ma rimaneva uno scemo.
"Granger, che ci fai qui?"

"Non hai risposto alla mia domanda."

"Non mi comandi mezzosangue, ripeto, che ci fai qui?"

"Non mi comandi." Rispose lei imitando lui.

"Ti prendi gioco di me eh?"

"Mhh, no solo che l'altra sera, non mi è dispiaciuto vederti volare."

"Tu!"

"Io ho un nome."

"Sì, mezzosangue."
Odiava essere insultata, ma nessuno le aveva mai detto che il suo nome, era mezzosangue. Lei era Hermione Granger, la strega più brillante del suo anno, NON era una mezzosangue.
Non rispose e tornò a sedersi.
Draco la imitò, sedendosi difronte a lei.
Dopo un tempo interminabile, iniziò la conversazion.
"Perché sei ancora qui?"

"Potrei chiedere lo stesso."

"Io sto studiando, come vedi."

"Certo, a mezzanotte."

"Sì, forse tu non sei molto abituato."

"Sono più abituato di te, fidati."

"Non mi fiderò mai di te."
Questa frase lo scioccò. Non che gli importasse la fiducia della mezzosangue, ma ormai solo Zabini era dalla sua parte, togliendo tutte le sgualdrine che gli andavano dietro.

"Perché non sei andata al ballo?"

"Vestito sporco."

"Povera, Potter e Lenticchia ti hanno lasciata sola."

"No, sono semplicemente andati con le loro rispettive ragazze."

"Vuoi dirmi che non stai più con Ronnino?"

"No."

"Ha preferito un'altra a te...fa bene. Quindi relazione finita eh."
Era seria, le faceva male ricordare la sua relazione con Ron, la sua vera, prima relazione, lui l'aveva tradita ma erano in un brutto periodo. Gli occhi erano sempre più lucidi, così ritorno al suo libro senza mostrare il viso. Una lacrima le cadde sulla pagina, poi un'altra, cercò di nasconderle ma lui le aveva già viste. Hermione si girò facendo finta di scegliere un altro libro, mentre si calmava e si asciugava le guance.

"Lo so che stai piangendo."

"SONO UN ESSERE UMANO ANCHE IO, OKAY? LASCIAMI IN PACE, CINQUE MINUTI, SOLO CINQUE. BASTA."
Si arrese. Andò dietro uno scaffale molto lontano dal tavolo loro. Non poteva uscire dalla biblioteca. Troppe persone. E poi Draco. Era sempre di mezzo. Le venne in mente Harry, Ron e Ginni. Beati loro. Pianse senza fare rumore. Come se lei non ci fosse. Con le ginocchia al petto ed il viso sopra loro. Stava male. Non si era mai sentita così. Continuò a piangere.
All'improvviso sentì una mano sulla spalla. Alzò gli occhi di scatto, e davanti a lei, in piedi, si trovava la persona che non voleva vedere.
"Lasciami stare."

"Ascolta-" Draco si sedette accanto a lei.

"Non era mia intenzione, non ne sapevo nulla. Non mi scuserò. Non è da Draco Malfoy."

"Va bene."
Il ragazzo le prese il fianco e l'avvicinò a lei.

"Sono stupido. Ma quando vedo una persona piangere, non ci riesco, devo consolarla in qualche modo. Domani, ritorneremo i ragazzi che si odiano, ma stanotte no."
A quelle parole si sorprese, dopotutto non poteva fare altro. Si lasció trasportare da lui. Si calmò. Poggiò la testa sulla sua spalla, il profumo del ragazzo invase le sue narici. Si lasció coccolare da lui finché non si addormentò.







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No ok. Scleriamo insiemeee.
Grazie tantissime. Spero questo capitolo vi piaccia, mi scuso per gli errori. Allora, nel prossimo capitolo farò l'ask me (se qualcuno mi caga) non aggiornerò la storia finché non avrò fatto questo capitolo, quindi, VIA ALLE DOMANDE.
Grazie. Non sono brava con i ringraziamenti ma questo per me è un grande traguardo. VI ADORO.
Alla prossima♡♡♡♡

Mi vuoi?~Dramione~Where stories live. Discover now