08.

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<<Siamo ancora in tempo per tornare indietro..>> disse Harry, per l'ennesima volta. Si trovava con Liam fuori casa di Zayn Malik, e si chiese come mai i vicini non avessero ancora chiamato la polizia, con tutto quel casino.<<Oh, Harry, non fare il cagasotto>> rise Liam, avviandosi nel giardino della casa.<<Non sto facendo il cagasotto! Sto solo dicendo che questo posto non fa per noi e..>> si affiancò a Liam, ma prima che finisse la frase una ragazza gli cadde addosso, collassata. Due ragazzi la portarono via e il riccio guardò il suo amico come per dire "ecco a cosa mi riferivo". Liam roteò gli occhi e salì le scale della veranda, emozionato come non mai perché avrebbe partecipato ad una festa di Zayn Malik. Harry, dal canto suo, voleva solo tornare a casa e continuare a guardare MasterChef.
Aprirono la porta e... il caos più totale: ragazze che si strusciavano contro i ragazzi mentre quest'ultimi muovevano le mani a tempo di musica, altri che saltavano e basta, altri ancora che bevevano un drink dopo l'altro. No, decisamente non fa per me; pensò Harry.
Liam gli diede una gomitata e si fecero spazio nell'immenso salone, trasformatosi in discoteca. Non si sa come, si trovarono anche loro con due bicchieri rossi in mano. Liam bevve all'istante, Harry lo passò ad un ragazzo senza maglia che a stento si teneva in piedi. <<Io vado a cercare Zayn!>> urlò Liam all'orecchio del ricciò. Harry spalancò gli occhi e cercò di fermarlo tenendolo per il gomito, ma invano. Liam era sparito. Si guardò intorno impanicato, poi prese il cellulare.
Nessun nuovo messaggio.
Era solo, definitivamente.

Cercando di uscire da quella massa, vide un biondo che si dimenava e saltava come un canguro. Niall? si chiese Harry, incredulo. Gli andò vicino e sì, era lui. <<Haz, amico! Che ci fai qui?>> urlò anche lui. Il riccio sarebbe tornato a casa senza sensibilità uditiva, ne era sicuro. <<Sono venuto con Liam! Tu con chi sei?>> <<Amici di amici! Ci si becca dopo, torno a ballare!>> rispose, e tornò nella folla. Harry per poco non gli rise in faccia. "Ci si becca dopo" non è esattamente una frase usata a Doncaster. Quel ragazzo guarda troppi film americani.
Dopo del tempo che sembrava infinito, riuscì a trovare una porta sul retro. Vi uscì e sospirò. Per fortuna, c'erano solo un paio di ragazzi che fumavano, nessuno dava conto a lui. Riprese il cellulare e mandò un messaggio.

Harry: Mi sto annoiando e Liam mi ha lasciato solo.
Stalker: Lo so, piccolo. Sembravi un pulcino smarrito, prima.
Harry: Fanculo, io torno a casa.

Si voltò per rientrare e per poco non venne colpito dalla porta aperta in quell'istante.
<<Ops, mi dispiace>> disse il ragazzo. Harry stava per rispondere in malo modo, ma poi lo vide.
<<Uhm.. ciao, tranquillo>> balbettò, nervoso. Louis Tomlinson era uno dei più bei ragazzi del quartiere, e stava per dare una porta in faccia ad Harry! Fantastico, no?
<<Come mai non sei dentro come tutti?>> domandò il più grande.
Harry si voltò, ma non c'era nessuno. <<Parlo con te>> precisò Louis.
<<Io.. uhm.. n-non amo le feste>> rispose, timido e impacciato. <<Sì, beh. Lo avevo intuito>> sorrise il liscio. <<Io mi chiamo Louis>> <<Harry>> <<Sei nuovo? Non ti ho mai visto in giro>> domandò, mentre sfilava una sigaretta da un pacchetto nuovo. <<Mi sono trasferito da poco, sì>> si grattò la nuca Harry. Era ovvio che non lo avesse mai visto in giro, se ne stava sempre in classe. <<Da dove vieni?>> continuò Louis, dopo aver aspirato dalla sigaretta. Questo è molto meglio di MasterChef, decise Harry, continuando a guardarlo. <<Holmes Chapel>> <<Sei di poche parole, vero Harry?>> sorrise, di nuovo.
Harry pensò di stare impazzendo.

Pronunciò il suo nome con quell'accento da.. da Louis.

Assolutamente straziante.
<<Sono solo stanco, ho avuto molto da fare oggi. Infatti ora andrò a cercare il mio amico e me ne andrò>> sputò Harry, tutto d'un fiato. Louis buttò per terra la sigaretta e il riccio salì l'unico scalino che lo divideva dall'interno, trovandosi però faccia a faccia con Louis. Quest' ultimo, capendo di avere la situazione in pugno, espirò tutto il fumo a due centimetri dal viso di Harry, poi gli fece l'occhiolino. Il ragazzo deglutì a fatica e lo superò, tirando un sospiro di sollievo una volta rientrato in casa. <<Bei capelli, Harold>> sentì dire, prima che la musica rimbombasse nelle sue orecchie.

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Primo capitolo non texting, spero non faccia troppo schifo.
Grazie mille per le visualizzazioni e per i voti, fatemi sapere cosa ne pensate. All the love.

Ps: potete leggere la storia della mia amica? Ve ne sarei grata :*
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