Capitolo 39

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Con quella barba leggera, lo smoking e l'anello al labbro, sono sicura che Dio me lo ha mandato come punizione per qualcosa che ho fatto in una precedente vita. È troppo bello per poter essere umano. Durante la cerimonia cercavo di non guardarlo, ma mio malgrado, mi è sfuggita qualche occhiatina tra le lacrime. Quando è venuto ad offrirsi per darmi un passaggio, mi ha chiamata con il mio nome intero. Mi ha fatto uno strano effetto, così ho voluto fare la stessa cosa con lui, ricordando perfettamente le volte in cui mi chiedeva di chiamarlo Lucas. Data la sua reazione, ho fatto la cosa giusta.

Sto parlando con Mali-Koa, una ragazza davvero adorabile. Mi sta raccontando delle stronzate che facevano i ragazzi quando erano piccoli, e delle ore di prove a cui si sottoponevano, quando un trambusto praticamente affianco a noi mi fa saltare in piedi. Luke è disteso per terra, mentre Grace, sempre premurosa, accorre al suo fianco per aiutarlo ad alzarsi. Mi scuso con Mali-Koa, e mi dirigo verso il mio posto, che ho cercato di evitare di raggiungere il più possibile. Odierò Beth a vita. "Ti sentivi solo, Luke? Il pavimento ora è tuo amico?" dico ridacchiando al biondo di fianco a me. Lui mi fulmina con lo sguardo "Per tua informazione, non sei divertente, Alex." poi si piega verso di me, e sussurra in modo che solo io possa sentirlo "A Beth va bene che tu ti sia scopata suo marito?"

"Brutto str.. E' successo una vita fa! E sì, le ho parlato giusto prima del matrimonio, se ti interessa. Concordavamo sulla sua bravura a letto." Era vero che avevo parlato con Beth, e non le dava affatto fastidio, ma non concordavamo sulla sua bravura, visto che quella sera ero talmente ubriaca che non ricordo nemmeno come ci sono arrivata a casa sua. Luke alza gli occhi al cielo, poi si versa dell'acqua e beve. Non so come sia possibile che il movimento del suo pomo d'Adamo possa essere eccitante, ma guardarlo bere mi fa incantare. Quando posa il bicchiere sul tavolo, allunga una mano e passa il pollice sull'angolo della mia bocca. Deve notare il mio sguardo confuso, perché fa una specie di ghigno "Era per la bava. Ne avevi un po' li."

"Fottiti."

"Fottimi"

"Nei tuoi sogni."

"Oh, lo fai molto spesso, credimi, piccola."

Quel soprannome mi fa venire la pelle d'oca. Mi alzo di scatto dal tavolo, attirando l'attenzione dei miei amici. Sorrido in modo rassicurante, e vado verso il bagno. Prima di raggiungere la porta però, una mano mi afferra per il polso. Quando mi giro, Liz mi sorride radiosa, poi mi stritola in uno di quei abbracci alla Beth. Quando finalmente mi lascia respirare, mi afferra la mano. "Ciao tesoro! Vi ho visti voi due, al tavolo. Sembravate così intimi. Magari fra poco sarà al vostro di matrimonio a cui dovrò partecipare."

Senza un motivo valido, sento le lacrime premere per uscire. Sbatto con forza le palpebre per ricacciarle indietro. No sa che ci siamo lasciati. Non sa che non siamo mai stati insieme, e di certo non me la sento di deludere questa splendida donna. Faccio una risata nnervosa e mi sforzo di sorridere "Non lo so, Liz. Sai, non penso di essere la persona adatta a tuo figlio."

"Sciocchezze!" dice sventolando in aria una mano. "Quando siete venuti per il suo compleanno, io e Andrew eravamo così contenti di vederlo finalmente felice. Intendo davvero felice. E il motivo della sua felicità, sei tu. Quindi continua semplicemente a fare quello che fai. Sei perfetta per lui." poi sposta lo sguardo su suo figlio, guardandolo con adorazione e affetto. "Scusa, stavi andando in bagno. Dopo passa a salutare Andrew. Ci teneva molto a vederti." annuisco prima di rifugiarmi nella tranquillità del bagno, disturbata dal casino che è la mia testa.

Dopo un'ora, un antipasto e un primo, la mia mente sta rivivendo per l'ennesima volta da quando sono tornata a quel tavolo, l'immagine delle mie mani che passano tra la barba sul suo viso, per poi raggiungere i capelli, mentre le mie labbra toccano le sue. "So che stai fantasticando su di me." mi dice Luke sghignazzando, ma prima che possa protestare, la sua mano è sul mio ginocchio, bloccandomi il respiro. La sposta solo per avvicinare la mia sedia alla sua, poi ritorna al suo posto, cioè su di me. "Se ti consola, ho gli stessi pensieri da quando ti ho vista al parco con questo vestito. Il rosso ti dona, decisamente." sussurra al mio orecchio, e io penso di stare per esplodere, ma la voce di Elena rovina tutto "Ehi ragazzi, penso che di sopra ci siano delle stanze. Se volete ve ne prendo una."

"O magari ce ne regali una dei tuoi alberghi per un weekend." dice Luke facendo aumentare le risate già causate dalla frase di Grace. Nonostante i suoi capelli dai vari colori, ora completamente di un grigio molto chiaro, Elena è l'ammnistratore delegato di varie catene d'albergo. Beh, per lei e Michael sarà facile viaggiare. "Sarà il mio regalo per le vostre nozze." dice ridendo "

Mentre io rispondo con un "Che?!", Luke se ne esce con un "Ci sto." guadagnandosi un  pugno sulla spalla, che sicuramente non gli ha nemmeno fatto il solletico.

Verso il dolce, Calum si alza, richiamando l'attenzione degli ospiti e facendo un discorso che fa scoppiare a piangere la maggior parte delle donne nella stanza, alternando con delle risate.

Il pranzo finisce, e gli sposini se ne vanno per potersi preparare per il loro viaggio di nozze. Andranno una settimana alle Hawaii. So che Beth ha sempre voluto andarci, e sono contentissima che ci possa finalmente andare.

Io stanchissima, torno nel mio appartamento. Mi tolgo il vestito di sosso, appendendolo accuratamete nell'armadio. E' ormai sera e decido di farmi una doccia veloce. Mi metto sul divano a lavorare, e mentre scrivo freneticamente sul computer, sento scattare la serratura della porta. Butto il computer affianco a me, e afferro un cuscino, gettandomi contro il rapinatore colpendolo con il cuscino. "Cazzo, Alex! Fermati, sono io." Riconosco la voce di Luke, quindi abbasso il cuscino, ma gli tiro uno schiaffo sulla spalla. "Beh, non si usa più bussare?"

"So che tieni la chiavedi scorta nel vaso della pianta qui fuori. Che cliché da parte tua." dice restituendomi le parole che gli ho detto qualche settimana fa. "E poi cosa credevi di fare? Ammazzarmi di cuscinate? Avrebbe sicuramente funzionato." Indispettita gli lancio il cuscino in faccia. "Si può sapere che ci fai qui?"

"E' che devo.. Devo dirti una cosa davvero importante. Che non poteva aspettare."

PESCAA

Boh, quest'anno sono fissata con le pesche. Mangio solo pesche, bevo solo the alla pesca, e a voi non frega giustamente un cazzo ahah.

Cosa dovrà dire il nostro Luke ad Alex? Oddio, che rischia di essere incinto anche lui? No okay scusate, è il sonno, lo posso giurare ahahah. VI ADORO TANTISSIMO. E niente, spero che il capitolo vi piacciaa. Un bacionee

P.S.: Oddio ragazze siamo quasi alla fine. Mi sento male ahah

Je :)

Just Sex ||Luke Hemmings||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora