Capitolo 7

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Penso sia passata mezzora da quando io e Luke ci siamo seduti, e devo davvero tornare a lavoro. Quando glielo dico, per una frazione di secondo sembra dispiaciuto, ma la sua espressione torna subito normale.

Camminiamo in silenzio verso la casa editrice, e ogni tanto le nostre mani si sfiorano. Dio sembra così stupido da dire, persino nella mia mente, ma quando si sfiorano, sento come una scossa che parte dalla mano e si riversa in tutto il mio corpo. Quando arriviamo davanti al mio palazzo, mi giro verso di lui "Grazie del caffè, mi sono divertita. Suppongo ci vedremo giovedì." lui sorride, e mi si avvicina "Magari anche prima." Dice sussurrando al mio orecchio, sfiorandomi il lobo. Dio, ho i brividi, e il suo profumo è così buono. Devo chiudere gli occhi per riprendere il controllo del mio corpo per non saltargli addosso qui in mezzo alla strada. Quando li riapro mi sta guardando, e mi sento in imbarazzo. Gli faccio un cenno di saluto con la mano e quasi corro dentro all'edificio.

Passo il resto della giornata con il mio team, a discutere dei libri che ho deciso di pubblicare e come potrebbero essere rappresentati nella grafica. Devo chiamare anche qualche autore, così la giornata passa in fretta. Alle cinque e mezza me ne vado. Salgo in macchina e accendo la radio, e riconosco la canzone, è Rude dei Magic, e anche se le parole non mi rispecchiano molto, adoro il suo ritmo, mi mette allegria. Faccio tutto il tragitto cantando, come all'andata, e arrivo a casa. Saluto Sally, che non mi fa domande e salgo in ascensore. Apro la porta di casa e mi viene in contro Blake. La prendo in braccio e la coccolo un po', poi controllo il dispensatore di croccantini, ed è ancora pieno. La lascio giù e lei va direttamente a mangiare. Vado in camera e apro la cabina armadio, afferrando un pantaloncino corto e una felpa leggera, e mi cambio. Ho voglia di parlare con Elizabeth, così la chiamo. Risponde al primo squillo "Non c'è dubbio, siamo telepatiche, ti stavo chiamando."

"Ti ho preceduta."

"Allora, so che hai novità, racconta. Oh e appena possibile voglio una foto del tipo del taxi, sia chiaro." Non posso fare a meno di ridacchiare e le rispondo "Oh se vuoi anche ora, basta che scrivi su Google Luke Hemmings e troverai di sicuro milioni di foto sue."

"Dio, mi prendi per il culo?! Luke Hemmings dei 5 Seconds of Summer?"

"Li conosci?" Le chiedo aggrottando le sopraccigli confusa "Vaffanculo, Evans! Sono mesi che ti parlo di quella band, e ogni volta non mi ascolti. Perché non me lo hai detto ieri che era lui?" E così, parto a raccontarle tutta la giornata e le scoperte che avrei preferito non fare "Oh mio Dio! Era Calum Hood?!"

"Ehm.. Sì, suppongo quello sia il suo cognome."

"Stronza. È perfetto quel ragazzo."

"Un giorno magari te lo farò conoscere. Tra l'altro giovedì dovrò incontrarli per il libro." La conversazione va avanti per un po', e lei mi racconta della nuova casa che una coppia le ha chiesto di arredare, quando sento il segnale di un'altra chiamata in attesa "Ehi Beth, ho un altra chiamata. Ti chiamo domani okay?"

"Sì, ciao Lexi." Dice ridendo, sa che odio quel soprannome. Prendo l'altra chiamata, senza guardare chi è "Pronto?"

"Ciao piccola. Ho solo bisogno di due informazioni: ti piace la cucina italiana? E dove abiti?" Mi dice la voce di Luke dall'altra parte, facendomi alzare gli occhi al cielo, e mi lascio scappare una risatina. "Sì, mi piace la cucina italiana e no, non ti dico dove abito." Lo sento sbuffare, poi dice "Dai Alex! Così rovini tutto il mio piano. Se non mi dici dove abiti non posso venire a cucinarti la pasta all'amatriciana più buona che tu abbia mai mangiato."
Oh Dio, cosa devo fare? "Ho noleggiato anche un bellissimo film."

"Te lo hanno mai detto che sei un rompipalle? Va bene, hai vinto, ma fai in fretta che mi sta venendo fame." E gli dico la via di casa mia "Agli ordini, capo." Mi dice ridendo, poi attacca.

Vado in cucina, e metto due tovagliette grigie sull'isola, prendo le posate, tovaglioli e due bicchieri di vetro. Poi mi siedo su una delle sedie. Non passa molto quando sento il campanello, così vado ad aprire la porta. Ha dei skinny jeans neri, strappati su entrambe le ginocchia, una canottiera nera con scritto "YOU COMPLETE MEss", e la giacca di pelle. Inutile dire quanto sia bello. Nella mano destra ha un sacchetto di plastica. I suoi occhi sono fissi sulle mie gambe, e mi ricordo solo ora di essere in pantaloncini, ma ormai è troppo tardi. Mi giro e vado verso l'isola della cucina "Ciao! Cosa c'è nel sacchetto?"

"Non sapevo se avevi tutti gli ingredienti, così ho comprato qualcosa sulla strada." Giro la testa, e lo becco a fissarmi il culo. Una risatina mi sfugge involontariamente e lui alza subito lo sguardo. Mi siedo e lui appoggia il sacchetto sull'isola tirando fuori tutto. "Allora donna, mi serve una pentola per il sugo, e una per la pasta. Oh, anche dell'olio per favore." Mi alzo, e vado vicino ai fornelli, mi abbasso e prendo le due pentole che gli servono da un mobile basso, e le appoggio sui fornelli, poi prendo l'olio da uno dei laterali alti. Lui lo apre e ne mette un po' nella pentola più piccola. Accende il fuoco e poi mette la pancetta che ha portato. Una volta che l'ha fatta rosolare un po' prende una delle bottiglie di passato di pomodoro e la svuota sempre nel pentolino più piccolo. Mi chiede un cucchiaio di legno per poter girare il sugo, e gli indico il cassetto. Mi fa un effetto strano vederlo muoversi così nella mia cucina. È la prima volta che qualcuno fa una cosa del genere, se non si conta Beth.

"Posso darti una mano?" Gli chiedo, e lui annuisce "Puoi prendere il sale e metterne un po' nel sugo, per favore?" Io mi alzo e lo faccio, nel frattempo lui mette l'acqua. Mentre aspettiamo che l'acqua bolla, e che la pasta cuocia, chiacchieriamo di come è andata il resto della giornata. Mi dice che stanno registrando un nuovo album, e io gli racconto di Beth, e gli dico che è una loro fan. Poi lui scola la pasta e mette il sugo. Lo aiuto a mettere la pasta nei piatti, poi ci sediamo. Siamo all'angolo, io su un lato e lui di fianco a me sull'altro lato. "Wow! È davvero buonissima. Dove hai imparato?" Gli dico, ed è davvero molto buona. "Mia madre, è un ottima cuoca, e ogni tanto mi insegnava qualche ricetta." Dice sorridendo "Le sei molto affezionato eh?"

"Oh sì, appena posso torno sempre in Australia dalla mia famiglia. Sai, è da li che veniamo io e gli altri. Tu invece? Che rapporto hai con i tuoi?"

"Sono morti." Spero che non continui il discorso, e penso che lui capisca perché mi dice solo un "Mi dispiace." e io alzo le spalle. Finiamo di mangiare e sparecchiamo. Io lavo i piatti mentre lui sta di fianco a me e mi racconta delle giornate passate in studio e di quanto si divertano insieme lui e i ragazzi. Mi racconta di Ashton e le sue mille risate differenti, di Michael e il suo amore per le tinte, e della stranezza di Calum in generale, e si vede che vuole un gran bene a tutti loro.

Finito di lavare le stoviglie, Luke si allontana per prendere la busta che aveva lasciato di fianco all'isola. Infila la mano dentro e tira fuori di scatto un DVD dicendo "Ta-daa!" Scoppio a ridere e guardo il film che ha in mano "17 again? Sul serio?"

"Ehi piccola, non insultarlo, è uno dei miei film preferiti."

"Preferisco la versione di Zac Efron attuale." Lui si finge offeso e mette un finto broncio e borbotta "Non è simpatico come si dice." Ed io non posso fare a meno di scoppiare a ridere. Vado in sala, verso il mobile in cui sono appoggiati il lettore DVD, la play e il decoder. Mi faccio passare il DVD e lo inserisco, poi mi siedo sul divano e gli faccio cenno di fare lo stesso. Accendo la tv e il film parte. È molto vicino, e il suo calore e la tranquillità mi fanno sentire.. Serena, ecco.

Devo essermi addormentata, perché quando apro gli occhi, sono sdraiata con la testa sulle gambe di Luke, e sinceramente non so come ci sono arrivata. Lo schermo della tele è completamente blu, segno che il film è finito. Mi alzo lentamente e vedo che anche Luke si è addormentato. È davvero molto bello. Le mie mani si muovono da sole e le mie dita cominciano a tracciare il contorno delle sue labbra, fino ad arrivare al piccolo anellino, che spesso lui afferra fra i denti. Quando guardo tutto il suo viso, lo trovo a fissarmi. Ritraggo subito la mano, come se mi fossi scottata. Che figura di merda.

Spazio autrice:

Anche questo capitolo è lunghino ahah fatemi sapere se  li preferite più corti o se vanno bene così! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, bacionii!
Je :)

Corretto✔️

Just Sex ||Luke Hemmings||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora