San Valentino prt.2

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Ormai non poteva più regalare i suoi cioccolatini a Levi. Eren pensò : *sarà per la prossima volta*.
Decise che voleva comunque andare da Levi per passare con lui questa festività, anche se non come avrebbe voluto. Si incamminó ed aprì la porta con un po' di tristezza.
" Ehi, Levi,non ho dove andare, resto qui con te"
" Va bene"
Quando il ragazzino si poggió vicino a lui, la sua espressione sembrava imbarazzata.
"Qualcosa non va?" Chiese Eren.
Levi mise una mano nella sua giacca di pelle e ciò che tirò fuori furono dei cioccolatini fatti a mano. Erano tre ed erano a forma di cuore, incartati con carta di colore blu.
"Tieni."
"Levi! Sono veramente per me? Hai fatto dei cioccolatini per me? Anche i-"
"È per ringraziarti di tutto quello che hai fatto per me, non pensare male.. Ora prendili, idota"
Eren fece un sorriso tenero e compiaciuto. Prese i tre cioccolatini e ne diede uno a Levi che accettò volentieri.
Mentre mangiavano Eren si accorse che doveva dire ciò che era successo: "sai, può sembrare strano ma anche io avevo preparato dei cioccolatini per te"
Levi tossí, per poco non si affogava
"Sì, già, ma Mikasa è innamorata di me da tanto tempo e mi vide che stavo per entrare qui, quindi diedi i cioccolatini a qualcuno che la ama davvero. Non so come sta andando ma spero glieli abbia consegnati. Spero di aver strappato due sorrisi"
Levi guardò il ragazzino con stupore.
"Sei davvero una persona fantastica" Disse.
"Non sono io quello che sopporta tutto il dolore in un piccolo corpicino"
"Vorresti dire che sono piccolo e basso" Disse Levi per scherzare ma ciò che aveva detto l'altro ragazzo lo segnò per sempre.
Risero un po'.
"È rimasto un ultimo cioccolatino, lo dividiamo?" Eren senza aspettare una risposta lo divise e ne diede una parte al compagno.
Era un gesto significativo. Combaciavano come due metà di cuore.
Senza pensarci i due iniziarono ad avvicinare le loro mani molto lentamente. Incrociarono i mignoli per poi finire a tenersi la mano.
Entrambi i cuori dei ragazzi battevano all'impazzata. Le teste erano rivolte verso sinistra e destra. Non volevano guardarsi in faccia dall'imbrazzo. Si limitarono ad accarezzarsi le braccia. Eren si girò di scatto e fece girare anche Levi. Aveva la faccia da "adesso ti bacio". Poggió la testa sulla sua. Si sentivano i respiri di entambi. La tensione era forte.
Ad un tratto suonò la campanella ed il momento magico sparì. Fecero finta che non stava per succedere niente.
"Ora vado in classe, Eren. Grazie di tutto, non importa se non sei riuscito a portarmi i cioccolatini. Davvero."
"Grazie a te, di tutto. Anche del pensiero che hai avuto."
Eren conservò le carte dei cioccolatini nella tasca e insieme uscirono dalla porta ma per due strade diverse.

why are you my clarity?Where stories live. Discover now