San Valentino prt.1.

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Finalmente il gran giorno era arrivato. Eren era a metà tra l'emozione e l'ansia che,come sempre, non lo abbandonava mai. Prese i cioccolatini e li mise nello zaino, precisamente nella tasca davanti così da mantenerli integri. Arrivò al portone e non sapeva se darglieli ora. Aveva comunque paura che tutti potessero prenderlo in giro.
Si riunì con i suoi amici ed Armin si spostò un momento per dare ciò che aveva fatto alla ragazza che le piaceva. Mikasa e lui rimasero a guardare con un piccolo sorrisetto. Erano fieri di lui. La ragazza ci rimase davvero bene e sembrava ricambiare i sentimenti di Armin. Il ragazzo si allontanò poco dopo e disse alla ragazza: "allora ci vediamo in classe" e corse via. Ebbero il tempo di chiacchierare un po' ma Eren non disse a Mikasa dei dolcetti, aveva paura che ci sarebbe rimasta male.
La campanella suonò e tutti entrarono in classe. Eren avrebbe dato i suoi cioccolatini a Levi, durante l'ora del pranzo, in cui tutte le classi uscivano in cortile anche se la maggior parte restava dentro. Il ragazzino era solito uscire ma questa volta avrebbe fatto un' eccezione. Non seguì per niente le lezioni antecedenti poiché era talmente agitato.

Le ore erano passati e la campanella inizió a suonare. Eren ormai doveva alzarsi. Si alzò lentamente dalla sedia e prese i cioccolatini in mano. Iniziò a camminare vero la porta ma sentí Mikasa prenderlo da un braccio. In classe non c'era nessuno, solo lui e lei. La ragazza teneva il cioccolato dietro la schiena e lo porse fuori. Giro la testa da tutt'altra parte e li porse in maniera rude sul petto del ragazzo. Nel mentre arrossiva.
"Per te."
"G-grazie mikasa..."
Non sapeva che altro dire. Lei non aveva mai fatto questo tipo di cose.
"Ti ringrazio. È stato un gesto davvero carino. È la prima volta che ricevo del cioccolato. Grazie mille"
"Di niente."
Le diede un piccolo abbraccio e si incamminó lentamente nel posto dove era solito stare Levi e cioè nella piccola aula insegnanti che ormai non usava più nessuno da tempo. Aveva una finestra enorme, affacciata ad un giardinetto solitario. Solo qualche studente ci passava raramente. Stava lì a fumare ed Eren lo sapeva poiché il ragazzo l'aveva informato,in caso il piccoletto volesse passare.
Percorreva il corridoio silenzioso e la porta era vicina. Mise una mano sulla maniglia e stava per aprirla quando ad un tratto sentí un mugolio, simile ad un pianto provenire da non molto lontano. Era la sua migliore amica, scoppiata in lacrime,con le mani sulla bocca per trattenere le urla. Incrociarono lo sguardo ed Eren fu sconvolto e preso dal panico. Incominciò a correre da lei. Correva, correva ma non riusciva a raggiungerla. Era poco davanti a lui ma correva così veloce. Ad un tratto il passo di eren stava rallentando poiché non correva quasi mai. Incroció nella strada proprio Finn.
"Amico, la seguo io, non preoccuparti" fisse il biondo con aria convinta.
"Va bene, è giusto così, ma prendi questi"
Porse il cioccolato che aveva preparato. Tutte le sue emozioni erano racchiuse lí, dentro quella busta. Quei cioccolatini dovevano essere il suo biglietto per una nuova vita ma non poteva pensare solo a se stesso. Non voleva avere la felicità se doveva portarla via a qualcun altro. Fece ciò che era giusto e non ciò che gli andava comodo e questo per il genere umano non si verifica spesso. Finn fece quello che poteva sembrare un sorriso valoriose e corse via. Eren si fermò per riprendere fiato, sapeva che quel ragazzo la poteva rendere felice e dargli ciò che lui non avrebbe mai potuto dargli.

why are you my clarity?Where stories live. Discover now