Capitolo 5

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Questa giornata sta prendendo una piega interessante.

Non appena ho visto quel cliente a qualche passo da me, sono subito rimasta affascinata dal suo aspetto: alto, con le spalle larghe, gli occhi e i capelli scuri, la mascella definita e un completo elegante.

Sembrava uscito da uno dei miei romanzi preferiti.

Poi invece ho scoperto che a scrivere di personaggi del genere è proprio lui e lì ho sentito le ginocchia cedermi.

Michael. Jones.

Michael Jones è seduto a un tavolo a pochi passi da me. Sto per servire uno dei miei cappuccini a Michael Jones!

Mentre preparo l'ordine cerco di darmi una calmata e di non comportarmi da fangirl impazzita.

Però cavolo! L'autore che mi ha aperto al mondo dei romanzi gialli è qui!

Come posso anche solo pensare di voler fare la scrittrice quando davanti a uno dei miei idoli letterari vado completamente in confusione? Gli attori famosi chiedono agli altri attori l'autografo? Spero di sì perché è proprio quello che vorrei fare ora. Ho solo il blocchetto delle comande ma me lo farò andare bene.

Lui mi sorride non appena mi vede arrivare con il vassoio in mano e il mio stomaco fa una capriola.

È come se Shauna avesse dinanzi ai suoi occhi Elvis Presley! La sua ossessione per la musica anni '50 equivale alla mia per i libri e come so che lei cadrebbe a terra davanti al Re, io sento che potrei svenire da un momento all'altro.

Faccio per allontanarmi, così da non fare brutta figura quando il vassoio cadrà a terra a causa delle mie mani sudate, ma Michael mi impedisce di andarmene.

«È... è un libro questo?» Chiede indicando la tazza.

I miei cappuccini non sono solo famosi per il loro sapore ma anche per i disegni che sono solita lasciare a ogni singolo cliente.

All'inizio le uniche decorazioni che facevo erano con il cacao: mettevo uno stencil sulla tazza, spargevo sopra il cacao in polvere et voilà! Però non tutti apprezzano il cacao nel cappuccino e, soprattutto, simboli e disegni stavano iniziando a diventare ripetitivi.

Così un giorno ho cercato su YouTube un video tutorial che insegnasse a fare la latte art e da lì mi si è aperto un mondo. Ho imparato molto velocemente, facendo pratica a casa, e in poche settimane sorprendevo chiunque chiedesse un cappuccino.

Mi piace sperimentare e personalizzare il disegno in base a chi ha fatto l'ordinazione. Se è un cliente abituale cerco di capirne passioni e particolarità, in modo da rappresentarle con il latte, altrimenti vado sul generico ma comunque non servo mai il classico disegno che ogni barista sa fare.

Per questo ho pensato che Michael Jones avrebbe apprezzato un bel libro aperto con delle scritte all'interno e una penna svolazzante.

Evidentemente devo averci messo troppo a rispondere alla sua domanda, perché sento Shauna urlare alle mie spalle: «Ha un dono!».

Arrossisco vistosamente anche se non vorrei.

«Non è un dono, è solo... diciamo che mi diverto con poco.»

«Fai opere d'arte con i cappuccini, scrivi... hai qualche altra qualità nascosta?» Mi chiede lui, ammiccando.

Michael Jones ci sta provando con me?

Ovviamente mi perdo nei miei pensieri e tardo a rispondergli, così Shauna viene in mio soccorso. Di nuovo. Ma come fa a sentire quello che diciamo a tre metri di distanza?

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