Cap. III - The New World

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"Non ti ho mai visto da queste parti."

Esordì Blake dopo essersi riempito lo stomaco.

"In verità sono del New Jersey, sai io..."

Kyle si sedette sul divano, accanto al moro, gli raccontò la sua storia partendo dalla sua famiglia, dallo status sociale fino al giorno del suo compleanno, compresi gli insulti che aveva ricevuto da suo padre.

"Hai fatto bene ad andartene. Devi vivere secondo i tuoi principi e desideri sai, ho sempre creduto che l'amore non avesse limiti. Puoi amare una donna o un uomo, può trattarsi di un tuo connazionale o di uno straniero, può avere la tua età oppure essere più giovane o più vecchio di te. Per farla breve, l'amore non segue un manuale. Sei tu a scrivere il libro della tua vita."

Argomentò Blake, sdraiandosi sul divano mezzo sbottonato.

In ufficio era un capo efficiente, fuori dall'ufficio era un uomo indomabile... un vero e proprio ribelle.

Kyle era molto affascinato da questa sua doppia personalità. Quando lo vide rivolgersi a lui con audacia arrossì.

Avrebbe voluto domandargli molte cose, ma evitò per non sembrare invadente.

"E' proprio per questo che ho rinunciato ad una vita agiata e sono venuto qui. Preferisco di gran lunga la libertà, ad una vita di finzione e privazioni."

Disse Kyle.

"Credo proprio che noi due andremo molto d'accordo."

Affermò Blake guardandolo con i suoi occhi di ghiaccio.

Il ragazzo guardò il cellulare e s'accorse che erano le 23 passate.

"Si è fatto tardi, scusa per il disturbo io..."

"Puoi dormire qui da me. Ti sconsiglio di uscire a quest'ora dopo quello che è successo."

Disse Blake.

"Ti ringrazio, ma..."

"Sono il tuo capo, ricordi?"

Replicò il moro lanciandogli un cambio d'abiti.

Kyle l'afferrò al volo e annuì.

Quella notte avrebbero dormito sotto lo stesso tetto.

Blake voleva a tutti i costi cedergli il letto, ma Kyle gli disse che per lui andava benissimo anche il divano e alla fine vinse la sua testardaggine.

Il mattino seguente il moro preparò la colazione.

Kyle si sentiva in debito con lui, era stato così premuroso e disponibile, voleva sdebitarsi con Blake ma non sapeva come fare.

"Non ho molto da offrirgli..." pensò il ragazzo.

Era il suo primo giorno di lavoro in quell'ufficio nel Bronx, Kyle s'impegnò al massimo cercando di mostrarsi abile nelle sue mansioni. Era andato a vivere da solo in un quartiere che non conosceva, aveva lasciato la famiglia per entrare a far parte di un nuovo Mondo.

Blake gli spiegò il suo ruolo, iniziando dai programmi fino alla parte amministrativa.

"Devi cliccare qui."

Gli disse il moro, posando la mano su quella di Kyle per muovere il mouse.

Il ragazzo arrossì, perdendosi fra i suoi pensieri.

"Kyle, mi stai ascoltando?"

"S-sì, sei stato chiarissimo... ti ringrazio!"

Esclamò imbarazzato.

"Ti piacerebbe andare a bere qualcosa insieme, dopo il lavoro?"

"Certo, volentieri!"

Esclamò Kyle prontamente.

The color of your eyesWhere stories live. Discover now