30.Omega

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Pov:Bea
Ero in macchina con gli Argent e Isaac, non avevo detto mezza parola, ero ancora scossa. Guardai per tutto il tempo fuori dal finestrino, Isaac era accanto a me e mi prese la mano per cercare di migliorare il mio umore ma in realtà peggiorò solo le cose; Con Stiles era tutto troppo complicato e ciò mi fece venire solo più ansia di quanta già non ne avessi.
"Bea ti lasciamo a casa tua?" chiese il signor Argent "sì" risposi secca "sicura Bea? se vuoi puoi venire da noi" mi chiese Allison, questo é uno di quei momenti dove vorrei solo stare sola ma in realtà stare a casa mia senza mia madre e Scott avrebbe peggiorato solo le cose, stavo per replicare ma Isaac mi blocco "tranquilli resto io con lei" lo guardai nei suoi occhi color ghiaccio "se per te va bene ovviamente" chiese sussurrando, io annuii e basta per poi salutare gli argent e scendere dall'auto.

Entrammo in casa.
"Sicura che non vuoi andare a letto?" mi chiese Isaac portandomi una tazza di camomilla, io feci cenno di no, purtroppo non davo molte risposte alle sue domande ma quello di cui avevo bisogno era silenzio.
posai la tazza sul tavolo in cucina e sbadigliai "ora sicura di non voler dormire?" chiese Isaac sorridendo, ricambiai rispondendo "forse ora si" così salimmo su fino in camera mia, presi il pigiama e feci per cambiarmi ma prima mi girai verso Isaac che rimase fermo in piedi "allora..." dissi, lui ci mise un po' per capire "oh si scusa" disse allontanandosi dall'entrata di camera mia, così mi cambiai e lo chiamai, mi misi seduta dentro al letto caldo e confortevole, con Isaac seduto accanto a me "allora ti lascio riposare" disse mentre si stava per alzare "no aspetta" risposi, non so neanche io cosa stavo facendo "se vuoi puoi restare qui" mi pentii subito di averlo detto ma ormai il danno lo avevo fatto, cosi Isaac si sdraiò accanto a me, sopra le coperte, mentre io ero sotto e mi addormentai quasi subito in un abbraccio confortevole del ragazzo.

Pov:Kry
La situazione non stava migliorando, Cora stesa sul letto quasi in fin di vita con Derek che la guardava con gli occhi lucidi, io e Peter eravamo seduti sulle scale a chiocciola sperando in un illuminazione "hai qualche idea?" chiesi all'uomo seduto di fianco a me "vuoto totale" rispose scuotendo la testa "sai se magari qualcuno non si fosse rotolato nelle lenzuola con la vera assassina e magari ci avrebbe dato una mano lei non starebbe in questa condizione" dissi con un pizzico di rabbia "non mi sembri tanto preoccupata per lei..." si fermò facendo una delle sue solite pause "mi sembri più gelosa di lui" lo guardai male facendo una smorfia, mi alzai e andai da Derek "troverai una soluzione ma ora riposati, almeno un'oretta..." dissi accarezzandogli la spalla, si girò verso di me, probabilmente prima mi aveva sentito, scese anche Peter dalle scale "rimango io con lei" si sedette sul letto vicino la nipote, anche se non era molto volenteroso a rimanere sveglio per tutta la notte, mentre io e Derek ci spostammo sul divano, per non creare imbarazzo io mi misi del lato opposto al suo e dopo un po' di occhiatacce che gli avevo lanciato visto che continuava ad alzarsi per vedere lo stato della sorella si addormentò.

Sentii un rumore e mi alzai di scatto, era caduta la mia giacca per terra, Derek stava dormendo con ancora il suo solito broncio in faccia, mi sporsi con la testa per vedere se andasse tutto bene anche dall'altro lato della stanza "Peter davvero?" sussurrai vedendo che anche l'uomo era caduto tra le braccia di morfeo. Cora respirava a fatica, ma finchè respirava andava bene così. Andai un'attimo in bagno al piano di sopra, e mentre scendevo le scale, piano per non fare rumore, sentii dei passi provenire da dentro casa, ero confusa visto che stavano dormendo tutti, tirai fuori gli artigli e appena poggiai i piedi all'ultimo scalino mi girai di scatto "Derek? perché non stai dormendo?" mi calmai appena vidi quel viso ormai ben conosciuto "pensavo che te ne fossi andata prima e che qualcuno fosse entrato in casa" mi spiegò, incrociai le braccia sotto il seno "non vorrei farti da mamma ma è tardi e devi andare a dormire" dissi alquanto seria "sul serio?" riuscivo quasi ad intravedere un microscopico sorriso "si, sbrigati, a dormire, subito" scandii ogni parola spingendolo verso il divano, mi sedetti e gli feci cenno con la mano per farlo sedere accanto a me "dai su, tanto rimango sveglia finché non torni a dormire" stavo cercando di non farglielo capire ma ero molto preoccupata per lui, si vedeva che non stava bene. Dopo poco cedette e si mise sdraiato "buonanotte" gli dissi dandogli le spalle "non dovevi rimanere sveglia finchè non mi addormentavo?" chiese con tono ironico "infatti sono sveglia" gli lanciai un cuscino senza girarmi, da lì passarono pochi attimi prima che mi riaddormentai.

Strangers to friends [teen wolf story]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt