CAPITOLO QUATTORDICI

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GIULIA

"siamo fottuti" - dico mentre ci dirigiamo all'ascensore

mentre ci dirigiamo dagli altri si apre il discorso genitori 

"E tu bambolina? I tuoi genitori? Non li ho mai visti da quando siamo arrivati" - dice il riccio 

"papà è morto e mamma se n'è andata in America e da lì mi paga tutto. Praticamente è come se vivessi gratis da sola in un appartamentino" - dico semplicemente 

appena arriviamo a scuola Carletto ci ricatta

o Leo va a parlare con lui, o lui racconta tutto alla Lisandri 

non ci accorgiamo però che i cercapersone erano accesi e quindi sentiamo tutta la conversazione 

siamo tutti intorno a un tavolino con delle lettere sopra 

siamo disposti così: Toni, Davide, io, Cris e Vale 

"Leo mi spieghi perché non vuoi più fare la chemio?" - chiede Carletto 

cosa mi sono persa? 

non mi dire, non di nuovo 

che merda 

immediatamente i miei occhi iniziano a farsi lucidi

"Io non ti dico niente. Sei tu il dottore no? Sei tu che mi devi convincere" - dice Leo 

"Queste cose in facoltà non ce le insegnano" - risponde Carletto 

"Per forza! Anche perché per insegnare, bisogna prima sapere. I professori sanno solo la roba che c'è nei libri, degli esseri umani non sanno un cazzo" - dice il mio amico 

"vai Leo! Uno a zero e palla al centro" - dice Davide 

"non voglio essere spostato dal mio reparto, voglio restare con i miei amici" - continua Leo 

"Leo io qua sono l'ultimo arrivato, non conto niente, lo sai" - risponde Carletto 

"Lo so si. E infatti non dovrebbero mandarti a parlare con un leone, quello ti sbrana" - dice il leader facendo ridere il medico mentre noi prendiamo le lettere e formiamo la scritta "W LEO!" 

Leo la vede e ci fa l'occhiolino 

che bellino il mio fratellone

"Senti un po': se io riuscissi a non farti trasferire, resti nel tuo reparto con i tuoi amici, la fai la chemio?" - chiede Carletto 

"non te lo faranno fare" - dice Leo 

"Leo, se non fai la chemio muori, lo sai?" - dice Carletto

"Lo so" - dice Leo 

se non fai la chemio muori 

sentendo quelle parole tutti ci rattristiamo 

Leo e la parola "morte" non possono stare nella stessa frase

non posso perderlo 

"Non hai paura di morire?" - continua Carletto 

più ascolto più mi viene da piangere 

sempre la solita bambina 

mi asciugo le lacrime che stavano scendendo con la manica del felpone, mentre Davide mi prende una mano sorridendo leggermente 

"No, sono qui dentro da così tanto tempo che ormai ci ho fatto abitudine alla morte" - dice Leo e poi si sente il rumore del cercapersone e solo allora si rende conto che abbiamo ascoltato tutta la conversazione 

"Qualcuno ha sentito questa conversazione?" - chiede innervosito 

"abbiamo sentito tutto tutti Leo" - dice Cris 

"perfetto, begli amici che siete...viva la privacy eh" - dice spegnendo il cercapersone 

"che possiamo fare per lui?" - ci chiede Vale 

"deve fare la chemio, senza se e senza ma. lo dobbiamo convincere" - dico 

"abbiamo sentito tutti che ha detto Carletto...se non la fa, m-muore" - continuo 

sento la mano di Davide che stringe di più la mia, accarezzandola, come per "rassicurarmi" 

"va bene, da domani ci mettiamo a convincerlo. ok?" - dice Vale 

"se non ce la facciamo, gli facciamo una testa così finché non cede" - continua 

"per me bisogna fare qualcosa ora, stanotte" - dice Toni 

"sono d'accordo" - dico alzando una mano come per votare

"io voto a favore, se c'è da fare casino ci sto" - dice Davide alzando la mano 

Cris e Vale lo seguono a ruota

pensiamo a cosa fare, quando Toni parla dell'idea di Rocco 

"vado a chiamare Leo" - dico alzandomi e avviandomi verso la stanza del ragazzo 

"vengo con te" - dice Davide sorridendo leggermente 

"No. Vado da sola, aspettateci davanti l'ascensore del nostro piano e andiamo tutti insieme" - dico per poi andare da Leo

Sei il mio per sempreWhere stories live. Discover now