CAPITOLO UNO

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21/03

GIULIA                                                                                                                                                                  

Ester, l'infermiera, mi accompagna in quella che sarà la mia stanza per la prossima settimana.

"Ciao Rocchetto! Vengo a farti un po' di compagnia dai! Sei felice?" - dico andando vicino al suo letto

Neanche il tempo di andare a posare la roba sul mio letto che arriva Ulisse con un ragazzo riccio

è bellino

Giulia non iniziare!

Ma dai ho solo detto che è bellino! Lo dicevo e lo dico anche con Leo!

E io dovrei crederti?

Ovvio amior

Ma tu chissà che te sei fumata

"Ma questo che fa? Ancora dorme a quest'ora?" - chiede il ragazzo guardando Rocco

"Lui è Rocco e dorme tutto il giorno" - risponde Ulisse

"Che cavolo di compagno di stanza" - dice il riccio

"Non l'ha deciso lui, è in coma. Poi in camera con te ci sta anche Giulia. Mi raccomando, trattali bene perché chi fa lo scemo con loro, fa lo scemo con me, e io so un tipo che s'offende, chiaro?" - dice Ulisse facendomi ridere

"Per carità, chi te li tocca" - dice il ragazzo in risposta

"Leo è in camera?" - chiedo a Ulisse ricevendo una risposta affermativa

"vado da lui allora. ci vediamo dopo Rocco" - dico per poi uscire dalla stanza

"Dov'è il re della savana?" - chiedo entrando nella stanza del mio migliore amico

"Principessa! Come mai da queste parti a quest'ora?" - mi chiede dopo avermi abbracciata

"Ti romperò le palle per una settimana intera amore mio" - rispondo sedendomi sul letto vicino a lui

"è arrivato il momento?" - mi chiede alludendo al cateterismo ricevendo una risposta affermativa

"Giulietta, lui è Vale, Vale, lei è Giulia, o come la chiamo io, Giulietta" - continua cambiando discorso e presentandomi il suo compagno di stanza

"Ciao Vale" - dico sorridendo al ragazzo che mi sorride in risposta

"Lei invece è la mamma" - dice Leo

"Ciao mamma di Vale" - dico e in risposta ricevo un sorriso

"Sai, domani anche a lui amputano la gamba" - dice Leo un po' triste

"Allora ci vuole una festa" - dico

"Ma che siete fratelli?" - chiede il ragazzo

"No, non di sangue almeno" - diciamo all'unisono io e Leo

"perché?" - continuo

"perché anche Leo ha detto la stessa cosa" - mi risponde Vale

"ahh vabbè comunque organizziamo una bella festa d'addio, così stasera liberi un po' la mente dai pensieri e stai più rilassato. E poi, se vogliamo dirla tutta, un po' di divertimento non fa mai male" - dico facendo ridere i due ragazzi

"se non l'avessi capito lei è l'anima della festa qua" - dice Leo

"Vabbè torno in camera va, vedo se riesco a socializzare con quello nuovo. Sapete quelli stronzi, ma proprio tanto? Ecco, così pare lui. Auguratemi buona fortuna. Non ne uscirò viva da qua. Almeno c'è Rocco" - dico facendoli ridere

"Ciao belli!" - concludo per poi tornare in camera

Appena torno in camera vedo che il ragazzo mi stava guardando

"Mi devi chiedere qualcosa?" - chiedo

"No perché?" - risponde

"è da quando sono tornata in camera che stai guardando tutto quello che faccio" - dico

"e comunque non mi hai detto come ti chiami" - continuo

"Ma che te frega a te? Tanto io tra poco me ne esco" - dice

"Senti bello, mettiamo le cose in chiaro: non me frega se te esci ora, tra du ore, settimane o mesi. Per il momento dobbiamo stare nella stessa stanza e visto che non sei muto non dico che dobbiamo parlare o cose così, ma almeno degnati di presentarti, per educazione sai" - dico

"Quindi? Com'è che ti chiami? Non ho ancora sentito niente" - continuo

"Davide, mi chiamo Davide. Sei contenta adesso?" - mi dice e io sorrido annuendo

poco dopo arriva Piera

Sei il mio per sempreWhere stories live. Discover now