Parte 6 Presentazioni

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Ok, ce la posso fare.

Scruto l'interno del mio armadio con le mani sui fianchi, in slip e reggiseno, concentrata sulle macchie di colore dei diversi indumenti davanti ai miei occhi. Devo solamente trovare qualcosa di informale, ma non troppo, qualcosa di comodo e sbarazzino, ma allo stesso tempo memorabile. Dopotutto, questo è un evento che ricorderò per sempre: non festeggeremo solamente il compleanno di mio padre, ma annunceremo ai miei genitori della mia gravidanza. Ovviamente, sono tanto eccitata quanto terrorizzata.

Mi porto le mani sul volto e mi stropiccio gli occhi. Avanti, pensa. Abito o pantaloni?

E se capitasse una qualche sceneggiata? Se mio padre ci accusasse di avergli rovinato la festa?

Avanti, Marta, sii ragionevole. Come potrebbe mio padre avere una reazione del genere? Dopotutto, sto per comunicargli una bella notizia, la nascita di suo nipote, non certo un triste evento! Non sono, che so, stata licenziata, non sono malata, né nulla di simile. Certo, sarà entusiasta, ne sono sicura.

Ora, mi concentro sull'abbigliamento. Dove avrò messo quella tuta scura che avevo acquistato l'anno scorso?

Oddio, potrebbe essere mia madre a prenderla male. Potrebbe offendersi per non essere stata chiamata per la mia prima ecografia. Ma certo, perché non ci ho pensato? Avrebbe decisamente voluto partecipare, e vedere il cuoricino di suo nipote battere per la prima volta, e io le ho negato questa possibilità. Oh, dio...

"Andrà tutto benissimo, Marta"

Trasalisco, mi volto e Filippo è poggiato allo stipite della porta della nostra camera, le braccia conserte sul petto nudo e un bel sorriso in volto ad osservarmi. Mi rendo conto di essere stata talmente presa dai miei pensieri da aver indietreggiato ed essermi seduta sul letto con aria sconsolata di fronte alle ante aperte dell'armadio.

Filippo mi viene incontro e si siede sul materasso al mio fianco, incrocia le gambe mentre io poggio la testa sulla sua spalla.

"Saranno felici della notizia, vedrai"

"Non è per questo che sono preoccupata. E' che... ecco, io... non so cosa indossare."

"Oh, certo, chiaramente è solo per questo." Sorride prendendomi un po' in giro, poi sposta il braccio sulla mia schiena per cingermi. "Perché non provi quell'abito in velluto blu?"

"E' troppo aderente. Non avrei bisogno di fare nessun annuncio, se mi presentassi con quello addosso. Parlerebbe da sé."

Sollevo la testa e Filippo mi aggiusta i capelli dietro le orecchie, guardandomi come se dovesse riempirsi la mente dell'immagine di me.

"Tu mi stai facendo un regalo bellissimo, lo sai? Non vedo l'ora di vedere il nostro bambino che avrà le tue stesse fossette." Mi sfiora gli zigomi con le dita provocandomi ben più di un brivido.

"Sei sicuro che sarà un maschio?"

"Assolutamente sì."

Sorrido e mi porto una mano sul volto nascondendo i miei occhi alla sua vista. "Sono così ridicola. Stai proprio con una ragazzina."

Filippo allunga le gambe e scende dal letto, si posiziona di fronte e poi si siede a cavalcioni sopra di me. Io mi allungo sul materasso, con le braccia puntellate indietro.

"Oh, sì, la mia ragazzina." Filippo ride e poi avvicina il viso al mio, costringendomi a stendermi definitivamente. La sua lingua esplora il mio collo, mentre la sua mano percorre lentamente un piacevole percorso dal mio sterno all'elastico dei miei slip. Ansimo inerme, definitivamente rassegnata al fatto che un suo solo tocco mi possa mandare completamente in estasi, facendomi dimenticare di ogni altra cosa terrena.

Dentro il CuoreWhere stories live. Discover now