Parte 2 Devi sapere una cosa

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"Filippo, sono incinta!"

Sorrido con eccessiva enfasi allo specchio. No, così non funziona. Forse devo usare un tono più pacato, più accomodante. Non è una notizia da dare così, senza un minimo di preavviso, di preparazione, insomma. Mi aggiusto i capelli tirandoli indietro. Mi schiarisco la voce, sfoggio un sorriso, allargo le braccia.

"C'è una novità, aspettiamo un bambino!"

Mi fanno quasi male le guance, a forza di sforzarmi di sorridere. No, non troverò mai una soluzione, fingendo di parlare al muro. Prima o poi dovrò dargli la notizia per davvero. Mi inventerò qualcosa quando sarà il momento.

Quando, la sera di Natale, ho realizzato che poteva esserci una chiara spiegazione a quelle continue nausee, ho immediatamente messo a tacere quel sospetto nella mia testa. Giusto il tempo di riflettere per qualche secondo sui giorni precedenti: il mio ultimo ciclo, gli ultimi momenti di intimità che avevamo avuto, quella sera di qualche settimana fa, quando ci siamo fatti prendere dalla passione proprio nei giorni in cui avevo dimenticato di assumere la mia pillola, dannata la mia testa sulle nuvole. Non appena la mia mente aveva realizzato tutto ciò, avevo immediatamente deciso di accantonare questa opzione in un angolo remoto della mia mente, e tirarla fuori solo quando sarei stata pronta.

E così, quella vigilia di Natale, mentre nella mia mente stavo già trasmettendo l'intero film della mia vita futura con un figlio, mi sono limitata a rispondere a Filippo:

"Già, devo proprio aver preso l'influenza!"

Lui mi aveva abbracciata e si era diretto in cucina a prepararmi una camomilla per calmare il mio stomaco impazzito, lasciandomi sola e raccomandandosi di non restare fuori al freddo per troppo tempo, nelle mie condizioni.

Già, nelle mie condizioni. Rimasta sola, sono rimasta ammutolita con lo sguardo perso nel vuoto, concentrandomi sui fiocchi di neve davanti a me. Poi, ripreso il controllo, ho sentito un moto di puro terrore. Mi sarei sentita più a mio agio se in quel momento avessi visto atterrare Babbo Natale e le sue renne di fronte a me, o un'astronave aliena scendere sulla terra per rapirmi, tutto tranne che scoprire che ci fosse la possibilità di diventare madre. Madre!

Non potevo dirlo a Filippo, assolutamente no. Stava affrontando le prime fasi del suo divorzio, e nonostante cercasse di mascherarlo, era chiaro come il sole che stesse in qualche modo soffrendo. Si sentiva, e si sente ancora, responsabile nei confronti di Laura, la sua ex moglie, e di come abbia reagito a tutta questa situazione. E poi, con l'operazione che ha subito Andrea il mese scorso, è già pieno di pensieri. Quella sera non potevo dargli la notizia, non prima di esserne assolutamente sicura. Ho fatto un gran respiro e mi sono imposta di non pensarci più per un paio di giorni. Dopotutto, era la notte di Natale, volevo godermi queste feste insieme a lui per la prima volta, e tutto questo problema non era nient'altro che una possibilità remota, unicamente un sospetto.

E così ho lasciato trascorrere due giorni in cui ho mantenuto la calma nonostante i continui attacchi di nausea. Poi, un mattino, abbracciata alla tazza del water, ho deciso che era arrivato il momento di sapere. Ho acquistato il test e l'ho eseguito. Quando ho visto quelle due linee rosse, mentre Filippo era ignaro fuori dalla porta, mi si è fermato il cuore.

Non sono pronta.

Questo pensiero mi si è immediatamente fissato nella mente. Non sono pronta. Ho appena 28 anni. Ho trascorso l'anno più difficile di sempre, tra separazioni, traslochi, una nuova relazione. Filippo. La sua famiglia, il suo divorzio. I suoi figli. Lui non ha più trent'anni e ora stava per diventare padre, di nuovo, dopo tanti anni.

I pensieri erano veramente troppi, da districare e considerare singolarmente, in quel preciso momento. Dovevo uscire da quel bagno e tornare a comportarmi normalmente. Volevo un'altra conferma, prima di dare ufficialmente la notizia a Filippo, volevo una conferma anche solo prima di mettermi a considerare sul serio le mie intenzioni, le mie emozioni, ogni pensiero sul futuro e ogni preoccupazione.

Dentro il CuoreWhere stories live. Discover now