23 - Una lite di coppia

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Selina 16

- 8 giorni al Middle Ground


Non abbiamo lasciato la zona protetta, a quanto pare questo famigerato veto finora ci ha tenuto al sicuro dalle IA di tipo superiore che certamente staranno setacciando Vadis in cerca di noi fuggitivi. Ci stiamo inoltrando alle spalle della radura per raggiungere la boscaglia che divide la zona simulata da noi. Si tratta di una sorta di confine delimitato da una fitta vegetazione. Morgan non fa che borbottare fuori di sé, convinto che portare con noi il Reminiscente sia uno sbaglio, lo ha già ripetuto all'infinito. Natan invece non fa che sghignazzare, impunito, e sfrontato. Credo farebbe meglio a smetterla, non so fino a che punto Morgan lo grazierà, ho il timore che da un momento all'altro si volterà nella sua direzione per staccargli la testa. Per questo cammino in mezzo a loro, spero di ingombrare abbastanza da impedire che si prendano a pugni. Ma in effetti sembro una cannuccia di zucchero tra due fuochi. Dopo molto marciare, superiamo l'asserragliata di alberi e ci troviamo davanti a una spianata circondata di rovi e sterpaglie che rivela la navicella posteggiata e coperta per metà da rami e foglie.

«L'hai nascosta bene» afferma divertito Natan. «Ma l'avremmo trovata lo stesso, cacciatore, non farti illusioni.»

Morgan lo ignora e fa strada con passo sostenuto.

«Se non possiamo decollare» domando confusa, «che ci facciamo qui?».

Di spalle Morgan brontola: «Tanto per iniziare devo liberare il pilota, non posso lasciarlo legato e senza cibo».

«Giusto» ammetto.

«Pilota?» interviene stranito Natan. «Se credi di fregarmi chiamando rinforzi, sappi che...»

«Non ti preoccupare, Natan» intervengo prima che Morgan perda del tutto la pazienza, «il pilota non è di sicuro un alleato, lo ha sequestrato.»

«La smetti da dare spiegazioni a questo qui?» ruggisce Morgan.

«Sequestrato?» se la ride Natan, senza nessun timore di provocare la sua ira, «Questa è bella. Sei proprio un cattivo ragazzo».

Morgan gli indirizza un'occhiata ammonitrice e sussurra torvo: «Cerca di non dimenticarlo».

«Che ne dite se vado io a slegarlo?» propongo. «Nel caso si mostrasse anche lui ostile...»

«Stai tranquilla, Selina» replica Morgan, «Oram è più innocuo di questo idiota» indica Natan.

«Bravo» Natan gli fa un applauso, «continua a sottovalutarmi, così la tua resa arriverà mentre ancora starò ridendo».

«Voi non capite!» sbraito. «Siamo tutti dalla stessa parte, adesso più che mai. E ho bisogno di entrambi, per cui vi sarei grata se deponeste le armi e cercaste di andare d'accordo.»

«Questo mai» dicono in coro.

Poi si osservano stizziti.

Alzo gli occhi al cielo e marcio rapida fino all'apertura della navetta. «Vado a liberare il pilota, così avrò qualcuno di meno ottuso di voi con cui parlare» spalanco il portello.

Trovo un tizio smilzo, tremante e in divisa, legato in plancia che, non appena mi vede entrare, urla con una voce al limite del buffo: «Non uccidermi, sono pacifico!».

Non avrei mai creduto di apparire così temibile, mi dico nello sconcerto.

Tendo le mani verso di lui: «Sono Selina, e voglio slegarti. Stai calmo, d'accordo?».

Middle Ground Chronicles - SELINAWhere stories live. Discover now