Capitolo 29

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La settimana passa con gli agenti che andavano e venivano da casa nostra, a quanto pare Asia e Fabian sono scappati da Seattle, sperando li trovino in qualche modo. Le indagini portano a loro, e ne ero più che convinta, difatti sono scomparsi.

Oggi ci saranno i funerali dei miei genitori, ho un vestito nero a tubino, gentilmente offerto da Honey che ormai si è trasferita a casa mia per starmi vicino, anche Jake è sempre stato molto vicino a me ed è sempre stato molto comprensivo per quando mi chiudevo nel mio silenzio.

Ma la morte cosa mi rappresenta? Credendo molto alla vita dopo la morte non credo che sia finita tutta qui. 

Mi hanno chiesto spesso di cosa avessi paura, e io ho risposto spesso e volentieri che neanche il Diavolo mi faceva paura, ad oggi posso confermare che ho paura della morte, fa paura vedere come la nostra vita sia talmente imprevedibile, da non sapere quando finirà, perciò da adesso in poi voglio godermi ogni giorno come se fosse l'ultimo, stando nei limiti ovviamente.

Non mi hanno mai spiegato cosa volesse dire dissociarsi, e mai come ora lo sto capendo a pieno, dissociarsi vuol dire avere bizzarri cambiamenti della percezione di sè, ovvero so di essere io, e di essere a Seattle, ma la mi mente si rifiuta di accettare questo, scoprirlo solo per la perdita di una persona cara legata al trauma, penso sia una cosa molto triste.

<<Lili, te la senti o?>> chiede incerta mia zia Lorelai.

<<S-sì, solo, un attimo.>> rispondo balbettante. Lei capisce, ed esce dalla stanza.

Continuo a guardarmi allo specchio e a sistemarmi e a provare a piangere, ma non riesco...

La psicologa dice che non riuscire a piangere vuol dire che la mia mente si rifiuta di accettare la morte, per convincerci che non sia mai avvenuto, per farci sopravvivere al dolore.

Decido di uscire dalla stanza e avviarmi verso il salotto.

Dove trovo tutti i miei fratelli vestiti in nero, insieme al compagno di Lorelai, zio Jill non potrà esserci a causa lavoro purtroppo, e non potranno esserci neanche le mie migliori amiche, Jake, e le persone a me care.

Dopo esserci riuniti ci avviamo verso il Calvary Cemetery, dove i miei zii hanno deciso di far seppellire i miei genitori, sulle facce di noi figli non scendono lacrime, mentre i figli della nuova moglie di quello che era mio padre piangono a dirotto e ci guardano con odio, come se fossimo noi i responsabili. 

Quando finisce la celebrazione, e mio fratello più grande fa il discorso in seguito lo continua il figlio di Scarlett, la gente che conosceva i nostri genitori passa alle condoglianze, che durarono tipo un' ora.

Ci si avvicinano i figli di Scarlett, che ci stringono la mano.

<<Voi non sapete com'è crescere senza genitori, avete sempre avuto tutto!>> grida la figlia trattenuta dal fratello contro Alesander.

<<Ascoltate, siamo tutti nella stessa situazione, inutile alterarsi, noi stiamo male quanto voi. Dobbiamo farci forza e andare avanti, se volete potete anche passare da noi, senza problemi.>> rispondo io fredda.

<<Ah, chi abbiamo qui? La pazza bipolare eh? Mi spiace ma io e mio fratello non staremo mai in una casa dove ci sono dei gay, dei disturbati mentali, e ragazzini a cui piacciono le milf. Non se ne parla, pezzenti. Non chiederemo a voi la carità!>> dice urlando nei miei confronti, allora non mi trattengo più e gli tiro un ceffone pregandola di abbassare il tono.

Inutile dire che mio fratello Aiden teneva me e il suo teneva lei.

Assurdo.

AIDEN'S POV

Dopo che i figli pazzi di Scarlett se ne sono andati e noi finalmente tornati in macchina per recarci a fare colazione mi chiama l'avvocato successioni per le carte dell'eredità.

Faccio scendere i miei fratellini dicendo loro che li raggiungerò a breve.

<<Pronto? Che novità ha avvocato?>> chiedo subito.

<<Allora, ho visto le carte dell'eredità. L'unica somma di denaro andrà ai figli di Scarlett, mentre il locale notturno e la libreria andranno a voi, con tanto di nota.>> spiega l'avvocato.

<<Cosa?! Ma è uno scherzo. Cosa dice la nota?>> chiedo irritato.

<<La nota dice "La libreria va a mia figlia Lilith Isabelle, per l'amore che le ho visto ogni volta che tiene in mano un libro, se lo merita.">> spiega l'avvocato.

Mia madre, dopo aver abbandonato mia sorella, davvero dice una cosa del genere?

<<Avvocato? Verremo  nel pomeriggio per discuterne, a dopo.>> rispondo io freddo chiudendo la chiamata.

Scendo per unirmi ai miei fratelli che nel frattempo hanno chiamato Honey e Maggie insieme a Jake e Noah e Alecsander ha chiamato Natalie.

Chiamerei Klarissa, ma sono talmente preso a sbavare dietro ad Honey che mi passa di mente.

Come posso sbavare dietro a una ragazzina, dimenticandomi di Klarissa?

Ma quel bacio dell'altra sera, sarà stato un errore?

LILITH'S POV

Aiden che guarda Honey come se la volesse mangiare mi è nuova.

<<Aiden, pulisciti che hai un po' di bava.>> dico a lui ridendo.

<<Ma che dici? Sono adulto io per voi eh.>> si vanta lui.

La mattinata passa con Jake e Noah che mi fanno ridere di gusto, Honey persa nel suo mondo, e Maggie che è dovuta scappare quando il suo principe si è presentato fuori da Starbucks.

Natalie e Alec sono scomparsi, e Aiden sta al telefono perennemente come Honey.

A un certo punto entra nel locale Greg che saluta con un bacio a stampo Honey e la rabbia che Aiden cerca di nascondere la percepisco a pieno.

Decido di prendere Honey e andare a fumare fuori raccomandando Jake di far in modo che Greg e Aiden non si sbranino.

<<Come mai volevi che venissi io? Di solito viene anche Jake.>> chiede confusa lei.

<<Occhioni, non m'inganni. Ho visto la rabbia di mio fratello ribollire appena ha visto il bacio con te e Greg. Spiegami.>> dico io schietta buttando il fumo dalla bocca.

<<Allora, promettimi che non ti arrabbierai e non mi giudicherai.>> premette lei.

<<Vai, ti ascolto.>> rispondo tutta orecchi.

<<Allora, inizio di questa settimana che era anche il primo giorno che stavo da voi, erano le 2 di notte e io non riuscivo a prendere sonno, allora mi sono andata a prendere un bicchiere d'acqua, in cucina incontro Aiden con gli occhi gonfi e rossi, mi si è stretto il cuore e gli ho chiesto di andare a fumare fuori, lui accetta e mentre eravamo fuori io avevo freddo perchè avevo la maglia a maniche corte lui se ne accorge e mi da la sua felpa, rimanendo a petto nudo e lui ha voluto mettermela, io acconsento a questa richiesta strana, quando sbuco dall'inizio della felpa, eravamo molto vicini, ci guardavamo negli occhi e il limone è partito, ma da lì abbiamo giurato di non farlo più.>> spiega lei tutto d'un fiato.

<<Cosa cazzo dici?!>> urla Klarissa dietro di noi.

Cazzo.

Se dev'essere, saràOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz