27.Christmas hearts(N)

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La quiete dopo la tempesta


N I N A

Quello stesso pomeriggio ero con Mary in giro a fare compere.

Jim aveva ritenuto opportuno che mi facessi seguire da un bodyguard, aveva detto "non si può mai sapere la gente è matta qui".

Così avevo accettato senza troppe storie, d'altronde avevo paura di Ernie, che potesse sbucare di nuovo dal nulla.

Così mi avevano assegnato Tom, era un tipo silenzioso ma simpatico, e mi ci è voluto un po per sostenere una chiacchierata che durasse più di venti minuti.
Eravamo diventati amici, credo, o almeno per me era così. Anche se quella a parlare per la maggior parte del tempo ero io.

Non gli avevo raccontato di Ernie, a dire il vero non lo avevo detto a nessuno se non a Jo. Ma le domande non cessavano, avevano visto il mio livido sul volto e il rossore della presa per il collo.

Jo mi aveva spronato a denunciarlo ma io avevo sorvollato l'argomento un paio di volte, ma sapevo bene che se non lo avessi fatto io a breve lo avrebbe fatto lui.

-Come mi sta?-

Chiese Mary uscendo fuori dal camerino di Gucci con indosso un vestito interamente rosso e dei mocassini neri.

Lei fece una gira volta su se stessa facendo roteare la donna del vestito e la commessa gli sorrise.

-È incantevole signorina McCartney, le sta divinamente-

-Visto? Lo so!- Disse pavoneggiandosi e tirandosi dietro le spalle una ciocca di capelli.
Sapevo che la commessa che era li la stava riempiando di complimenti perché il suo unico scopo era farci uscire da qui con le borse piene di vestiti del negozio.

-Ti sta bene- Le risposi sguadrandola dall'altro verso il basso -Tu, Tom cosa ne pensi?-
Chiesi riferendomi alla mia guardia del corpo, lui la squadrò un momento e poi porto il pollice in sù.

-Allora lo prendo, se lo dice lui io mi fido-

-Le preparo una scatola-
Disse la commessa lasciandoci definitivamente soli.

Mary entrò dentro il camerino per cambiarsi e io mi avvicinai appoggiandomi alla porta, avevo in mano una busta con scritto Chanel e l'altra Moncler.

-Allora come va con Blake?-
Gli chiesi con cautela, dovevo capire che intenzioni aveva con lei.

-Ah Blake? È simpatico siamo usciti un paio di volte, cioè è da qualche mese che ci frequentiamo e io penso che lui abbia un debole per me-

Se lo aveva? Beh era un grande si.
Propriol'altro giorno mi aveva confessato che le piacesse, cosa che io avevo già capito, e allora da brava amica quale sono stavo entrando nell'argomento per tastare il terreno, anche se forse la risposa la sapevo già.
Ils entimento non era reciproco.

𝑪𝑨𝑮𝑬𝑫Where stories live. Discover now