13.After drugs(N)

35 9 30
                                    

Non sempre ci fidiamo delle persone giuste

Mi svegliai dischiudendo le palpebre piano piano e mi guardai intorno, non era esattamente come l'avevo lasciata la mia stanza, era molto più disordinata del solito. Mi alzai di mala voglia continuando a tenere quell'espressione confusa sulla faccia.
Perchè sentivo un forte dolore alla testa? Che era successo l'altra sera? Mi ricordavo poco o ninte, più che altro erano ricordi sfocati, confusi, come se effettivamente non avessi nemmeno un piano generale di che cosa fosse successo. Ricordavo solo le emozioni esaltate dagli stupefacenti di cui avevo fatto uso e poi niant'altro. Era strano.

Tolsi le coperte che mi tengono incatenata all'letto scostandole con urgenza quanso sentii la voce di Nivk farsi sempre più vicina.

-Oh... spero di non averti svegliata- Disse con sede gentilendosi vicino al letto e li sentii il materasso abbassarsi contro il suo peso.
-Che è successo?-
Chiesi aggrottando la fronte e continuandoa guardarmi intorno, in quel momento notai un ceroyyo che teneva un pezzo di cotone macchiato di sangue sul mio braccio.
-Sei venuta, ma ti hanno ripulita da tutte le droghe nel corpo-

Mi fermai un attimo,
ricordavo qualcos'altro di quella sera.
Due mani ce mi reggevano e mi trattenevano stretta ase in un modo disperato, Nick mi sorrise ma io rimasi seria.
Non erano sue quelle mani... Erano di un'altra persona ma non erano sue.
Ora che ci pensavo e provavo a rimuginarci sopra, non c'era nemmeno nei miei ricordi ma nella mia mente si palesarono due occhi neri come due pozzi e una pelle bianca che faceva contrasto con i capelli.

Jo.
Sbraitò la mia mente mentre cercavo di capirci qualcosa di che cosa era successo.
-Ora ordino la colazione tu stai tranquilla devi riposare-
Disse carezzandomi la guancia e io aggrottai la fronte guardandolo male, mi lasciò un bacio sulla testa per poi alzarsi e alzare la cornetta del telefono.
-Buongiorno, possiamo ordinare la colazione? Si, si esatto-
Sbattei le palpebre un paio di volte continuando a fisser eil mio certotto sul braccio.
Dovevo sapere che cos'era successo veramente.

Scostai con rabbia le coperte e mi alzai barcollando appena dal letto, Nick si girò subito e mi guardó stupito.
-Che stai facendo?-
Lo ignorai dandogli una spallata mentr egli passavo di fianco e uscii dalla mia stanza inseguita da lui che continuava a chiamarmi.
Pssai il corridoio arrivando alla stanza 301. Quella di Jo.

-Andiamo Nina devi riposare torna in camera-
Bussai alla porta con forza e improssvisamente la sua figura mi si palesò davanti aprendomi la porta, con lo sguardo stranito e confuso.
-Devi riposare, Nina!- Lo sentii raggiungermi e mi infilai in camera sua passandogli sotto il braccio e improvvisamente venni inondata dal suo odore che si portava addosso.
Jo chiuse la porta con rabbia prima che Nick potesse raggiungerci ed entrare.

-Ti senti bene?- Fu la prima cosa che mi chiese. Io ricordavo soltanto lui, nonostante Nick fosse con me quella sera.
-Ascolta tu devi dirmi che cosa è successo veramente- Gli chiesi prendendolo per le braccia e fissando i miei occhi nei suoi e lui prontamente abbassò lo sguardo e sospiro nel mentre le botte alla porta di Nick si facevano sempre più forti dove mi incitava a tornare un riposo.
Non ne avevo assolutamente idea.

-Che cosa ti ricordi?-
-Mi ricordo solo che tu eri li- Risposi calma incrociando le braccia dimenticandomi del piccolo incidente che c'era stato l'altra sera.

-Abbiamo chiamato un dottore che... ti ha ripulita dalla droga che avevi in corpo- Dise semplicemente e mi si formò un nodo alla gola -Ce ne siamo andati, non pensavo mi volessi li-
E invece si.
Urlò la mia anima ma ignorai quel sentimento con tutta me stessa.
-E lui dov'era, in tutto questo?-
Chiesi senza giri di parole perché era quello che volevo sapere di più, Jo mi guardò con occhi sconsolati e sospirò abbassando lo sguardo.
-Se ne andato appena ti abbiamo trovata-

𝑪𝑨𝑮𝑬𝑫Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ