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Sono ferma davanti al carretto dei caffè fuori dall'ospedale.
Respiro l'aria fredda dell'inverno. Sono contenta di essere tornata a Columbus, penso che il mio posto sia qui.
Joey si avvicina
-Due caffè doppi con latte di soya!
Dice
-Uno per te e uno per me!
Sorride passandomi un bicchiere fumante
-Grazie!
Dico
-Questo solo perché sei tornata, non pensare che sarà così ogni mattina!
Dice ridendo.

Ci allontaniamo dal carretto
-Dylan?
Chiede
-Dylan, cosa?
Chiedo
-Sei tornata anche per lui, vero?
Chiede
-Non lo so...
Dico
-Ti piace? Cioè ovvio che ti piace se ci vai a letto...
Dice
-...intendo, ti piace così tanto che pensi ad un futuro con lui o...
Dice
-Non lo so, non lo so!
Dico
-Quando ti piace una persona lo senti dopo un po' di tempo che ci stai vicino e questo con Dylan è successo. Cioè mi trovo bene con lui, mi fa ridere, è sensibile e...
Dico con un sorriso
-...sei innamorata?
Chiede
-No!
Dico
-L'amore è qualcosa che non so se ho mai provato. Pensavo di essere innamorata di Will, ma forse dalle volte confondiamo l'innamoramento con un semplice voler bene a qualcuno...
Dico
-Quello che so è che mi piace Dylan, molto...
Sorrido
-Sei cotta di lui!
Ride Joey
-Piantala!
Dico.
Bevo un sorso di caffè e nel mentre sentiamo gridare.

Seguiamo un paramedico che sta correndo verso una stradina poco lontano dal parcheggio delle ambulanze.
C'è un uomo disteso a terra in preda ad una crisi convulsiva
-Tenetelo fermo!
Dice Joey a due paramedici
-Le pupille sono dilatate!
Dico
-Beth!
Dice Joey.
Guardo l'uomo. Ha una siringa in mano. Guardo Joey
-Possibile overdose. Mi serve del narcan!
Dice Joey
-Lo tengo fermo!
Dico mettendo le mani sulle spalle dell'uomo. Joey spruzza l'intero flacone di narcan nelle narici dell'uomo che riprende immediatamente i sensi.

Mi alzo.
-Portiamolo in ospedale!
Dico
-Beth!
Dice Joey
-Dimmi...
Dico
-Beth stai bene?
Chiede
-Joey che ti prende?
Dico.
La sua mano indica la mia pancia.
La siringa che l'uomo aveva in mano è infilzata nel mio addome
-Respira!
Dice Joey.
Mette un paio di guanti
-Adesso rimuovo la siringa!
Dice.
Annuisco.
Sfila la siringa dalla quale cade una goccia di sangue.
Mette un tappo sull'ago e la inserisce in una bustina trasparente
-Portatelo in ospedale!
Dice Joey riferendosi all'uomo
-Andiamo...
Dice mettendomi una mano sulla schiena.

Credo di essere sotto shock. Capisco e vedo tutto, ma non riesco a reagire.
Entriamo nel reparto di emergenza. Dylan viene verso di noi
-È stata punta da un ago infetto!
Dice Joey
-Beth!
Dice Dylan mettendomi due dita sul collo
-Beth!
Dice, ma io non rispondo.

Dylan's POV

Beth è visibilmente sotto shock.
Non risponde agli stimoli esterni e ha lo sguardo fisso nel vuoto.
-Portiamola in una stanza!
Dico.

-Beth adesso faccio un prelievo, va bene?
Dico mettendo un paio di guanti.
È seduta sul lettino con le gambe che penzolano. Le scende una lacrima sul viso. Gliela asciugo con un dito prima di mettere il guanto
-Andrà tutto bene...
Le sussurro.

Joey va via perché il reparto di emergenza è nel caos. Abby mi chiama per andare in sala operatoria, ma le dico di parlare con un altro medico.
So che non è compito mio occuparmi di una puntura di ago di un tossicodipendente, ma si tratta di Beth e, come tutte le volte, lei ha la priorità.

-Stenditi...
Dico
-Fammi vedere dove ti ha punto...
Dico.
Lei alza il maglione che indossa. È un maglione a girocollo blu scuro ed è mio. Sorrido quando mi ricordo che gliel'ho prestato una sera che ha dormito da me.
Disinfetto la ferita quasi invisibile, prelevo un campione e metto un cerotto.
Le accarezzo il viso
-Ho paura...
Dice con un filo di voce
-Ci sono io con te, qualsiasi risultato diano questi esami...
Dico
-Torno tra poco...
Dico baciandola sulla fronte.

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