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Sono riuscita a riposare per poco più di mezz'ora.
Bussano alla porta del mio studio
-Beth, c'è bisogno di te in emergenza!
Dice Eric
-Arrivo!
Dico mettendo il camice
-Come sta Abby?
Chiedo
-John e Dylan la stanno operando. Le lesioni hanno provocato un'emorragia interna, stanno provando a salvare sia lei che il bambino, ma...
Guardo Eric
-Ho capito.
Dico
-Non sarà semplice...
Dico.

Il reparto di emergenza è nel caos
-Che succede?
Chiedo a Sam
-C'è stata una rissa durante una partita di rugby. Il capitani delle due squadre avversarie sono rimasti feriti. Ora i membri delle squadre si stanno picchiando nella sala d'attesa.
-Va bene.
Vado nella sala d'attesa
-Sono la dottoressa Dawson.
Dico, ma nessuno sembra ascoltarmi.
Eric è vicino a me. Mi guarda e fischia. Tutti si girano a guardarci
-Grazie.
Dico
-Sono la dottoressa Dawson.
Dico
-O mettete fine a questa scenata o sarò costretta a chiamare la polizia.
Dico
-Sam manda qui qualche tirocinante con garze e salina per disinfettare le ferite di questi giocatori.
Dico.

Ora mi devo occupare dei capitani
-Lui è il più grave!
Dice Sam aprendo la porta della sala trauma.
Sul lettino c'è un uomo che sputa sangue
-Facciamo subito un Rx del torace e un'ecografia all'addome!
Dico
-Ha il fegato danneggiato.
Dico guardando il monitor
-Prepariamo una sala operatoria!
Dico
-Dylan è ancora impegnato!
Dice Sam
-Lo opererò io. Se aspettiamo morirà dissanguato.
Dico
-Va bene.
Dice Sam.

Prima di entrare in sala operatoria, passo nella sala dove Dylan e John stanno operando Abby
-Come sta andando?
Chiedo al microfono.
John mi guarda, noto che vicino a me c'è Joey
-Bene.
Dice Dylan
-È incinta!
Dice Joey
-Lo so...
Dico
-Non posso perderla, Beth.
Dice Joey
-Non la perderai.
Dico
-Ho chiesto a John di salvare lei.
Lo guardo
-Sono una cattiva persona?
-No. Assolutamente. Lei è la donna che ami.
Dico abbracciandolo
-Ho un intervento adesso, ma se vuoi più tardi prendiamo un caffè.
Dico
-Va bene.

Entro in sala operatoria, il mio secondo chirurgo è uno specializzando al terzo anno
-Come ti chiami?
Chiedo
-Jason, dottoressa.
-Jason è la prima volta che fai da secondo ad un intervento?
Chiedo
-Si, dottoressa.
-Te la senti di incidere?
Mi guarda sgranando gli occhi.
Guardando il ragazzo con il bisturi in mano, vedo me stessa anni fa, quando pensavo di aver cambiato vita ed essermi lasciata alle spalle il passato
-Bene. Iniziamo!
Dico.

L'intervento procede senza troppi problemi.
Per bloccare l'emorragia dobbiamo asportare il 30% del fegato dell'uomo. Tornare a giocare per lui sarà difficile, ma non impossibile.

-Chiudi tu!
Dico al ragazzo, mentre mi allontano dal tavolo operatorio
-Lei dove va?
Chiede
-Rimango qui, a guardarti.
Dico.

Quando ero specializzanda non mi avrebbero mai fatto chiudere al mio primo intervento come secondo chirurgo.

Controllo le suture ed esco dalla stanza.
Lui mi segue. Leva la mascherina e il camice
-Grazie dottoressa Dawson.
Sorrido
-Chi è il tuo superiore?
Chiedo
-Il dottor Spencer.
Dice
-Come ti trovi a lavorare con lui?
-In tutta sincerità...è molto rigido, sgrida sempre tutti quando non facciamo le cose come dice lui e...
Vede che sto sorridendo
-Mi scusi, non dovevo dire una cosa del genere su un suo collega.
-Non dirò niente.
Dico
-Il dottor Spencer è un buon medico, e anche tu lo sei. Oggi hai dimostrato di esserlo, un altro medico sarebbe entrato nel panico.
Dico
-Metterò una buona parola per te con il dottor Spencer.
Sorride
-Ma questo non significa che non ti debba impegnare.
Dico
-Grazie dottoressa Dawson.
Dice
-Beth.
Sorrido
-Chiamami dottoressa Beth.
Sorride e va via.

L'intervento di Abby è finito.
-Com'è andata?
Chiedo a Dylan
-Abbiamo riparato il danno, ma dobbiamo aspettare che si svegli.
Dice
-E il bambino?
Chiedo
-Non siamo riusciti a salvarlo...
Dice
-Joey lo sa?
-Se lo aspettava. Voleva che salvassimo lei.
Dice.
Mi accarezza il viso
-Ho saputo del tuo intervento!
Dice
-Stasera parliamo di come ti comporti con gli specializzandi!
Dico sorridendo
-Quindi questa sera stiamo insieme?
Chiede con un sorriso malizioso.
Lo bacio
-Vado a controllare Abby.

Entro nella stanza di terapia intensiva dove Abby è ricoverata. Leggo la sua cartella. La vedo muoversi
-Ciao...
Dico
-Abby sei intubata, non puoi parlare...
Le dico.
Lei annuisce. Con le mani chiede una penna e un foglio su cui scrivere. Mi procuro una lavagnetta di quelle che usiamo per i pazienti sordo muti.

Scrive

Come sto?

-Bene. Dylan e John hanno bloccato l'emorragia. Hai perso molto sangue e hanno dovuto fare una trasfusione.

La guardo

-Ti riprenderai.

Continua a scrivere

Joey?

-Joey non ha riportato traumi, se non una lussazione della spalla.

Dico.
Lei scrive ancora

Marina?

-Marina è con i genitori di Joey. Sta bene, non le abbiamo detto niente.

Mi guarda. Scrive un'ultima cosa

Incinta

-Si. Eri incinta.
Dico

-John non è riuscito a salvare il bambino perché hai perso troppo sangue.

Guardo il monitor. La saturazione si sta alzando

-Abby...
Le prendo la mano
-...adesso devi riposare. Ci sarà tempo per parlare.
Annuisce.
Le do un calmante e lei chiude gli occhi.

Per i corridoi vedo John
-Sono andata da Abby.
Dico
-Mi ha chiesto del bambino.
Lui mi guarda
-Le ho detto che non c'è stato niente da fare...
-Beth, potevamo aspettare!
Dice lui
-Aspettare cosa? Che glielo dicesse Joey?
Lo guardo
-Scusa, ho esagerato. E che...non riesco a smettere di pensare a lei.
Mi abbraccia
-Passo più tardi a vedere come sta. Adesso credo che il tuo turno sia finito.
Guardo l'orologio, segna le 5.30 di pomeriggio
-Si, vado a casa.
Dico
-A domani John.

Prima di tornare a casa passo dallo studio di Dylan. Sento che sta parlando con qualcuno al telefono. Entro
-Non hai capito. Io non farò niente!
Dice
-Ciao. Non mi chiamare.
Chiude la chiamata
-Scusa...
Dice
-Chi era?
Mi guarda
-Dylan. Chi era?
Chiedo
-Nicole.
Mi siedo
-Ha messo in mezzo Dakota. Ha detto che la metterà contro di me se io testimonierò a tuo favore...
Si avvicina
-Io sarò sempre dalla tua parte e...parlerò con Dakota.
Sorrido
-Andiamo a casa?
-Certo!
Dice.

Questa sera Dylan dorme da me. Mentre finisce di mandare delle e-mail, io faccio una doccia
-Ho preparato la carne al forno.
Dice quando esco dalla doccia.
Sorrido.
Mi avvicino e lo bacio.
-Parliamo dei tuoi tirocinanti...
Dico. Lui ride
-Jason è bravo...
Dice
-Lo so. Ha del potenziale e sono sicura che sono tutti come lui...
-Cosa dovrei fare? Offrigli la colazione?
-No, ma potresti essere più gentile nei loro confronti...
Dico
-Hanno paura di te.
-Lo farò.
Mi bacia. Mi abbraccia e stringe le sue mani attorno ai miei fianchi. Un dolore molto familiare mi invade
-Ah.
Dico
-Ti ho fatto male?
Chiede
-No...no. Sarà il ciclo.
Dico
-Ceniamo.
Dico.

Dopo cena vado direttamente a letto. Il dolore che ho provato mi preoccupa, ma non posso dirlo a Dylan.

Emergency CallWhere stories live. Discover now