Capitolo 34

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Erano passate meno di 24 ore quando si incontrarono nella stanza delle necessità. Il disagio quasi palpabile, faceva sentire Daisy come se fosse tornata a quando avvenne la prima riunione con tutti i loro amici. E, osservando Astoria tenere per mano in modo rassicurante Draco mentre aspettavano l'arrivo delle ultime persone, Daisy pensò che avevano fatto bene ad aiutarlo. Il ragazzo sembrava distrutto. Come avevano fatto a non notarlo?

Il modo in cui riuscì a convincerlo quella stessa sera ad incontrarli stupì tutti, ma Daphne le confidò in seguito di quanto non avesse mai avuto alcun dubbio al riguardo. Draco adorava atteggiarsi in modo altezzoso, ma in realtà era un bravo ragazzo che aveva a cuore tutti coloro che amava. Avrebbe seguito Astoria fino in capo al mondo solo per assicurarsi fosse al sicuro.

Avevano promesso qualcosa a Draco Malfoy e, per mantenere la parola, avevano bisogno di ideare un piano che potesse andare a buon fine. Per farlo avevano bisogno di tutte l'aiuto possibile. Era qualcosa che doveva essere discusso con tutti i membri del loro piccolo gruppo disfunzionale presenti, anche se era un po' pericoloso far infiltrare all'interno della scuola sei persone senza che nessuno se ne accorgesse. Era sicuramente utile che quattro di quel gruppo avevano passato gran parte della loro frequentazione scolastica a sgattaiolare in giro senza farsi scoprire. Quello e il fatto che Harry fosse andato a prenderli con la mappa dei malandrini. 

Mentre osservava divertita lo sguardo confuso sul volto di Draco mentre Luna iniziava a chiacchierare con lui come se fosse sempre appartenuto a quel posto, la porta si aprì. 

<< Non avrei mai pensato di rimettere piede a scuola. >> disse Fred, guardando deliziato tutte le persone all'interno della stanza.

<< Almeno non è stata la mamma a rispedirci qui. >> alzò gli occhi al cielo George, ricordando le minacce vuote che ricevettero quando mollarono la scuola.

<< Ammettete che vi manca come farebbe chiunque altro. >> disse Cedric, ricevendo l'assenso di Sirius e Remus. 

<< Non saprei, sto iniziando ad apprezzare la vita domestica. >> disse divertito Theo, punzecchiando i genitori della sua fidanzata che ancora non apprezzavano molto il fidanzamento affrettato. 

<< Non ti ci abituare troppo, caro. >> sorrise freddamente Sirius. << Vivere con quella li sarà un vero inferno senza tutti noi che vi facciamo da cuscinetto. >>

<< Oh, lo so. >> ghignò Theo, sorridendo ancora di più quando Harry sbuffò divertito per la risposta data. Era certa di aver visto Sirius e Remus rabbrividire.

<< Ragazzi, è bello rivedervi tutti. >> annuì Cedric ai presenti, tentando di non ridere quando Daisy gli saltò addosso. Più che un abbraccio sembrava lo stesse braccando. 

<< Mi ha appena superato per abbracciare il cognato. >> commentò stizzito Theo, mandando a quel paese i gemelli quando lo presero in giro.

<< Ha superato tutti noi per lui. >> annuì Sirius, trovandosi d'accordo con il ragazzo. 

<< È triste la mia vita da tassorosso senza Cedric qui, Susan può appoggiarmi. >> farfugliò la ragazza contro il petto del suo amico. << E poi ve lo siete meritati con tutte le cose orribili che avete detto su di me. >> 

<< Non ho detto niente. >> si difese Remus, sorridendo beffardo a Theo e Sirius quando sua figlia si spostò dalle braccia di Cedric alle sue. 

<< Sta gongolando? >> domandò Theo, sconvolto. 

<< Rende difficile avercela con lui quando si comporta così. >> sospirò Sirius, ignorando il resto dei presenti ed avvicinandosi a Draco. Sapeva che se qualcuno non avesse preso in mano la situazione, non avrebbero mai dato inizio alla conversazione che aveva richiesto la loro presenza. << Non preoccuparti, non ti faremo del male. >> rassicurò il ragazzo, che si era irrigidito sempre più ad ogni passo che faceva. << Come sta Cissy? >> 

Cosa avrebbe potuto essere | Theodore NottTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon