Capitolo 36

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La vista di Narcissa Malfoy portò al caos. Mentre Poppy sembrava volerla raggiungere al più presto così da poterla visitare, le era impossibile. 

Alla vista dell'aspetto della donna, i serpeverde che la conoscevano si alzarono tutti in suo soccorso, facendole da scudo umano contro chiunque osasse toccarla. Presto tutto il tavolo avanzò, rivolgendo ai presenti uno sguardo gelido che non prometteva altro che sfida. Dopotutto, i serpeverde erano noti per proteggere i loro. 

Silente sorrise orgoglioso alla vista dei suoi studenti sempre diffidenti che si alzavano per difendere la donna davanti a lui. Poteva sentirsi offeso per il fatto che pensarono a lui come la causa delle ferite della donna, ma sapeva di essere nel torto. I pregiudizi l'avevano influenzato per anni, portandolo al punto da far sentire una casata della sua amata scuola non voluta e non apprezzata da se stesso e dal corpo docenti.

<< Narcissa, noto con piacere che sei stata liberata. >> sorrise il preside, il classico scintillio nei suoi occhi era tornato mentre osservava la donna crogiolarsi nell'amore di tutti quei bambini. Aveva sempre trovato strano che una donna con un grande istinto materno come il suo avesse avuto solo un figlio, tuttavia sapeva che per Lucius Malfoy tutto quello di cui aveva bisogno era un erede. Era logico arrivare alla conclusione che una volta ottenuto, non abbia più voluto figli che intralciassero la sua vita. 

<< Mio figlio si è fatto degli amici interessanti, questo è sicuro. >> sorrise la donna, calmando i serpeverde che sembravano ancora diffidenti. Assicurò loro che nessuno all'interno di quella stanza era la causa delle sue ferite. Avanzò verso il preside e lo salutò con un abbraccio, dispiaciuta per la fine imminente che avrebbe fatto. Era sempre stato un buon preside ai suoi occhi, nonostante alcune cose inconsce che avrebbe potuto fare nel corso degli anni. 

<< Cara, dovresti farti controllare da Poppy. >> disse gentilmente Molly, tamponandosi gli occhi per il gesto commovente che aveva visto compiere a tutti quegli studenti per la donna. 

<< Molly, tuo figlio George è un vero gentiluomo. >> commentò Narcissa, acconsentendo a farsi visitare velocemente anche se sapeva che Severus si era preso cura di lei dandogli tutte le pozioni necessarie. Era ammaccata ma era forte. 

<< Sembri stare bene, dovrò solo guarire quel brutto taglio sul viso. >> disse Poppy, sorridendo a Severus con orgoglio. Sapeva quanto l'uomo fosse straordinario nella pozioni curative che spesso aveva fornito alla scuola.

<< Sono venuta qui per intimare gli studenti a fuggire. Non è una guerra per bambini e non siete pronti ad affrontare qualcosa del genere. Nessuno penserà meno di voi per essere rimasti in salvo. >> disse Narcissa, mostrandosi risoluta di fronte a quei ragazzi spaesati. 

<< Esattamente. >>  annuì con fervore la signora Weasley mentre osservava alcuni ragazzi alzarsi e lasciare la sala grande con l'aiuto della McGranitt. << I bambini non dovrebbero combattere. Penseranno gli adulti ad affrontare il peggio della guerra in modo che nessuno di voi possa ricordare l'orrore di un combattimento. Sappiamo che non possiamo costringervi ad allontanarvi, anche se vorrei poterlo fare. >>

<< Tuttavia dovete essere certi di volerlo fare perché una volta dentro, non potrete tornare indietro. >> aggiunse Narcissa, guardando mentre gli studenti rimasti rimasero fermi nelle loro posizioni. << Ottimo, direi che è deciso. >>

Mentre tutti gli adulti si misero all'opera per ergere una barriera intorno alla scuola che potesse tenere lontani il più a lungo possibile il nemico, i ragazzi si riunirono sotto lo sguardo incredulo dei presenti. Mai in tutti gli anni passati insieme si erano accorti delle nuove amicizie che si erano create. Tuttavia, non si erano mai resi conto di Daisy e Theo, quindi non dovevano essere i più attenti del mondo.

Cosa avrebbe potuto essere | Theodore NottWhere stories live. Discover now