55 - Gini

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Mai mi sarei aspettata un rientro a casa come questo.

Non potevo crederci, non ne avevamo mai parlato, io avevo solo 23 anni, e lui ne avrebbe fatti 25 a breve eravamo ancora due ragazzini, questo era quello che continuava a ripeterci Kelly, ma forse era solo sorpresa esattamente quanto me!

Decidemmo, di comune accordo, che, per un po' avrei preferito lasciare l'anello in cassaforte, non volevo dare troppo nell'occhio, questo ci permise di mantenere il segreto ancora per qualche tempo, anche se qualche notizia iniziava a trapelare.

Facevamo spesso su e giù con New York, ci saremmo sposati lì, ed i nostri appuntamenti con Serena non passarono inosservati.

"La riuscita di un matrimonio è la scelta della giusta locations, deve emozionare gli sposi, li deve far sentire come a casa loro, devono instaurare un felling, deve scattare la scintilla!" questo fu la prima cosa che Serena ci disse.

Iniziamo così a vagliare tutte le possibilità, alberghi, terrazze panoramiche, ville da prendere in affitto e locations uniche come lo zoo di New York, ma nessuna mi convinceva del tutto. 

Un giorno eravamo nella casa di campagna, dopo aver passato giorni a sfogliare pile di cataloghi inutilmente, decidemmo di prenderci qualche giorno di relax. Quella mattina sarebbe stato il compleanno di mia madre, avrebbe compiuto 50 anni, le avevamo portato un vaso con dei gigli bianchi quando Rick propose una cosa che mi stupì.

"E se ci sposassimo qui? È una casa grande, ha la giusta privacy e poi ci sarebbero i tuoi, potrebbe essere un modo per te per tenerli vicino e poi, quando eravamo piccoli, dicevi sempre che avresti voluto sposarti nella chiesetta diroccata!" disse Rick sorprendendomi letteralmente. Io avevo completamente dimenticato questa cosa che avevo smesso di dire nel momento in cui quella casa fu messa nel dimenticatoio.

L'idea mi piaceva, talmente tanto che lo dissi a Serena ed organizzammo un sopralluogo, oltre a noi tre, quel giorno, venne anche il suo assistente Will, un ragazzo bizzarro ma che aveva un ottimo gusto e con il quale ero in perfetta sintonia, riuscendo a capirci al volo.

La casa la conoscevano bene, ma quando gli mostrammo la chiesa, Will iniziò a dirmi come l'avrebbe addobbata, non so come fece, ma riuscii ad immaginarmela perfettamente.

Quel giorno, le sorprese non erano finite, combinammo anche un altro sopralluogo, con J che nel frattempo era diventato architetto e lavorava nello studio del padre. J chiedeva spesso di Serena e Serena chiedeva di lui, quindi pensammo di organizzare un incontro casuale, ma che di casuale aveva ben poco.

Serena fece finta di non gradire la sorpresa, ma mi giustificai dicendo che la chiesetta necessitava di interventi di messa in sicurezza e di consolidamento, dato che eravamo in città e che stavamo pensando agli addobbi, avevo pensato che fosse necessaria anche la presenza di J! In parte era vero, erano anni che era esposta all'incuria ed alle intemperie e poi ci serviva una scusa per farli rincontrare...

In quella occasione chiesi anche un lavoro extra a J, volevo realizzare anche dei lavori interni alla villa, modificare la zona notte. La camera padronale era gigantesca, aveva due cabine armadio che portavano via un sacco di spazio, io avevo intenzione di usarla come villa di famiglia non certo una casa di rappresentanza come era per i miei, fu per questo che feci riorganizzare gli spazzi e decisi di trasformare una delle due cabine armadio in una zona relax privata, una zona intima e romantica con un bel camino, un divano comodo ed un lucernario dal quale avremmo potuto ammirare le stelle!

Mentre i lavori di ristrutturazione andarono avanti, io e Rick combattevamo con Kelly riguardo al tipo di cerimonia che avremmo fatto. Il matrimoni di CJ fu, di fatto, un pranzo di lavoro, fu abbastanza noioso, noi non volevamo quel tipo di cerimonia anche se una buona parte degli invitati sarebbero stati glistessi.

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