44 - Rick

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Erano passati quasi due mesi, eravamo a pochi giorni dal suo compleanno, chiamai Steve per sapere dove fosse e come stesse, ma anche lui non l'aveva più sentita, di certo non era tornata a Los Angeles, forse era ancora a New York, magari con Serena, mi disse solo che non l'avrebbe raggiunta per il compleanno alla casa al mare.

Non mi aveva più risposto alla email, sinceramente mi sentivo come in un vicolo cieco. Non sapevo in che direzione andare e come procedere. Andy si stava preparando per andare alla casa al mare, avrebbe passato qualche giorno lì con Ursula, Gini e probabilmente Serena. Ci sarebbe stata anche la mia famiglia. Sarei mancato solo io, non volevo, non potevo mancare al suo compleanno!

Decisi di giocare d'anticipo, chiamai Charlie, gli mandai l'indirizzo per farle recapitare il solito mazzo di fiori, era ilsuo compleanno il suo diciannovesimo compleanno, non potevo dimenticarmi della mia regina. Avevo cercato qualcosa che la potesse sorprendere, un qualcosa che la lasciasse a bocca aperta! Le regalai 100 rose color arcobaleno e aggiunsi all'ordine i palloncini e l'orsacchiotto di peluches. Lo ammetto, era pura follia, non mi aveva più scritto, ma non potevo non cercarla in quel giorno.

Il giorno prima del suo compleanno partii dal college qualche ora dopo Andy, non volevo che si accorgesse anche anche io stessi andando al mare. Arrivato a casa, andai dritto in camera mia, mi cambiai e dandai a fare surf.

Quando scesi in spiaggia trovai Andy ed Ursula, i quali furono molto sorpresi di vedermi lì, mi fermai a parlare con loro, Andy chiese chiaramente che intenzioni avessi, non fui in grado di rispondergli per il semplice motivo che non lo sapevo bene nemmeno io. Ero bloccato in una conversazione a senso unico tra me, Andy e mio fratello, che si era aggiunto al coro del non rovinarle il compleanno! Mentre subivo silenziosamente le loro frecciatine, la vidi! Eccola, era in compagnia di Lola e Serena.

Mi evitò, fece letteralmente finta di non vedermi, ma io, con una grande faccia come il culo, mi avvicinai a lei e la salutai.

Non mi rispose, era come se fossi trasparente, reazione al quanto comprensibile.

"Non sapevo che avresti festeggiato qui, altrimenti non sarei venuto!"dovevo pur dirle qualcosa, ma forse sbagliai totalmente le parole.

"Sei sempre in tempo per andartene!" disse rivolgendomi solo queste parole ma senza guardarmi.

"Beh se non vuoi chiacchierare con lei, forse potresti chiacchierare con me! - disse Lola - Tu non sei gelosa, vero? Ho sempre voluto imparare a fare surf, ti andrebbe di darmi qualche lezione?" chiese maliziosamente.

Accettai, non so se fosse un modo per farla ingelosire o incazzare maggiormente ed alla fine se ne andò con Serena.

"Quindi saresti tu il ragazzo misterioso che le ha rubato il cuore e la ragione? Ammetto che la mia amica ha davvero un ottimo gusto in fatto di ragazzi! Tranquillo, sei troppo piccolo per me, l'ho fatto solo per farla ingelosire un po'. Ti aveva visto dalla terrazza, ma non voleva salutarti. Beh un po' la capisco... Dopo il vostro ultimo incontro era davvero distrutta. Non è stato molto elegante, scappare senza salutare, dopo averla scopata..." disse a mo di rimprovero.

"Hai intenzione di continuare a parlare di affari non tuoi, o pensi che io possa spiegarti le basi per rimanere in equilibrio sulla tavola da surf?" dissi un pochino incazzato.

"Senti, lei è una brava ragazza, è dannatamente sola, come me, circondata da avvoltoi e da squali. Elijah l'ha usata per comparire in TV come "fidanzato di", ora sono mesi che è sparito dai radar, l'ha tradita con chiunque gli capitasse! Ma non ha sbattuto ciglio quando lo ha beccato a letto con quelle due ragazze, sai quando l'ho vista distrutta? La mattina dopo che tu ti sei divertito con lei! Lì l'ho vista davvero devastata!" disse prendendo le sue difese.

"Pensi che io mi sia solo divertito con lei? Pensi davvero che lei fosse questo? Lei è tutto! Tu non sai niente di me, non ti permetto di giudicarmi!" dissi cercando di contenere rabbia e parole. La conversazione aveva preso una piega che non mi piaceva e con una persona mai vista e conosciuta. Non dovevo a lei nessuno tipo dispiegazione. Chi era lei per permettersi di giudicarmi, di criticarmi, di dirmi cosa fosse giusto o no! La salutai cordialmente e me ne andai verso casa. Chiamai Charlie per sincerarmi che avesse ordinato il regalo. Mi feci una doccia, presi il computer e le scrissi una email.

Mia dolcissima Regina,

domami è il tuo compleanno e

volevo farti sapere che anche in questo giorno penso a te!

Come sempre.

Se solo fosse possibile, ti sorprenderei con un qualcosa di diverso ed inusuale, ti porterei ad uno zoo o forse un giro al museo ma non so quanto possa essere facile, per te, girare inosservata per le strade della grande mela o per Los Angeles. Se solo potessi, ti porterei a New Orleans e ti farei fare un tour di tutte le case infestate con una guida d'eccezione! O magari ti porterei in Messico, non solo per una fuga romantica, ma ti ci riporterei per festeggiare los dias de los muertos.

Ho una idea...

Per il tuo compleanno vorrei portarti al giardino botanico, ti vorrei mostrare la varietà di rose che esistono, perché ce ne sono tantissime, ti porterei a vedere i ciliegi in fiore e poi ti sfiderei ad una gare di bellezza, tra te ed il fiore più bello, ma già so chi vincerebbe. Ti prenderei per mano e in quel caso mi sentirei il ragazzo più fortunato del pianeta! In realtà mi sento già il più fortunato, e sai perché? Perché mi dedichi anche solo 5 minuti del tuo tempo! Ti ho allegato le foto che ho fatto io

Allora idee su chi io possa essere? È tanto tempo che non ho più tue notizie, che spero di ricevere un segno da te.

A presto

Tuo Artù


Fatto, inviata, poi presi la macchina fotografica ed uscii.

Quando tornai erano tutti a cena a casa di Gini, io decisi che sarebbe stato meglio se fossi rimasto a casa, sarebbe stato inutile imporgli al mia presenza.

Andai in cucina sperando di trovare qualcosa da mangiare. Non avevo voglia di prepararmi da mangiare, in cucina non ero malaccio, in questi anni avevo imparato a sopravvivere ed a preparare qualcosa di commestibile, ma era molto meglio quando trovi tutto già pronto!

"Ti manca molto? Stiamo aspettando te, per cenare!" disse una voce stizzita che conoscevo fin troppo bene.

Tirai fuori la testa dal frigo e la vidi.

"Non pensavo che sarei stato gradito. Tuo fratello e mio fratello mi hanno detto chiaramente di non venire, al coro si sono aggiunti Lola, Serena e dulcis in fundo, i miei... Quindi, ho pensato che non fosse il caso" dissi contando con le dita tutte le persone che mi avevano gentilmente chiesto di rimanere a casa!

"Si, forse te lo meriteresti, ma non sono così stronza!" disse avvicinandosi a me e baciandomi.

Wow, questo mi colse di sorpresa, non sapevo bene cosa aspettarmi dopo, poteva essere qualsiasi cosa, da una proposta indecente ad un calcio nelle palle.

"Ti sei mai preoccupato di quello che volessi io?" disse tristemente mentre le nostre labbra ancora si sfioravano.

"Forse avrei dovuto farlo tempo fa. Avrei di certo evitato di commettere l'errore più grosso della mia vita!" dissi baciandola di nuovo

"Ho fame, se vuoi unirti a noi bene, altrimenti buona serata!" disse girandosi e tornando a casa sua.

Soul MateWhere stories live. Discover now