CAPITOLO 7

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Mamma e papà hanno deciso che ci trasferiremo a Smallville per essere più uniti come famiglia: papà potrà insegnare a Jordan ad utilizzare i suoi superpoteri ed io potrò continuare a seguire la terapia con il dottor Rhodes. L'unico che ci perde davvero è John: lui a Metropolis aveva la sua ragazza, la scuola e una brillante carriera nel football. Ha rinunciato a tutto per noi; non credo esista un fratello migliore di lui.

Il giorno successivo è dedicato interamente al trasloco. Ora che conosciamo la sua identità, papà non nasconde più i suoi poteri: lo guardiamo fare su e giù dal tetto, volando, per riparare i buchi e cambiare le tegole; sistemare i pali che ci sono caduti addosso in una pigna ordinata senza alcuna fatica; lanciare palle di fieno come se fossero fatte di piuma.

Io sistemo la mia camera: ho deciso di dipingere le pareti di verde pastello, decorerò la libreria e pure l'armadio; mamma e papà mi hanno dato carta bianca per il mio posto speciale.

"Natalie, hai un minuto?"

"Ehi papà! Ti piace come sta uscendo la stanza?"

"E' spettacolare amore, puoi scendere un attimo? Io e la mamma vorremmo parlarti..."

"OK."

"Allora? Cosa mi dovevate dire?"

"Volevamo parlare di quello che succederà nei prossimi mesi..."

"Ok, sarebbe?"

"Hai un programma di terapia molto impegnativo tesoro e, anche se il dottor Rhodes ci ha permesso di portarti a casa, questo, purtroppo, non significa che altri posti, come ad esempio la scuola, siano altrettanto sicuri per te."

"Aspetta un attimo mamma, stai dicendo che non posso andare a scuola? E per quanto tempo? Perderò l'anno? Avevo sentito che c'erano anche le lezioni di karate..."

"Non perderai l'anno Natalie. Abbiamo parlato con gli insegnanti: potrai seguire le lezioni da casa tutti i giorni e non dovrai preoccuparti di perderle quando hai la terapia o ti senti poco bene perché verranno registrati ; potrai recuperarle in un altro momento."

"Ma... per quanto?"

"Almeno per i primi 6 mesi..."

"6 mesi? Ma è un sacco di tempo!"

"Lo sappiamo Scricciolo, ma è necessario se vuoi tornare a stare bene."

"E gli allenamenti di karate? Posso andarci?"

"Purtroppo no."

"..."

"Non lo stiamo facendo per punirti Nat, lo capisci, vero?"

"Sì, no, lo so... ma quindi non posso più uscire di casa?"

"Ma certo che potrai uscire, però, dovrai indossare questa."

"Cos'è, un bavaglio? Così la gente penserà davvero che ho qualcosa che non va."

"E' per la tua sicurezza tesoro, l'alternativa è ricoverarti all'ospedale."

"Per 6 mesi?! Dammi subito quelle cose! Le metto anche per andare a letto, se necessario."

"D'accordo, d'accordo, eccole ma, Natalie, non possiamo garantirti che sarà per sempre così: finché le tue condizioni saranno abbastanza stabili da permetterlo, potrai restare qui; qualora il dottor Rhodes ritenesse necessario farti rimanere in ospedale... "

"Dovrò rimanerci, ok, ho capito papà. Posso andare ora?"

"Certo."

Salgo le scale di corsa e lancio quelle sottospecie di mutande per bocca sul letto prima di rannicchiarmi in un angolo e lasciare le lacrime libere di cadere.

Natalie KentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora