CAPITOLO 4

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Jonathan mi offre un cuscino e ci sediamo sul letto mentre Jordan si trova affondato sul puff.

"Che cosa intendevi quando hai detto di raccontarmi di nuovo di come sono caduta dallo scivolo?"

"Niente Nat, sono cose che si dicono così, lascia stare..."

"No, non l'hai detto così per dire e poi ho visto come mi hanno guardato mamma e papà: c'è sotto qualcosa e tu lo sai, tutti e due lo sapete, ma non volete dirmelo."

"Jordan non doveva dire quelle cose, Nat..."

"Ma ormai le ha dette perciò ditemi cosa significa."

"Non spetta a noi, ok? Vuoi sapere che vuol dire? Vai da mamma e papà e piantala di frignare."

"Lo sai? A volte, è davvero difficile sopportarti quando fai così, Jordan." esco dalla sua camera e mi rifugio ai piedi dell'albero dell'altalena: è l'ultimo posto della fattoria a vedere il sole quando cala la sera; adoro guardare il tramonto da qui, mi rilassa.


"Qualunque cosa faccia con i ragazzi sembra che mi si rivolti contro. Jordan ha ragione? Sono un cattivo padre?"

"Clark..."

"Perchè, adesso, ho l'impressione che sia colpa mia se tutto sta cadendo a pezzi."

"Se la tua vita cade a pezzi non vuol dire che sei speciale, vuol dire che sei umano ma ho trovato qualcosa che ti risolleverà il morale..."

"Cos'è?"

"Natalie si è portata i compiti e, come al solito, ha seminato fogli per tutta la casa. Dovresti leggerlo..."

"La persona che ammiro di più al mondo..."

"Stai piangendo, Smallville?"

"Grazie..."

"Ringrazia Natalie. Che c'è?"

"Un'altra centrale nucleare..."

"Hey, ce la caveremo, ok? Vai."


"Hey..." mi saluta Jonathan "Hey... sei venuto a raccontarmi della caduta dallo scivolo?" gli domando senza entusiasmo "No, in realtà si tratta più di una missione di salvataggio: ti ricordi per caso dove sia il falò di cui parlava ieri Sarah?"

"No, ma ti basta chiedere a Jordan: ha il suo numero."

"Se fosse qui glielo chiederei ma è salito su un taxi tipo 20 minuti fa e, me lo sento, si caccerà nei guai."

"D'accordo, allora prova a chiedere in paese..."

"Eddai Nat, sei stata a Smallville più tempo di me e Jordan messi assieme..."

"E pensa che sono arrivata sulla Terra 5 anni dopo di voi: non è colpa mia se non vi piaceva la fattoria."

"Ok, ma resta il fatto che le persone conoscono te e dobbiamo trovare Jordan al più presto."

"E va bene, andiamo..."

La ricerca non è stata poi così complicata: mi è bastato chiedere alla parrucchiera di nonna; non c'è cosa che succede qui a Smallville che lei non sappia.

"Ok, sai come tornare a casa da qui?" mi domanda John "Vuoi scherzare? Io non torno a casa."

"Sì invece, non dovresti nemmeno essere qui."

"Neanche tu e poi io conosco l'indirizzo, tu no. Come la mettiamo?"

Jonathan chiama un taxi "Destinazione?" domanda l'autista "Le vecchie miniere Schuster." rispondo prontamente rivolgendo il mio miglior sorriso a mio fratello.

Natalie KentWhere stories live. Discover now