CAPITOLO 18

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Qualche giorno dopo, mamma e papà sono immersi nelle indagini su Edge e i gemelli provano a riprendere la loro normale vita scolastica. Dalla sera in cui sono stata al DOD, mi sento un po' strana: sono più fiacca del solito e quei dolori, che di solito sono solo un rumore di fondo, in questi giorni non mi danno tregua: immagino che la nuova terapia stia impiegando un po' più del previsto a fare suo dovere.

Oggi Jordan è tornato da scuola prima: ha un super-raffreddore, poverino; congela tutto quello su cui starnutisce.

"Quindi, che succede?" domanda sorseggiando una tazza di tisana calda che gli ho preparato. "Il gas alla Kryptonite che ha usato Rosetti al dipartimento è un'arma biologica e potrebbe essere trasmissibile." spiega papà. "Cioè, tipo un virus? E quindi io avrei preso una malattia da Kryptonite, da te?" chiede di nuovo Jordan, questa volta più irritato. "Sì..." papà è super-dispiaciuto poverino.

"Clark, non è colpa tua: non ne sapevi assolutamente niente fino ad oggi." prova a rassicurarlo mamma.

"Tu hai la super guarigione: per quanto tempo resti malato?" non ce lo siamo mai chiesti, in effetti, ma io ho sempre pensato che Superman non potesse ammalarsi.

"Tuo padre non è mai stato malato un giorno in vita sua." rivela mamma.

"Beh, non è così male." Jordan prova ad alzarsi salvo essere abbattuto da un nuovo e congelato super-starnuto.

"Non sarebbe dovuto succedere." il nonno irrompe nella stanza in divisa da generale. "Ma davvero? Perché mi sembra ovvio che un'arma progettata per fare del male a Superman possa fare del male a Superman." afferma mamma. "Era pensata come ultima risorsa, solo per indebolirlo temporaneamente." si difende il nonno. "E allora spiegami perché mio figlio è malato: hai messo in pericolo tuo nipote!" lo rimprovera lei irritata. "Sam, come lo risolviamo?" domanda seriamente papà. "I miei uomini ci stanno lavorando." quindi, dobbiamo solo aspettare che qualche scienziato del DOD trovi una soluzione per Jordan.

"Jordan, dove sei?" è rientrato anche John. "Siamo di sopra." lo avvisa mamma. "Quanti gradi ci sono qua dentro? Fa un freddo polare!" commenta non appena ci raggiunge. "Tuo fratello è malato."

"Questo c'entra con il fatto che hai dato buca a Sarah?"

"I-io devo ritornare là." Jordan si alza in piedi, ma viene intercettato da mamma che lo riporta a sedere. "Non vai da nessuna parte."

"Sarah si esibisce a minuti: non posso abbandonarla."

"Andrà bene lo stesso."

"No, per niente! E' quello che ha già fatto suo padre; non può capitarle di nuovo."

"Lo so che vorresti essere lì con lei, ma non vai da nessuna parte finchè non capiamo che succede." interviene papà con tono fermo. "A-aspetta... non sappiamo nemmeno perchè sta male?" domanda John preoccupato. "La kryptonite che ha infettato tuo fratello ha effetti diversi che su di me."

"Il nonno sta lavorando con i medici per trovare un modo per aiutarlo." afferma mamma. "Starà bene, ok?" tenta di rassicurarci papà ma, giusto un istante dopo, uno starnuto particolarmente violento di Jordan congela l'abat jour sul comodino. "Papà, a me non sembra che stia bene." commenta John mentre nostro fratello si preme le mani sul petto e respira a fatica. "Che gli succede?" mi agito di fronte a quella vista. "Papà, fa' qualcosa!" lo supplico. "Non possiamo aspettare tuo padre." dice rivolto a mamma prima di portare via Jordan a super-velocità.

Mamma è totalmente scombussolata e io non riesco a stare ferma ad aspettare: non sono mai stata brava ad aspettare. Esco sul terrazzo dove trovo John e il nonno. "Sto aspettando di avere notizie: vedrete che sistemeremo tutto con Jordan e vostro padre."

Natalie Kentحيث تعيش القصص. اكتشف الآن