Capitolo 3

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I giorni passano, anzi volano, e mi trovo gettata sul mio letto, dopo un'estenuante giornata di prove, la sera prima della seconda puntata del pomeridiano. Stringo tra le mani la mia pallina antistress per poi guardarmi intorno. Mew è fuori in giardino a fumare e di Angela nemmeno l'ombra, decido così di liberare il mio leoncino e di stringerlo forte, sento pian piano la tensione affievolirsi e le palpebre diventano pesanti, do un'occhiata all'orologio e mi accorgo di avere ancora un po' di tempo prima della cena, così decido di abbandonarmi al sonno incombente che si impossessa lentamente di me.

~~~

Sento una mano leggera spostarmi i capelli dal viso e portarli dietro al mio orecchio e subito dopo un tocco leggero di labbra posarsi sulla mia fronte. Apro lentamente le palpebre e sobbalzo quando mi accorgo di chi ho di fronte. La mia schiena si irrigidisce ed arriva a contatto con la testiera del letto. Cerco impanicata con lo sguardo il pupazzo che stringevo tra le braccia, fortunatamente lo trovo vicino a me, per metà coperto dalle lenzuola. Con una mossa rapida lo copro totalmente e riporto la mia attenzione alla ragazza che ho davanti.

"Buongiorno."

Dice lei regalandomi uno dei suoi magnifici sorrisi.

"Buongiorno."

Rispondo io strofinandomi un po' gli occhi.
Si siede sul mio letto, accanto al mio busto ed i miei occhi color miele si fondono con i suoi pozzi blu.
Dopo una manciata di secondi sospira, dissolvendo l'armonia di sguardi che si era creata. Porta la sua mano sinistra vicina al mio volto, racchiudendo qualcosa al suo interno.
Noto solo ora i tatuaggi che ha su di essa. Mi sento di dire che è proprio una bella mano.

"Mentre dormivi ti è caduta questa, ora dovrò lavarmi le mani però."

Dice mostrandomi la pallina antistress che stringevo prima di dormire, riprendo l'oggetto e rido divertita dalla sua esclamazione, quando poi riporto il mio sguardo su di lei la ritrovo sorridente e soddisfatta.

"Che scema che sei Angela."

Ribatto facendola ridere, dopodiché si reca verso l'uscita della stanza ma, un attimo prima di lasciarla definitivamente, torna leggermente indietro, appoggiandosi allo stipite della porta.

"Ti aspetto di là per cenare. E, principessa, prometto che non dirò a nessuno del tuo segreto."

Seguo la traiettoria del suo sguardo e noto che si posa sul leoncino che attualmente si trova sotto le coperte. Sento le guance arrossire, così, per camuffarlo, passo una mano sul viso.

"Grazie, vi raggiungo subito."

Termina così il nostro discorso e vedo Lil abbandonare definitivamente la stanza. Che figura cazzo.

~~~

Dopo che tutti i ragazzi hanno finito di cenare è toccato, purtroppo, a me lavare i piatti. Quando finalmente ho riposto anche l'ultima stoviglia, mi asciugo le mani e mi preparo per tornare in camera.

"Cass vieni un po' qui con noi."

Mi richiama la voce di Valentina. Lei, Christian, Angela, Gaia e Matteo sono fuori a fumare, annuisco e decido di raggiungerli. Resto ferma sull'uscio della porta, su di una panchina sono seduti i due cantanti biondi, su un'altra il gigante riccio e la ballerina partenopea, l'unico posto libero è quello accanto ad occhi cielo, la quale batte leggermente la mano sulla panchina invitandomi a sedere, facendo cessare la mia esitazione. Le sorrido e prendo posto.

"Ci volevi evitare Cassandrina?"

Chiede sorridendo Mida.

"Certo che no Midino, è solo che odio la puzza di fumo, e voi siete delle ciminiere."

Dove corri?Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ