Capitolo 2

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Poche ore dopo mi ritrovo nella stanza arancione che sistemo le valige sul letto affianco al muro, avrei preferito la stanza rossa dato che quest'ultimo è il mio colore preferito, ma non mi sembrava il caso di avviare una discussione per il colore di una stanza.
Mentre disfo i bagagli ripercorro le emozioni che ho vissuto oggi. È stata una giornata così frenetica che a stento ricordo i nomi di tutti i miei compagni, con i quali sono riuscita a scambiare solo poche parole.

"Cassandra."

Mi giro di scatto verso quella voce che sta diventando sempre più familiare. La ritrovo appoggiata allo stipite della porta con le sue valige. Il mio nome suona incredibilmente bene detto da lei.

"Come la profetessa di Apollo."

Afferma la ragazza dagli occhi zaffiro incamminandosi verso di me.

"Proprio lei."

Rispondo io con quello che sembra essere più un sussurro. Lei lascia i suoi bagagli accanto al letto vicino al mio, e continua ad avanzare.

"Quindi, se ho capito bene, il tuo scopo è che i tuoi pezzi vengano accolti ed ascoltati, a differenza di quello che succedeva alle profezie della tua omonima."

Continua Lil, arrivando ormai a qualche centimetro di distanza dal mio corpo. Bella, brava ed intelligente. La lista continua ad allungarsi.

"Esatto, invece qual è il tuo scopo Calliope?"

Provo a chiedere, ma vengo interrotta dalla voce bassa e roca della cantante che ho di fronte.

"No no no, io non sono Calliope, io la cerco la mia musa."

Precisa guardandomi dall'alto verso il basso. Deglutisco a vuoto ma, dopo qualche secondo di silenzio, riprendo parola.

"E quindi tu saresti?"

Chiedo, evidenziando il fatto che ancora non ci siamo presentate, se non tramite le parole della conduttrice di oggi pomeriggio.

"Angela, in arte Lil Jolie. Incantata."

Dice, e tende la mano verso di me. Arrossisco per l'aggettivo che si è attribuita, ma non tentenno e le stringo la mano. Dopo una breve stretta iniziale porta le nostre mani incrociate alle sue labbra e lascia un leggero bacio sul dorso della mia, mimando anche un mezzo inchino.

"Posso dire altrettanto."

Ribatto reggendole il gioco, i nostri sguardi si fondono per qualche istante, mentre lasciamo le nostre mani strette.
Angela passa la punta della sua lingua sul suo labbro inferiore, inumidendolo, ed io mi ritrovo nuovamente a deglutire a vuoto.

"Salve nuove compagne di stanza!"

A spezzare l'atmosfera che si era creata è una testa bionda, dalle punte tinte di nero, che sbuca nella stanza. Lascio subito la mano della cantante di fronte a me e ci giriamo contemporaneamente verso la ragazza, che ricordo molto bene grazie alla sua esibizione, Maria l'aveva presentata come Mew. L'entusiasmo nella sua voce fa da netto contrasto con la sua immagine,  ma la sua presenza cambia decisamente l'atmosfera che c'era prima in questa stanza, riempiendola di esuberanza.

"Grande fra, che bello!"

Risponde la ragazza occhi cielo affianco a me, andando ad abbracciare la bionda, il mio naso si storce automaticamente, ma decido di non dargli peso.

"Ciao, piacere Valentina, non abbiamo avuto modo di presentarci, tu sei Cassandra giusto?"

Afferro la mano della ragazza che si presenta a me non appena sciolto l'abbraccio con Angela, le restituisco il sorriso che mi ha regalato stringendole la mano.

"Giustissimo, il piacere è tutto mio."

Il nostro scambio di battute per il momento volge al termine ed ognuna si concentra nel sistemare i propri bagagli. Io, una volta sistemati i vestiti, mi dedico ai soprammobili da posizionare sulle mensole affianco al mio letto. Ho portato con me un piccolo portachiavi della Lego a forma di Spiderman, una piccola palla della Juventus, che funge anche da antistress, un CD di Giordana Angi ed, infine, attacco al muro la foto con la mia squadra di calcio, quella in cui sono con i miei nonni e quella con i miei genitori. Mi affretto anche a nascondere sotto il cuscino il peluche di Simba che ho portato da casa, e che dorme con me da ormai tredici anni, sperando che nessuno mi abbia visto.

"Noo, non ci credo, una napoletana che tifa Juve, ch schif."

Sobbalzo quando sento parlare, con accento partenopeo marcato, la compagna alla mia sinistra. Mi volto verso Angela che ha seriamente una faccia disgustata, non posso far altro che alzare il sopracciglio e indossare un sorriso di sfida. Eh beh, non poteva essere perfetta.

"Angela ma fo cess, sempre forza Juve."

Rispondo scherzosamente, ma non troppo. Guai a chi mi tocca la mia squadra del cuore. In risposta lascio anche un bacio sul logo inciso sulla pallina. Brava Cass, il capitano ora è fiero di te.

"Hai perso parecchi punti principessa."

Risponde scuotendo la testa, dispiaciuta, o fintamente tale. Aspetta, come mi ha chiamata?

"Mai quanti voi in classifica quest'anno."

Rispondo sarcastica, non dando peso, apparentemente, al nomignolo che mi ha affibbiato. Occhi zaffiro si gira verso di me prendendo aria per ribattere, ma le parole le muoiono palesemente in gola, dato che non ha nulla con cui controbattere.

"Ahia, colpita ed affondata."

Conclude la bionda in fondo alla stanza, avendo assistito allo scontro verbale. Io e lei scoppiamo in una fragorosa risata, mentre Angela mette su un broncio e torna a sistemare le sue cose.

Poco dopo ci ritroviamo tutti in sala pranzo per la prima cena di gruppo.
Per la prima sera la redazione ci ha offerto una cena a base di pizza, da domani inizieremo a strapparci i capelli per le pulizie, ma questo è un problema della Cassandra del futuro.
Nella lunga tavolata di venti posti, ho alla mia destra un ragazzo che già conoscevo grazie alla sua musica, Christian, in arte Mida, ed alla mia sinistra, chi se non Lil Jolie.

"Comunque le tue canzoni spaccano, per un periodo della mia vita ero super in fissa con 《Ricordarmi di scordarti》."

Confesso al riccio al mio fianco, mentre parlavamo delle nostre esibizioni in puntata, congratulandoci a vicenda.
Sento il tocco della ragazza al mio fianco adagiarsi sulla mia spalla, mi volto di scatto verso di lei incrociando i suoi pozzi blu.

"Vuoi un'altra fetta?"

Chiede indicando il mio piatto vuoto.

"No grazie, piuttosto pensavo, non mi hai detto cosa significa il tuo nome d'arte."

Rispondo portando la mia attenzione alla bruna al mio fianco.

"Beh non c'è nessuna storia strappalacrime, semplicemente ho una vera e propria passione per Angelina Jolie, da quando ho visto il film 《Ragazze interrotte》me ne sono innamorata."

Mi perdo ad ascoltare il suo, seppur breve, racconto. Una piccola risata accompagna la sua ultima frase.

"Ragazzi facciamo un bel brindisi alla nuova classe di amici 23!"

Esclama il ragazzo con la tinta rossa in fondo al tavolo, che ricordo chiamarsi Holy Francisco, il quale interrompe i discorsi di tutti.
Così ci alziamo tutti in piedi e, con i nostri bicchieri pieni di Coca cola, brindiamo alla nostra nuova avventura.

Ciao ragazz, nuovo capitolo, cosa ne pensate della storia? E di Cassandra?
Se vi va fatemi sapere, io vi ringrazio come sempre per aver letto.
Ci si.

Dove corri?Where stories live. Discover now