𝐂𝐚𝐩.𝟗🦐

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* Wow, la lezione di psicologia era andata meglio del previsto, pensò Yeosang. Si era preparato ad una lunga e noiosa spiegazione invece il professore è stato molto compassionevole dando loro tempo di socializzare tra loro.

Jongho si era già adatto o meglio tutti i ragazzi che gli venivano a parlare erano della sua squadra di calcio e Yeosang si sentiva così fuori posto che girò lo sguardo in giro per l'aula perche non sapeva come inserirsi nelle conversazioni.

Yeosang notò come già tutti si erano uniti gruppetti parlando come se si conoscessero da tempo. Ora che guardava bene c'era un ragazzo al loro fianco da solo che digitava così veloce sul suo telefonino che rimase sbigottito.
Vide che anche lui lo stava guardando dando l'impressione come se si conoscessero ma Yeosang era onesto non sapeva proprio chi fosse.
Non gli diceva niente...*

Jongho: Ehy Hyung! Tocca a te presentarti.

*Lo picchietto sulla spalla delicatamente e Yeosang imbarazzato si alzò sul posto, si inchino e si presentò*

Yeosang: Mi chiamo Kang Yeosang, ho 20 anni.
Mi sono da poco trasferito. Mi piacerebbe diventare un nutrizionista e un personal trainer.
Faccio parte del club di danza. Spero di fare la vostra conoscenza... Grazie.

*Si sentiva le guance andare a fuoco. Si inchina un ultima volta e si sedette tenendo la testa bassa. Aaah che vergogna, penso.

Dopo di lui si alzò Jongho ed anche lui si inchino come saluto e si presentò*

Jongho: Mi chiamo Choi Jongho, ho 19 anni. La mia famiglia è composta da persone sportive quindi mi piacerebbe seguire le loro orme.
Faccio parte del club di calcio e mi sono qualificato come capitano della squadra.
Frequento anche il club di canto e recitazione.
Anch'io spero di fare la vostra conoscenza e spero che andremo d'accordo.

*Ringrazio e si risedette al suo posto. Guardò come Yeosang era ancora imbarazzato e così decise di dargli una scollata per farlo rinsavire*

Jongho: Hyung vedi che non sei andato poi così male, nemmeno io sapevo cosa dire. Ti perdi in un bicchiere d'acqua

*Yeosang annuì e si tirò su con la schiena. Jongho aveva ragione la presentazione non è qualcosa di importante come un esame non so doveva abbattere per così poco.

Toccava al ragazzo dall'espressione di volpe presentarsi.
Yeosang pensava che se si sarebbe presentato forse si sarebbe ricordato*

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*Hongjoong aveva finalmente preso il suo amatissimo caffè americano ed era pronto ad iniziare una nuova giornata.
Cuffie alle orecchie continuava a sentire la sua demo che aveva realizzato pensando ai dettagli da aggiungere quando sarebbe ritornato nel suo studio.

Ah, quanto voleva ritornare nel suo posto sicuro ma doveva consegnare al più presto i suoi progetti alla professoressa di fashion i quali aveva procrastinato di portarli e quel giorno era l'ultimo giorno di consegna prima dei voti.

Ma proprio in quell'istante venne urtato da qualcuno da perdere l'equilibrio e far cadere i suoi disegni e il caffè per terra.

Al primo momento non si rese conto di ciò che fosse successo e si sentiva dispiaciuto fino a quando non realizzò che i suoi disegni erano completamente fradicio di caffè.

Sbarrò gli occhi e la voce chiassosa del ragazzo che è stato colui a venirgli incontro per primo incominciò ad irritargli, nonostante l'avesse cercato di aiutarlo.

Hongjoong cercava di rimanere calmo ma da come quel cretino lo incominciò ad insultare non ci ha visto più.

Il ragazzo difronte a lui era abbastanza alto da diversi mettere in punta di piedi per prenderlo per il colletto della maglietta e tirarlo giù verso il suo viso, con un espressione al quanto nervosa*

Hongjoong: Prima di tutto sei tu ad esser venutomi incontro come un cretino narcisista.
Secondo ho provato ad essere gentile ed aiutarti ad alzare ma guarda che qui io vestiario dell'alta moda è l'ultima cosa che conta.

Quindi vedi di fare di meno lo snob testa di cazzo!
Si sono rovinati pure i miei disegni che dovevo consegnare oggi.

*lo strattono spingendolo via.
Ma guarda qui come una testa di cazzo narcisista ed egoista gia gli avesse rovinato la giornata a prima mattina.

Nella mente di Hongjoong giravano soltanto imprecazioni mentre raccoglieva i suoi disegni.

Col cazzo che lo avrebbe ripagato la colpa non era di certo sua! Anzi e quel imbecille a dovergli ripagare tutto il duro lavoro che aveva impiegato.

Nel frattempo Wooyoung aveva visto tutta la scena e poteva dire che la colpa forse era di entrambi siccome nessuno dei due guardava dove stavano andando.

Ma decise di aiutare il ragazzo più mingherlino a raccogliere quei disegni che volarono dalla cartella*

Wooyoung:
Che macello... penso che l'unica soluzione per asciugarli sia andare in bagno e metterli sotto il soffione ad aria.

*mentre raccolse un dei figli il ragazzo dai capelli oreo glielo strappo dalle mani violentemente*

Hongjoong: Grazie del consiglio ma posso fare da solo. Ora con permesso.

*Hongjoong schioccò la lingua come infastidito e Wooyoung alzo le mani in segno di resa.
Quanto era aggressivo beh come non dargli torto del resto*

Wooyoung: uh..a volte dovrei proprio fare i fatti miei.

Comunque Bro non serviva sbraitare così tanto per delle cazzo di macchie.
Quel ragazzo ha comunque ragione non è importante vestirsi così snob in accademia.
Sei stato molto scortese anche con le parole

*Wooyoung tirò una pacca con il dorso della mano sul petto del ragazzo più alto*

Wooyoung: Penso che l'università abbia una lavanderia, vediamo cosa possiamo fare per mandarle via.

𝕀𝕝 𝕘𝕒𝕞𝕓𝕖𝕣𝕠𝕟𝕖 𝕔𝕠𝕣𝕖𝕒𝕟𝕠Where stories live. Discover now