Capitolo 11 - Back home

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Rientrai accompagnata da Daniel, che mi lasciò un bacio sulla fronte quando arrivammo alla porta della mia camera. <<Ti voglio bene, buonanotte.>> mi sorrise prima di andarsene.
<<Anche io, buonanotte.>> nel tragitto in macchina fui tentata di raccontargli tutto quando mi chiese come mai Antonio non mi avesse riaccompagnata, ma ripensai ad Alexandra e a quanto non meritasse un trattamento simile e allora mi limitai a dirgli che non avevo voglia di parlarne. <<Lo sai, per qualsiasi cosa la stanza è la 315.>> mi sorrise prima di andare nell'ascensore. Andai in bagno, mi struccai e feci una doccia, mi fiondai sul letto ancora nuda e provai a dormire.
Il pomeriggio del giorno dopo io, Charles ed Antonio eravamo seduti sulle poltroncine del jet, diretti a Maranello. Restammo in silenzio per tutto il tragitto, ignorandoci ed ogni tanto dandoci sguardi fugaci. Misi le cuffiette e mi addormentai sulla poltrona.
Le mani di Charles toccavano ogni centimetro del mio corpo, i nostri corpi nudi erano uniti. Mi risvegliai di sobbalzo quando giungemmo al culmine, Charles e Antonio stavano sulle loro poltroncine dormendo. Speriamo non mi sia fatta sentire. Fuori era buio, ma all'interno dell'aereo c'era una piccola luce soffusa che illuminava abbastanza da permettermi di leggere un libro. Restai concentrata fino a quando qualcuno non si sedette sulla poltroncina affianco alla mia. Mi girai e incontrai lo sguardo di Charles.
<<Cosa leggi?>> mi domandò sottovoce per non svegliare Antonio.
<<La favola di Amore e Psiche.>> risposi a bassa voce.
<<Non riesco a dormire.>> poggiò la testa sulla mia spalla. Il mio respiro divenne più marcato. <<Continua a leggere.>> sussurrò sospirando sulla mia pelle. <<Ad alta voce, per favore.>> un brivido percosse la mia schiena. Così feci, gli sussurrai ogni parola che i miei occhi leggevano, cercando di intonare nel modo giusto le frasi che si scambiavano i personaggi. Ogni tanto lo guardavo con la coda degli occhi, era vigile nonostante avesse gli occhi chiusi. Quando mi convincevo che stesse dormendo smettevo di leggere, ma lui mugolava per incitarmi a continuare. Al quarto capitolo mi circondò la vita con un braccio e mi strinse a sé. Mi irrigidii e smisi di leggere. <<Charles->> interruppe ciò che avevo da dire. <<Non rovinare questo momento, ti prego.>> sussurrò nascondendo il viso tra il mio collo e la spalla. Mi sentivo così vulnerabile vicino a lui, ma non volevo fare del male ad Alexandra. <<Non posso.>> lo staccai da me, mi guardò con gli occhi arrossati dal sonno. <<Perché no?>> mi domandò. <<Non stiamo facendo niente.>>
<<E Alexandra?>> chiesi istintivamente, maledissi la mia lingua per aver parlato senza riflettere.
<<Cosa c'entra Alexandra?>> chiese aggrottando le sopracciglia.
<<Charles se fossi la tua fidanzata non mi farebbe piacere tutto questo contatto fisico con un'altra ragazza.>> ammisi, anche qui maledissi la mia lingua.
<<Abbiamo chiuso.>> si mise composto sulla sedia. <<Se ne è andata il giorno delle qualifiche.>>
<<Ah...>> fu l'unica cosa che riuscii a dire. Lui mi guardò cercando di cogliere qualcosa dalla mia reazione. <<Mi dispiace.>>
<<Non dispiacerti.>> si alzò dalla sedia e si stiracchiò. <<Vado in bagno.>>

Fuori Pista - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora