Capitolo 4 - Party in the U.S.A.

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Erano passate due settimane dal GP d'Imola, io e Charles non ci eravamo più rivolti la parola. La ragazza con cui era stato la sera della nostra discussione ho scoperto essere la sua fidanzata, Alexandra. Il gran premio successivo andò una merda, finii in quinta posizione per via di un pit stop durato fin troppo e di una strategia terrificante. Per Charles non si può dire lo stesso, festeggiava sul secondo gradino del podio spruzzando champagne e guardandomi con un ghigno soddisfatto.
I ragazzi tentarono in tutti i modi di tirarmi su di morale, ora che ci trovavamo al GP di Miami Daniel e Lewis avevano persino organizzato una festa a cui fui obbligata ad andare.
Indossai un vestito nero aderente, i tacchi dello stesso colore e una borsetta abbinata. Arrivai alla porta d'ingresso accompagnata da Lewis, mi aveva dato un passaggio perché con i tacchi non potevo guidare.
<<Cicchetto e drink?>> domandai scendendo dalla macchina.
<<Cicchetto e drink.>> sorrise aprendo la porta, entrai seguita da lui, la musica ad alto volume invase i miei timpani. Arrivammo alla pista da ballo armati di drink e con un paio di cicchetti già in circolazione, iniziai a muovermi a ritmo di musica, dondolando sui fianchi. Mi sentivo finalmente leggera, tutte le mie preoccupazioni erano state allontanate dall'alcol. Insieme a noi sulla pista da ballo c'erano Pierre Gasly ed Esteban Ocon, piloti dell'Alpine, Lando Norris e Carlos Sainz, che invece guidano per la McLaren e George Russel secondo pilota della Mercedes. Gli altri piloti erano in giro per la sala, non avevo mai visto così tanta gente racchiusa in un locale. Sentii uno sguardo bruciare sulla mia pelle, mi girai, ma non notai nessuno. Che strano effetto che mi stava facendo l'alcol.
Continuai a ballare, ignorando il presentimento che qualcuno mi stesse fissando, fino a quando non incrociai il suo sguardo per caso. Due occhi verdi erano fissi su di me, sentii le gote riscaldarsi. Perché Charles mi stava fissando? Ignorai il suo sguardo e mi avvicinai a Carlos, offrendogli un sorso del mio drink. Ballammo insieme e, quando ne avevo l'occasione, incontravo quegli occhi verdi scrutarmi, cercando di dare risposta ai suoi quesiti.
Al terzo drink decisi di andare in bagno.
Leggermente barcollante raggiunsi la porta e la aprii, quando uscii dal bagno lavai le mani e le asciugai con la carta che gettai nel cestino. Aprii la porta e distrattamente andai a sbattere contro qualcuno. Le mie guance si scaldarono quando vidi che era la persona che meno avrei voluto vedere, il mio compagno di squadra.
<<Fai attenzione a dove vai.>> mi disse rigido.
<<Scusa, non volevo.>> sussurrai. Lo superai, ma mi afferrò il polso e mi girò verso di lui.
<<Cosa c'è tra te e Carlos?>> domandò schietto, con un tono freddo, ma pur sempre curioso. Lo guardai confusa.
<<Niente.>> risposi. <<Dovrebbe importarti?>> aggiunsi velenosa, la sua mascella si irrigidì, strinse la stretta al polso.
<<Non dovresti avere relazioni con gli altri piloti.>> affermò con tono severo.
<<Io non ho proprio niente con nessuno.>> mi liberai dalla sua presa. <<Stai facendo tutto tu. E non vedo perché dovrebbe importartene.>>
<<Sei la mia compagna di squadra.>> ma fammi il piacere.
<<Ah, adesso sono la tua compagna di squadra.>> risposi mentre la rabbia iniziava a prendere il sopravvento. <<Eppure credevo di essere solo un'altra macchina da superare.>> aggiunsi, lui mi guardò leggermente sorpreso dalla mia risposta.
<<Fai come ti pare.>> mi disse entrando nel bagno.
<<Come sempre.>> controbattei mentre chiudeva la porta.

Fuori Pista - Charles LeclercWhere stories live. Discover now