Capitolo 7 - Miami Qualifying

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Il giorno dopo mi svegliai piena di forze, ero ancora sola al motorhome, decisi di prendere le mie cose e andare all'hotel. Feci una doccia calda, mi cambiai ed andai al paddock.
<<Ehi, come stai?>> salutò Daniel avvicinandosi a me appena mi vide e mi abbracciò.
<<Ehi Dan, sto bene grazie. Sia ieri sera che stamattina ho preso qualcosa per abbassare la febbre.>> ricambiai l'abbraccio.
<<Oggi partecipi alle prove?>> domandò mentre ci incamminavamo verso gli altri.
<<Sì, credo di sì.>> arrivammo vicino gli altri piloti.
<<Ciao Mich!>> salutò Lewis. <<Come ti senti?>>
<<Meglio, grazie.>> sorrisi.
<<Ciao Michelle, sono felice che tu stia bene.>> mi salutò Carlos stringendomi un abbraccio. Chiacchierammo con gli altri piloti del più e del meno, fino a quando non vedemmo una sagoma furente uscire dal motorhome Ferrari. Se il buongiorno si vede dal mattino... Charles aveva le sopracciglia aggrottate, gli occhi tinti di rabbia. Dietro di lui Alexandra, che lo seguiva aggraziata ed in silenzio.
<<Che bel buongiorno.>> scherzò Carlos quando Charles passò di fianco a noi.
<<Sta' zitto.>> sentenziò allontanandosi. Alexandra passò dietro di lui facendoci un sorriso timido e lo seguì.
<<Se avessi una come lei affianco->> iniziò Lando, non lo lasciai finire che gli diedi una gomitata nel fianco.
<<Porco.>> dissi assottigliando gli occhi. <<È la fidanzata di un tuo amico.>>
<<La solita pervertita, che hai capito? Stavo dicendo se avessi una come lei affianco mi vestirei sempre al top.>> mentì, Lewis gli spettinò i capelli chiamandolo "piccolo bugiardo". Perché Charles era così nervoso? Cosa gli era successo?
Le prove iniziarono, entrai in macchina e iniziai a girare nel circuito con l'auto, cercando di memorizzare quanto più potevo le curve e come affrontarle al meglio. Verso orario di pranzo avevamo le qualifiche e dovevo affrontarle al meglio per aggiudicarmi una posizione decente per la gara di domani. Uscii dalla macchina dopo le prove e bevvi quanta più acqua potevo. Iniziai a sentirmi di nuovo male, presi il paracetamolo ed aspettai che iniziasse a fare effetto.
Passò il tempo e mi costrinsi a rientrare in macchina per iniziare le qualifiche. Corremmo sul circuito, cercando di non farci eliminare. Mi sentivo male, restai in silenzio per gran parte del tracciato, quando poi sentii la voce degli ingegneri. <<Radio check.>>
<<Loud and clear.>> risposi.
<<You're quiet today.>> sei silenziosa oggi mi parlò l'ingegnere.
<<Don't feel good.>> non mi sento bene.
<<Copy.>>
Finito il turno furono eliminati i primi cinque. Sargeant, Bottas, Zhou, Ocon e Stroll erano fuori.
<<Keep the pace, P5.>> mantieni il passo.
<<Copy.>> risposi.
Terminò il secondo turno. Norris, Magnussen, Albon, Hulkenberg e Russel eliminati.
<<That was close, P8.>> c'è mancato poco.
<<Copy.>> portai la macchina e me stessa al limite, con molta fatica finalmente finirono le interminabili qualifiche.
<<Good job, P4.>> ottimo lavoro. Scesi dalla macchina, sentivo la testa girare. Stavo sudando, segno che il paracetamolo stava facendo effetto. Mi guardai attorno, Charles si avvicinò a me preoccupato. Mi aiutò a togliere il casco mentre mi parlava, vedevo le labbra muoversi, la vista appannarsi.
<<Prendimi.>> sussurrai a stento. Non vidi più niente, sentii solo il mio corpo cadere.

Fuori Pista - Charles LeclercWhere stories live. Discover now