19.

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Aveva baciato Ranmaru.

Aveva sentito le sue labbra, morbide, sapevano di fragole, anzi, sapevano della sua torta preferita, di Shortcake.

Di preciso, non sapeva neanche lui come ci erano arrivati a quel punto.

Fatto sta che era stato Ranmaru, a fare il primo passo. Del tutto inaspettato; ma almeno era stato abbastanza chiaro così, no?

Era strano, perché Ranmaru non aveva spiccato parola prima, eppure, dopo il bacio; dopo aver aperto quelle sue iridi azzurrine ed essersi allontanano, non la smetteva di chiamarlo.

"Masaki." Il suo nome suonava cosi strano, come se fosse suo. E poi, da quand'è che lo chiamava con il nome intero, e non 'Mas'?

"Masaki."

Masaki non iniziava più a vederlo chiaramente... E la sua voce era anche cambiata, come se cresciuta.

"Maki farai tardi."

Aprì gli occhi di scatto, sussultando quasi.
E davanti a se non vi ritrovò degli occhi azzurri e dei capelli rosa.

"Ryuu?" Si strofinò gli occhi, ancora in preda al sonno.

Ryuuji aveva fatto entrare un un po' di luce in camera sua, e diceva un po' perché il tempo faceva schifo.

"Buongiorno Maki, dai alzati oppure farai tardi."

Con la voce ancora impasticciata dal sonno disse: "Arrivo."

Ryuuji lo lascio da solo in camera, non prima di dirgli: "e non riaddormentarti, devi ritornare a scuola e non puoi mica entrare in seconda ora."

Si rigettò con la testa sul cuscino.
Era stato un sogno...

Uno strano sogno che aveva fatto in quella strana settimana che aveva passato a casa dopo essersi ammalato.

Scuola l'aveva iniziata insieme agli altri al rientro delle vacanze, e fu davvero felice di rivedere Hikaru lì a scuola.

Tornare alla solita routine dopo quindici giorni di nullafacenza faceva sempre strano.
Ma, fu strano anche rivedere Ranmaru dopo quei quindici giorni.

Un fuoco si espanse dentro di lui, provocandogli una strana sensazione.
Era quello che provava ogni volta che lo vedeva.
E poi, aveva scoperto che Ranmaru aveva compiuto gli anni proprio il quattro di gennaio, e quell'idiota non gliel'aveva detto.

Ed era anche il lunedì d'inizio scuola.

Come al solito, era sempre all'oscuro di tutto, ma per fortuna era riuscito a rimediare prima degli allenamenti!
E ovviamente aveva continuato a chiamarlo "vecchio." per tutto il tempo degli allenamenti. Insomma, lui aveva diciassette anni ormai, mentre Masaki solo quindici.

Gli allenamenti erano andati bene, anche se fu piuttosto stancante.
E da quel lunedì partì tutta una settimana di scuola in cui Masaki doveva riprendere il ritmo, per poi spezzarlo di nuovo per aver preso una stupidissima influenza.

A chi poteva succede qualcosa se non a lui?

E il sogno che aveva fatto, era dovuto proprio al fatto che quella prima settimana di scuola furono molto vicini, erano diventati come migliori amici.

I sogni ricorrenti probabilmente gli stavano inviando un qualche strano segnale psichico.

Non che avesse fatto chissà quanti sogni.
Quello era il primo con protagonista Ranmaru. Ed era strano, veramente strano, sognare di baciare Ranmaru.
Non perché stesse baciando qualcuno del suo stesso genere, ma perché per lui era una cosa così nuova, non sapeva come approcciarsi, e raccontarlo a qualcuno sarebbe stato ancora più imbarazzante di quanto già lo fosse.

Sotto un nuovo cieloWhere stories live. Discover now