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La Golden Week era finalmente arrivata, e come faceva ormai da tre anni, Masaki preparava un borsone da portare a Kyoto.

Quell'anno però, fu diverso dagli altri, non partirono quel venerdì, dopo scuola.
Masaki ci rimase abbastanza di stucco, avevano sempre fatto così, ma quella volta, Hiroto gli disse che aveva una riunione che non poteva posticipare.

Non era arrabbiato con loro, però, era il primo maggio, non avrebbe dovuto lavorare, o almeno così doveva essere.
Passò il sabato a seguire la stupida scheda di allenamento che Endou aveva dato loro. Da solo.
Non che gli dispiacesse, a lui piaceva stare da solo, allenarsi da solo non gli dava fastidio, però, non riusciva ad accettare il fatto che nonostante la loro vicinanza, Hiroto e Ryuuji erano impegnatissimi con la Kira & Co.

Gli allenamenti che aveva dato Endou non erano niente di che, e in realtà non aveva nessuna voglia di seguirli.
Giocare durante l'amichevole gli era piaciuto.

Partirono la domenica, quasi all'alba.
Arrivare da 'Nagano' a 'Kyoto' in auto era pura follia, ad Hiroto piacevano le follie (e poi si spaventava solo a vedere un piccolo insetto).

Per arrivare a Kyoto ci volevano ben cinque ore di viaggio, e Masaki ne passò tre a dormire, e le restanti due ad ascoltare la musica o qualche chiacchiera tra Hiroto e Ryuuji.

Durante il viaggio ricevette una notifica che non avrebbe mai voluto ricevere.
Era stato aggiunto ad un gruppo formato da Kyousuke, Tenma, Shinsuke e Hikaru.
Il primo messaggio fu di Tenma, diceva che presto Shindou li avrebbe aggiunti al gruppo che aveva la squadra.

Non era per niente una bella notizia.

Da lì partirono una sfilza di messaggi da parte di Hikaru, Shinsuke e Tenma.
La prima cosa che fece fu silenziare entrambi i gruppi.
La sua intera vita era in silenzioso, non avrebbe avuto pietà nemmeno per un gruppetto.

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Arrivati a Kyoto, Masaki fu subito accolto da sua zia Hitomiko e dai suoi zii, Nagumo e Suzuno.

Nessuno di loro aveva legami di sangue, Hiroto, Ryuuji, Nagumo e Suzuno erano cresciuti nello stesso orfanotrofio, e sua zia Hitomiko era la figlia del proprietario, Kira Seijiro.
Però, Seijiro adottò Hiroto, e quindi divenne fratello adottivo di Hitomiko.

Vi ci si poteva fare un film. Aveva una famiglia troppo complessa.

Hitomiko aveva i capelli lunghi e neri e gli occhi blu, era una persona molto determinata, poteva sembrare severa ma in realtà non lo era. Amava davvero i bambini e amava il suo lavoro. Aveva "ereditato" lei la comunità educativa* chiamata 'Ohisama En'.

Seijiro morì un paio di anni fa.
Masaki non aveva tanti ricordi di lui, prima che venisse adottato.

Seijiro passava alcune volte in comunità, era sempre stata una persona molto generosa e qualche volta portava dei semplici regali a tutti i bambini, ma questi non erano i suoi ricordi.

Dopo che Masaki conobbe Hiroto, e inizio ad allacciare il tipo di rapporto che avevano allora, Seijiro andava a cercarlo per tutta la comunità, e insieme poi andavano a vedere Hiroto in TV.

E una volta, quando c'erano di mezzo le pratiche dell'adozione, lo portò a vedere la più bella fioritura di ciliegi.

Masaki non ricordava il suo vero compleanno, il giorno in cui era stato messo al mondo, non aveva la minima memoria di quando fosse nato poiché era stato abbandonato quand'era veramente piccolo, e le uniche cose che sapeva (che gli avevano imparato i suoi genitori) erano il suo nome e la sua età.

Sotto un nuovo cieloWhere stories live. Discover now